lunedì 5 luglio 2021

Carl e Harry

Dice Umberto Galimberti che i sogni, prima ancora di essere materiale di analisi per psichiatri e psicoterapeuti, sono il teatro della nostra follia. Noi siamo fondamentalmente folli e quando ci abbandoniamo tra le braccia di Morfeo e la coscienza si assopisce, questo teatro apre il sipario in tutta la sua maestosità. 

Mi è venuta in mente questa cosa pensando al sogno di questa notte, di cui ricordo alcuni frammenti. Ero seduto a un tavolo e a fianco a me c'era Carl Palmer. Palmer era il batterista degli Asia, una band inglese che faceva dell'ottimo progressive rock e che ebbe il suo momento di massimo splendore negli anni Ottanta. Poco più in là, su un'altra sedia attaccata a un muro, c'era il principe Harry e a fianco a lui, su un'altra sedia ancora, una signora anziana che, presumibilmente, poteva essere la regina Elisabetta, ma di questo non sono sicuro. 

Sul tavolo c'era una rivista di enigmistica con uno schema di parole crociate. Palmer mi indicava col dito la definizione (in inglese) di una parola che io dovevo capire e inserire nelle caselle corrispondenti, ma io, per quanto mi sforzassi, non ci riuscivo. Lui non parlava italiano e io non conoscevo l'inglese (nel sogno, nella realtà un po' me la cavo). Cercava di tradurmi a gesti la definizione di quella parola ma tutti i suoi sforzi risultavano vani. A un certo punto anche Harry si è avvicinato al tavolo per aiutare Carl Palmer nel cercare di tradurmi quella definizione, in modo che io potessi capire di quale parola si trattava, ma niente da fare. La regina, là al suo posto, indifferente a tutto, continuava a starsene per i fatti suoi seduta sulla sedia. 

La ridicola e folle scenetta è andata avanti per un po', poi all'improvviso mi sono svegliato e il risveglio mi ha procurato un certo sollievo, dal momento che la cosa stava diventando per me imbarazzante. Sarei mai riuscito a capire quale era quella parola? Gli sforzi di Palmer e Harry sarebbero alla fine stati premiati? Non lo so e non lo saprò mai, ma non mi rammarico più di tanto per questo. D'altra parte i sogni sono  fatti così, altrimenti non sarebbero il teatro della nostra follia. Ah, visto che ho citato gli Asia, questo è uno dei loro pezzi più belli, uno dei tanti.

11 commenti:

siu ha detto...

Alla faccia della "Poca voglia" di continuare col blog, caro Andrea... non hai mai postato così tanto!
Il che non può che fare un immenso piacere, a me come immagino a tutti quelli che ti seguono.
;-))
I sogni sono fantastici...

Romina ha detto...

I sogni sono l'espressione di un'intelligenza molto profonda, anche se le immagini sembrano folli. Hanno sempre un senso e riuscire a trovarlo ci può aiutare molto anche nella vita pratica.
In effetti c'è un problema di incomunicabilità con qualcuno. E pare proprio che, per ora, non riuscirai a risolvere la situazione. Il principe Harry e la regina Elisabetta rappresentano persone appartenenti a un ceto sociale molto diverso dal tuo, e ciò sembra ribadire una forma d'incomunicabilità con persone che hanno codici di comportamento e di condotta che non ti appartengono. Ci sono cose, quindi, che non comprendi, che non sai risolvere a livello di comunicazione con terzi. Questo è, a mio avviso, il primo significato più evidente del sogno, quello immediato. Magari ti trovi o ti troverai fra persone con cui non riuscirai a stabilire un vero dialogo.
Ciao, Andrea.

Luigi ha detto...

Mitici Asia, piacevano molto anche a me. Anni fa è morto John Wetton, il bassista, mi è dispiaciuto.

Andrea Sacchini ha detto...

Pensare che io, in genere, non ricordo quasi mai i sogni che faccio, capita molto di rado. È per questo che quando succede poi lì "fermo" in un post.
Ciao, Siu :-)

Andrea Sacchini ha detto...

Interessante analisi, Romina. In effetti, problemi di incomunicabilità ne ho con più di una persona, quindi è probabilissimo che un possibile significato di questo sogno stia proprio in questo. Grazie per avermi messo questa pulce nell'orecchio, ci penserò.
Ciao.

Andrea Sacchini ha detto...

Sì, è dispiaciuto anche a me. I restanti Howe, Downes e Palmer, invece, ancora tengono duro.

Franco Battaglia ha detto...

"Palmer era il batterista degli Asia, una band inglese che faceva dell'ottimo progressive rock" mi ha fatto sorridere veder citare Palmer come "il batterista degli Asia", non che non lo fosse, ma è come dimenticarne l'immenso e pazzesco contributo al progressive come protagonista di EL&P. Oddio, magari non conoscevi il pregresso, in tal caso, puoi ascoltare "qualcosina".. ;)

Andrea Sacchini ha detto...

Certo che conosco EL&P, ma secondo me la piena maturità artististica l'ha raggiunta con gli Asia. Priva ad ascoltare l'omonimo album, a mio avviso uno dei migliori dischi della storia del rock. Parere personale, ovviamente ;-)

Franco Battaglia ha detto...

Li conosco ma ero soprattutto fan degli UK (Jobson, Wetton e Bozzio, gli Asia nascono anche da loro..), lì sono state raggiunte vette mai più riprodotte.. ;)

Sara ha detto...

Forse hai sognato due parti di te, una esplorativa, curiosa, trasgressiva, un tuo tratto personale, l'altra un ruolo sociale, ma anche un legame famigliare, una continuitá.

Andrea Sacchini ha detto...

È possibile. Tra quelle che hai menzionato, la curiosità è senz'altro ciò in cui mi riconosco di più.

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