mercoledì 28 luglio 2021

L'arrotino

Ho le finestre aperte e ho sentito poco fa, in lontananza, arrivare l'arrotino (ebbene sì, vivo in un paese in cui ancora, ogni tanto, passa l'arrotino). Sono riandato con la mente a quand'ero bambino e l'arrivo dell'arrotino, più o meno a cadenza settimanale, era una cosa normale. Ricordo che mia madre aveva quasi sempre qualche coltello o le forbici da fare affilare. A volte andava lei, altre volte mandava me, quando lui si fermava all'angolo della strada vicino al cancello. 

All'epoca l'arrotino arrivava con una vecchia Fiat 128 verde. La mola per affilare le lame la teneva nel bagagliaio della macchina e, sul tetto di questa, aveva installato un altoparlante per annunciare il suo arrivo in paese. Alcune cose sono cambiate, naturalmente, negli ultimi quarant'anni. La vecchia 128 di allora è oggi una moderna Golf e dell'altoparlante, all'epoca fissato in qualche modo sul tetto, non c'è più traccia. Chissà da quale misterioso marchingegno arriva la voce. Tutto questo mi ha fatto pensare che il tempo che è passato da allora (avevo 10 anni, oggi 50) è volato in un soffio.

27 commenti:

  1. Nelle metropoli l'arrotino ormai è un qualcosa di impossibile, anche se qualche volta, l'altoparlante vintage può annunciare fantomatici svuota cantine in cerca di improbabile lavoro. Eppure le cantine cittadine sono sempre più zeppe di obsolescenza che tracima. Da scriverci un libro..

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    1. Se si facesse vivo qui, uno svuota-cantine, li chiamerei al volo. Ormai la mia cantina assomiglia a una discarica :-(

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  2. Avendo più anni di te, vado ancora più indietro, al tempo in cui l'arrotino arrivava con il suo carrozzino. C'è anche una canzone, cantata da Luciano Taioli.

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  3. Probabilmente l'arrotino si annuncia via whatsapp... ;-))

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    1. Probabile. La prossima volta che passa voglio indagare :-)

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  4. Guarda io abito a Roma e ti posso assicurare che fino a qualche anno fa passava sotto casa normalmente, come dici tu, una volta a settimana... poi non ho più sentito il classico annuncio..."e' arrivato l'arrotinoooo"

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    1. Forse perché ormai anche i coltelli sono usa-e-getta, come tutto del resto, e magari conviene comprarli nuovi piuttosto che farli affilare. Chissà...

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  5. Sorrido nel ricordare l'arrotino che arrivava in paese fino alla mia prima adolescenza (ho 42 anni) perché quando arrivava l'arrotino (e anche il fruttivendolo) c'erano alcune signore del mio quartiere che si truccavano e profumavano per accoglierli in casa :) Ricordo sempre una mia amica che mi diceva Guarda la signora che chiude tutte le finestre.

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    1. Ah, quindi era l'arrotino che andava in casa delle signore e non viceversa.
      Come diceva Andreotti: "A pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca" :-)

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  6. Mitico l'arrotino! Credo di averlo sentito l'ultima volta più o meno un paio d'anni fa. Resterà nella leggenda. :)

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    1. Nella leggenda non so, nella memoria sicuro ;-)

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  7. Da piccola me lo rocordo che passava anche dalle mie parti.
    Se passasse ora avrei un paio di forbici da potare e un pennato da fare arrotare.

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  8. Ma sai che non sapevo mica chi fosse?
    Ho un anno più di te ma non ho mica ricordi di sto tizio.
    Chiederò a mia madre ..

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  9. dalle mie parti quando ero molto piccolo passava con un motorino e urlava "arrotinooooo" oggi passano ancora ma la voce è registrata e ripete in continuazione ciò che offre

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  10. Sai cosa mi ha fatto venire in mente il tuo post? Che negli anni 50 io abitavo in una casa in periferia a Modena su una strada piuttosto grande e oltre all'arrotino ogni tanto passavano dei convogli militari che partivano da una caserma di artiglieria che era praticamente nel centro della città e andavano a fare esercitazioni fuori città. Io bambino sentivo lo sferragliare dei mezzi corazzati che si avvicinavano lentamente e correvo alla finestra per guardare. La cosa che mi emozionava di più erano i carri armati col cannone davanti. Sì, oggi sembra incredibile ma a quei tempi i carri armati sfilavano lungo le strade cittadine insieme alle automobili e alle biciclette come se niente fosse!

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    1. Sai che i convogli militari di cui parli passavano anche sulla strada davanti a casa mia? Partivano dalla caserma Giulio Cesare di Rimini e venivano qua, in campagna, per le loro esercitazioni. Non ricordo, sinceramente, se ci fossero anche carri armati, ma mi pare di no; c'erano camion, jeep, ciclomotori, e ricordo che i soldati stavano seduti sui cassoni dei camion, sotto i teloni, tipo i soldati americani in Good morning Vietnam :-)

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  11. L'arrotino c'è ancora anche qui. Sinceramente non ho presente la vettura utilizzata nei tempi recenti, ma da qualche anno è cambiato un po' il messaggio registrato.
    Gli ultimi tempi che sono stato a Bari passava anche di lì, a bordo di una vecchia station wagon.

    Resta per me una figura più simpatica dei venditori di materassi, cui associo sempre un che di truffaldino dati i loro messaggi alla "solo per oggi" ripetuti per anni.

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    1. Che io ricordi, venditori ambulanti di materassi qui da me non sono mai passati. Però ricordo che qualcuno di essi aveva la sua bancarella alla fiera di San Martino, qua a Santarcangelo.

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    2. I venditori ambulanti di materassi sono tipici delle località turistiche, convinti che la gente prenda una casa in affitto per le vacanze senza che il proprietario glieli faccia trovare.
      Cioè, ci può anche stare una diffidenza verso lo stato igienico di materassi trovati in una casa altrui, ma sperare anche che passi un camion per acquistarli?

      Santarcangelo di Romagna? Uno dei miei primi contatti sul web, ex webmaster, è di lì. La città ha dato i natali a Fabio De Luigi e Daniele Luttazzi: vedi chi nasce dove non passano venditori di materassi? 😅

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    3. Fabio De Luigi abita ancora qui. Ogni tanto capita di incontrarlo in giro per Santarcangelo. Tempo fa ci feci anche un selfie. Dovrei averlo ancora, da qualche parte :-)
      Luttazzi, invece, non so che fine abbia fatto. Boh...

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Buon Natale :-)