Ci sono dati ISTAT, appena pubblicati, secondo i quali ogni anno nel nostro paese quasi cinquantamila donne si rivolgono a case protette e centri anti violenza, in fuga da botte, stupri, maltrattamenti e violenze fisiche e psicologiche di ogni genere.
Commenti di Salvini ne abbiamo? No, almeno finora. Del resto lui ha ben altro da fare, come ad esempio chiudere porti e smantellare centri di accoglienza, vedi ad esempio i recenti casi di Mineo e Cona. Perché lui si è dato come missione quella di garantire la sicurezza degli italiani, e quindi via negher e criminali stranieri vari, specie quelli pericolosissimi che arrivano coi barconi, e se poi i criminali sono di casa, anzi sono addirittura entro le mura di casa, beh, pazienza.
D'altra parte, provate a mettervi nei panni di una donna che fugge di casa dopo anni di botte e immaginate quanto può sentirsi più sicura sapendo che Salvini chiude i porti. Chi non tirerebbe un sospiro di sollievo?
Però niente post su facebook del capitano alla sua ciurma. Vedi mai che qualcuno possa accorgersi che la stragrande maggioranza di aguzzini è composta di italianissimi mariti, fidanzati, conviventi, amanti che si accaniscono su altrettanto italianissime vittime. E se poi la ciurma venisse a sapere che l'anno scorso centoventi donne sono state uccise dai rispettivi compagni e quest'anno, al primo ottobre, erano già più di settanta? Guai. Vorrete mica che il capitano faccia un autogol simile.
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