Vivremo in un paese mediamente normale quando le preferenze sessuali di una campionessa sportiva non meraviglieranno la giornalista che la intervista. Ma ancora c'è da lavorare.
lunedì 5 novembre 2018
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5 commenti:
Vivremo in un paese mediamente normale quando i giornalisti non penseranno nemmeno a chiedere ai soggetti che intervistano quali sono le loro preferenze sessuali.
Vero, ma dallo stralcio dell'intervista si evince che non è stata una domanda diretta della giornalista a tirare fuori la questione.
Diciamo che la giornalista ha voluto sottolineare il coming out della Egonu, ritenendo che trattandosi di un personaggio pubblico potesse essere utile alla causa degli omosessuali, ma l'ha fatto in maniera un po' infelice e maldestra. Del resto, che ci piaccia o no, l'argomento è ancora ritenuto scottante, e in qualunque modo scegli di affrontarlo ci sarà qualcuno che ti darà addosso. Ti invito a leggere la discussione che è nata su Twitter.
Ho letto. Che dire? Diciamo allora che saremo un paese mediamente normale quando l'omosessualità non sarà più un argomento "scottante", come dici tu, ma sarà diventato un argomento normale come quando si disquisisce sul taglio dei capelli o il colore degli occhi. Purtroppo, discussioni come questa dimostrano che ancora di strada da fare ce n'è.
Praticamente lo stesso concetto che ho espresso al riguardo su Facebook: «In un mondo ideale sarebbe normale [il fatto che tu abbia una fidanzata], cara Paola. Perché lo sia davvero per tutti, c'è ancora tanto, tantissimo da fare...». Il fatto è che in casi come questo non me la sento di esprimere sull'operato della giornalista un giudizio netto in un senso o nell'altro.
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