domenica 12 marzo 2023

"Possibile che nel 2022 gli uomini facciano ancora le guerre?"

Non solo è possibile, ma è normale che sia così perché la conflittualità è la principale forma di interazione che contraddistingue gli esseri umani da quando sono comparsi sul pianeta. Dal punto di vista psicologico-antropologico la guerra è generata dagli stessi meccanismi che scatenano una rissa a una partita di calcetto o che in un ufficio creano una fronda di impiegati che fa fuori un capo. Qui di seguito dieci minuti di un grande Dario Fabbri, che queste cose le spiega molto meglio di me.


13 commenti:

  1. Ti ringrazio Andrea per questo suggerimento, davvero prezioso. La conferenza di Fabbri me la sono goduta dall'inizio alla fine e mi ha lasciato la bella e rara sensazione di un allargamento degli spazi mentali, in modo davvero salutare allontanandomi per una volta dall'infantile e onnipresente abitudine di cadere in quelle scorciatoie fallaci in cui finiamo inevitabilmente intrappolati di fronte ad una complessità del reale che è oggettivamente al di là delle nostre possibilità di comprensione (ma non solo nostre... a quanto pare anche di più di un esperto della materia).
    Ammirevole poi anche l'eloquio, di Dario Fabbri: senza un'incertezza o una sbavatura che sia una... (nè guasta il fatto che abbia delle mani stupende! ;-))
    Ciao, buona giornata e settimana
    siu

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    1. L'ho scoperto casualmente da poco e fin da subito mi ha conquistato (un po' come successe con Barbero, Pievani e altri). Immensa cultura e grande capacità affabulatoria. C'è bisogno, oggi, di persone così, che sappiamo allargare la mente e farci abbracciare altre prospettive.
      Buona settimana a te, Siu :*

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    2. Io lo conoscevo in quanto uno dei periodici conduttori di Radio 3 Mondo, dove però non aveva modo di mettere in evidenza le sue qualità, davvero non comuni (anzi confesso che avevo la quasi fastidiosa impressione che fosse un po' monocorde).
      siu

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  2. Io vorrei che qualcuno spiegasse come smettere di fare guerre, perché per come iniziano, mi basta il telegiornale.

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    1. Se una anche minima possibilità di smettere con le guerre (presenti e future) esiste, immagino che non possa prescindere dal conoscerne a fondo le cause e che, anzi, ciò sia essenziale.
      siu

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    2. Comunque i telegiornali dicono (quando lo dicono) le cause contingenti (economiche, territoriali, espansionistiche, religiose ecc.) che danno origine a un conflitto. L'intervento di Fabbri è più un discorso sulla natura umana, natura che ha nella sua indole profonda la conflittualità.

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    3. Sì, ma la conflittualità si può risolvere in molti altri modi purché non si tratti li lotta per il potere e io penso che sia quello il problema (chi dovrà comandare il mondo globalizzato?) O è meglio porre fine alla globalizzazione? Ma a questo punto mi pare impossibile tornare indietro : dovremmo abbandonare i commerci internazionali.

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  3. Io non sono così sicuro che l’analogia fra rissa al calcetto e guerra moderna sia corretta.

    La guerra moderna non è frutto di emozioni impulsive ma, secondo me, nasce dall’avidità (sia economica che di “potere”) di pochi che dalla guerra hanno da guadagnarci. La guerra è frutto di freddo calcolo non di bollenti spiriti.

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    1. >Io non sono così sicuro che l’analogia fra rissa al calcetto e guerra moderna sia corretta

      È un esempio per spiegare come gli istinti umani siano i medesimi in ogni situazione.

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  4. Quello che rimprovero ai telegiornali e si mass media in genere, è l'appiattimento sull'invasione senza che nessuno approfondisca le cause. Come dice bene Cacciari, il modo in cui media ci raccontano la guerra in Ucraina equivale a vedere gli ultimi dieci secondi di un film e pretendere di capirlo. L'invasione dell'Ucraina da parte della Russia è solo l'ultimo atto di una storia di contrasti che va avanti da almeno due decenni e per capire bene bisognerebbe approfondire tutto il pregresso che nessuno racconta mai.

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  5. Beh, in realtà qualcuno che ha approfondito l'argomento c'è: Manlio Dinucci, un giornalista che lavora nel canale libero e indipendente di ByoBlu; un giornalista che solo perché ha avuto (e ha ancora) il coraggio di raccontare la guerra (conflitto... per il momento) da un punto di vista per nulla atlantistico, è stato inserito in quella vergognosa lista di filo-putiniani stilata dal Corriere della Merda; un giornalista, insomma, che è ancora degno di essere chiamato come tale. Ecco, questo è Manlio Dinucci. Se ti interessa conoscere per filo e per segno le vere cause della guerra tra Stati feccia Uniti di merda d'America/NATO e Russia, allora ti consiglio di seguire il programma dal titolo Pangea Grandangolo condotto proprio dal GRANDE Manlio Dinucci. Se vuoi, lo puoi trovare sul canale 262 del digitale terrestre, oppure, visto che mi pare di aver capito che non guardi molto spesso la televisione, sul sito di byoblu.com :)
    Oh, se poi non ti interessa, beh... AMEN :P

    CIAO CIAO!

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  6. C'entra di sguincio, ma l'ho trovato pienamente condivisibile:
    https://leonardo.blogspot.com/2023/03/questa-destra-tolemaica.html
    siu

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  7. Bellissimo post del sempre grande Leonardo. Grazie siu.
    Buona giornata :*

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