Forse dal titolo, e dall'immagine qui a fianco, qualcuno avrà già capito dove voglio andare a parare.
Aqualung è in infatti il titolo della canzone più famosa dei Jethro Tull, la leggendaria band inglese di progressive rock (definizione alquanto riduttiva) capitanata dall'inossidabile e carismatico Ian Anderson (foto), quello che è probabilmente il flautista rock più famoso al mondo.
Parafrasando un celebre detto, se non avete mai ascoltato i Jethro Tull vi siete probabilmente persi la parte migliore della... musica. Scherzo, ovviamente.
Tornando ad Aqualung, questo pezzo è entrato di diritto nella storia del rock per l'inconfondibile riff distorto iniziale e per l'assolo di chitarra all'interno del pezzo, giudicato da molti uno dei più belli nella storia del rock mondiale. In questo brano sono racchiuse due delle maggiori peculiarità che hanno da sempre contraddistinto la musica dei Tull: la vena rock e quella più propriamente melodico/acustica.
Terminato infatti il riff distorto iniziale, entra in gioco quasi a sorpresa la componente melodica, magnificamente espressa dalla prima strofa del pezzo cantata da Ian col solo accompagnamento della chitarra acustica. Via via, poi, il tutto si vivacizza fino ad arrivare all'assolo di chitarra di Martin Barre e alla chiusura del pezzo in cui ritorna prepotente il riff iniziale.
Per i vecchi matusa come me, che vedono in certa musica degli anni '60 e '70 un qualcosa che probabilmente - purtroppo - non tornerà mai più (perlomeno a livello compositivo), pezzi come questo (e band come queste) rendono ancora più complicato capire per quale insondabile mistero abbiano successo, oggi, i Tokio Hotel.
Buona domenica.
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non l'avevo mai sentita (troppo giovane??), ma a mio discolpa posso dire che non ho mai sentito neanche i Tokio Hotel :P
RispondiElimina> troppo giovane??
RispondiEliminaNon so, io ne ho 38 e quindi tutta la musica dei'60 e dei '70 l'ho ovviamente incontrata che ero già "grande".
Ovviamente quella sui Tokio Hotel era una battuta. Ognuno è libero di ascoltare la musica che crede, ci mancherebbe.
Oh, beh, e che dire quando, nei lontani anni '70 io e la mia futua moglie siamo andati al Palazzetto a Bologna e vederli?
RispondiEliminaAh, che tempi!
Pero', dopo tutto, Questa e' quella che mi e' sempre piaciuta di piu', specialmente quando Ian faceva 'la gru' ...
ciao!
Andrea
Sai, zappa, quando ho scritto il post sono stato indeciso fino all'ultimo se inserire Bourrée, poi ho optato per Aqualung.
RispondiEliminaPurtroppo (anzi, per fortuna ^_^) la discografia dei Tull è praticamente sterminata ed è quindi difficile scegliere.
Ho un unico rammarico: a differenza di te non sono ancora riuscito a vederli dal vivo. Quest'estate sono anche venuti qui vicino a casa mia, ma purtroppo è stato durante la settimana che ero in vacanza in Trentino. Vabbè...
Ciao zappa.