martedì 2 settembre 2008

Italia a due velocità?

L'episodio un sé pare quasi banale: una pattuglia di vigili urbani multa un ragazzo perché se ne va in giro con lo scooter senza casco. Ora, in certe realtà del sud già questa potrebbe essere una notizia, ma la cosa non finisce qui. Scrive il Corriere:
Secondo quanto si è appreso, Borriello [il sindaco di Torre del Greco, ndr] stava partecipando ai controlli predisposti dalla polizia municipale e si è avvicinato ad una pattuglia dei vigili mentre erano intenti ad multare un motociclista senza casco. La presenza del sindaco ha scatenato la reazione del giovane, che prima ha inveito e poi si è scagliato contro Borriello aiutato da un gruppo di persone giunte sul posto. I vigili hanno allora fatto salire il sindaco a bordo della loro auto di servizio, ma la folla ha continuato a inveire contro Borriello, prendendo a calci e pugni la vettura, fino a sfondare il finestrino del posto dove il sindaco era seduto. L'auto della polizia municipale ha poi rapidamente lasciato il posto.
L'episodio - che malgrado ciò che potrebbe apparire a prima vista ha a mio avviso valenze che vanno al di là del mero fatto di cronaca - mi pare sia la conferma (se mai ce ne fosse bisogno) di un'Italia che va a due velocità. Dispiace dirlo ma è così. Episodi come questo dimostrano che in molte zone del nostro paese è purtroppo ancora molto radicata la cultura del menefreghismo e dell'insofferenza verso qualunque forma di appartenenza a uno stato e conseguente rispetto delle sue leggi, fossero pure quelle che regolano il normale vivere civile.

E questo episodio ne è una prova lampante. Odio fare questo genere di distinzioni - e soprattutto vorrei evitare di essere frainteso - ma è evidente che una delle differenze tra nord e sud sta anche in queste cose. Non sto dicendo che in generale il nord sia meglio del sud, sto dicendo che in questo specifico modo di fare e di agire, forse, il nord è migliore del sud.

Non conosco le cause che hanno portato a tutto ciò. In questi casi - è noto - si tende sempre a tirare fuori questioni caratteriali, di mentalità, di retaggio culturale che affonda le sue radici nel passato e cose di questo genere, e probabilmente una risposta univoca non c'è.

In ogni caso, negare l'esistenza di queste differenze, o, peggio, fare finta che non esistano, non rende sicuramente giustizia alla realtà.

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