Per una volta sono d'accordo con Sgarbi: i libri non si buttano al macero. Mai. Dal mio punto di vista di lettore ossessivo compulsivo la distruzione di libri è sempre un sacrilegio. E non regge la giustificazione del rettore dell'Accademia dei Concordi secondo cui a finire al macero sarebbero solo copie sgualcite o rovinate. Io bazzico spesso tra le bancarelle di libri usati, e li compro anche se sgualciti e letti da altri.
Certo, anche a me a volte viene la tentazione di fare pulizia nella mia libreria. C'è ad esempio un libro di Antonio Socci, che tra l'altro non so come possa essere finito tra i miei, che è da una vita che mi riprometto di gettare, ma è sempre lì, non ce la faccio a buttarlo, perché un libro è sempre un libro.
Anche se l'ha scritto Socci.
5 commenti:
Io solamente di due libri mi sono sbarazzata in vita mia: uno era "Tre metri sopra il cielo" di Federico Moccia (ancora mi domando perché mai mi sia venuta la curiosità di leggerlo), l'altro (non ricordo né titolo né autore) me l'aveva regalato una persona che è uscita in maniera disastrosa dalla mia vita. Peraltro se me ne fosse importato qualcosa, del libro, l'avrei pure letto... peccato che l'avesse scelto basandosi sui suoi gusti, mica sui miei.
P.S.: Comunque non li ho mica buttati, quei libri: li ho portati all'Ipercoop, che raccoglie i libri usati rendendoli disponibili gratis (ovvio) a chi fosse interessato.
Interessante. Chissà se lo fanno anche altri Ipercoop. Bisogna che mi informi.
io sono stato sgridato per aver recuperato dei libri dal cassonetto condominiale della carta :'D
La prossima volta cerca di non farti beccare :-)
il problema mi è che sono onesto e confesserei tutto, prima o poi :-)
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