domenica 12 marzo 2023

Almeno il gesto

Il consiglio dei ministri-sceneggiata a Cutro è già acqua passata. Non è servito a niente, naturalmente, come del resto era ampiamente prevedibile e come non porterà mai niente di concreto una gestione dell'epocale fenomeno delle migrazioni improntata esclusivamente a una visione emergenziale ed elettorale. Ma viviamo nell'epoca storica della visibilità multimediale e la politica, oggi, si fa anche (soprattutto?) a favore di telecamere e immagini. I messaggi che la politica vuole fare passare all'opinione pubblica, in altre parole, sono veicolati, oggi come non mai, dai gesti, più che dai discorsi e dai proclami.

Che a Meloni, Salvini e soci della gente che muore in mare non freghi assolutamente nulla è palese e si sa da sempre, e il fatto che nel periodo in cui il governo è stato in trasferta laggiù la signora sedicente mamma e cristiana non abbia trovato cinque minuti per andare su quella spiaggia, da dove ogni giorno continuano ad affiorare cadaveri, o per fare una visita nel palazzetto dello sport pieno di bare per gran parte occupate da bambini, veicola un messaggio chiaro che oltretutto - va detto - ha una sua coerenza. Di chi muore in mare alla Meloni non fregava niente prima, quand'era all'opposizione, continua a non fregare niente neppure ora che guida un governo.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

"più che dai discorsi e dai proclami"

Come sarebbe o dovrebbe essere "una gestione dell'epocale fenomeno", Andrea?
Diciamo che mi aspetto teoria e prassi che non siano discorso e/o proclama.
Grazie.

Andrea Sacchini ha detto...

Non ti aspettare niente da me. Io sono un blogger e un normale cittadino, non un politico. La soluzione dei problemi, specie di problemi così grandi e complessi, spetta alla politica, agli esperti, a chi ha competenze, non al singolo cittadino.

Anonimo ha detto...

Mi pare che qui ci siano critiche decise sulla gestione o non gestione delle migrazioni.
Quindi idee su cosa fare e non fare ci sono, altrimento non ci sarebbero le critiche.
Barbero racconta molto chiaramente cosa successe all'impero romano. Si cambiano alcuni termini e nomi di popolazioni, frontiere ma è sorprendente come sia esattamente ciò che sta succedendo.
Dicevi di cultura come conoscenza anche storica: allora noi non possiamo dire che non sappiamo cosa successe, a differenza dei Romani.
Seguirono tempi oscuri, mattanze e violenze di ogni tipo.
Come potrebbe un singolo cittadino non dire nulla su ciò che gli aspetta?

Andrea Sacchini ha detto...

Non ho scritto da nessuna parte che il cittadino non può dire nulla, il cittadino può dire e pensare ciò che vuole, ma alla fine la gestione del problema rimane in mano a chi è deputato a gestirli e, possibilmente, risolverli.

Anonimo ha detto...

Hai rimosso il commento lasciando la risposta del 12/03/23, 20:09.
Il diavolo fa le pentole ma non i coperchi.
Per "sistemare" bene tutto, meglio rimuovere anche la risposta del 12/03/23, 20:09.
:)

Andrea Sacchini ha detto...

Non l'ho rimosso, probabilmente ho erroneamente selezionato "cancella" invece di "pubblica" in fase di moderazione. Se vuoi riscriverlo, nessun problema.

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