Accolgo con soddisfazione la decisione della Corte penale internazionale dell'Aia di spiccare un mandato di arresto nei confronti di Putin per crimini di guerra. Mi chiedo però perché nessuno abbia mai pensato di spiccare mandati di arresto per Bush o Blair per i crimini di guerra commessi da americani e inglesi durante le guerre in Iraq e Afghanistan. Non stiamo parlando di quisquilie, ma di centinaia di migliaia di civili morti (in molti casi uccisi deliberatamente) dalle forze che dovevano esportare la democrazia, crimini di cui esiste amplissima documentazione (googlate "crimini di guerra americani in Iraq e Afghanistan" e vi si aprirà un mondo di orrore) arrivata a noi anche tramite Wikileaks di Julian Assange, che gli americani stanno non a caso cercando di fare fuori da svariati anni.
Tra l'altro, tutto questo cancan mi sembra molto ideologico e ben poco concreto. La Corte penale internazionale dell'Aia è infatti un tribunale la cui legittimità non è riconosciuta dalla stragrande maggioranza dei paesi del mondo, tra cui Russia, Stati Uniti, Cina, India, Israele, e solo per citare i più importanti. Quindi è internazionale formalmente ma in pratica ha una sua legittimità solo tra i pochi stati che ne hanno sottoscritto il trattato di adesione.
Tutto questo non per polemizzare, solo perché mi sembra corretto che la sacrosanta persecuzione di coloro che si sono resi responsabili di crimini di guerra valga per ogni guerra, non solo per alcune.
Grazie Valeria, in ogni caso si tratta di cose che molti scrivono ma che molto difficilmente raggiungono i media e il grande pubblico.
RispondiEliminaCiao.
Dovrebbe esserti oramai chiaro, Andrea, che la legge non è uguale per tutti, e che quella frase che campeggia nei nostri tribunali è soltanto un capolavoro di satira.
RispondiEliminaVero, e non da oggi.
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