martedì 29 ottobre 2024

Liguria

Volevo scrivere qualcosa sull'esito delle elezioni in Liguria ma alla fine non ne ho avuto voglia. E poi cosa mai avrei potuto dire che non sia già stato detto? Mi limito così a segnalare questo post con alcune interessanti riflessioni della sempre brava Marie Gouze. Non credo serva aggiungere altro.

lunedì 28 ottobre 2024

L'ultimo ospedale

Mentre ieri tutti i giornali e tutti i telegiornali aprivano a caratteri cubitali con l'attentato terroristico a Tel Aviv, nessuno menzionava un'altra notizia altrettanto tragica: la caduta dell'ultimo ospedale ancora attivo nel nord della striscia di Gaza. Il giorno prima, infatti, l'esercito israeliano aveva bombardato e preso d'assedio l'ospedale di Kamal Adwan, l'ultimo ancora parzialmente operativo del nord di Gaza.

La giustificazione di Israele è sempre la stessa: al suo interno avrebbero trovato riparo alcuni terroristi di Hamas. È la giustificazione classica, risibile e che ormai sa di stantio, che viene sempre utilizzata quando si bombardano villaggi, quartieri, palazzine abitate da persone comuni, scuole, ospedali, campi profughi. 

Ormai a Gaza i morti sono più di 50.000, massacrati direttamente dall'esercito israeliano oppure indirettamente tramite la distruzione sistematica di tutti gli ospedali e le strutture sanitarie, dal blocco di medicinali, cibo, acqua. Una popolazione intera sotto le bombe, presa per fame e malattie

Pochi ne parlano. Si dà ipocritamente una enfasi smisurata a un attentato terroristico che ha prodotto un morto, si tace sul genocidio di una popolazione intera.

domenica 27 ottobre 2024

Verso la fine

Sono quasi alla fine de Il signore degli anelli e sto pensando che secondo me Tolkien era pazzo. Pazzia non intesa nel senso comune del termine, ma intesa come condizione indispensabile della creatività. Non esiste genialità senza follia, e d'altra parte è noto che quando guardiamo una perla guardiamo la malattia della conchiglia.
 
Ecco, pazzia intesa in quel senso lì.
 
Credo che se Tolkien non fosse stato pazzo (in quel senso) non avrebbe mai potuto concepire un'opera del genere.

Allargando il discorso dei tre euro

sabato 26 ottobre 2024

Pro Vita

Che poi, se ci si pensa, la locuzione Pro Vita di per sé non significa niente, è una tautologia: chi non è favorevole alla vita? Il problema è che dietro questa altisonante e apparentemente onnicomprensiva denominazione si cela un movimento dalle mille sfaccettature, molto composito, che va ben oltre il mondo cattolico. Un movimento dalle forti connotazioni omofobe e intolleranti che ha stretto forti legami con l'ultradestra sovranista in molti paesi e ha attinto slogan, idee e temi dalla tradizione cristiana: la famiglia, le radici cristiane, le tradizioni, l'anticomunismo. 

Un movimento, forse meglio dire una lobby, molto potente in grado di influenzare l'operato dei governi, e l'attuale esecutivo ne è una lampante dimostrazione. Ciò che a me personalmente urta di più di questo movimento è il suo farsi latore di idee reazionarie, antistoriche, antiscientifiche, liberticide, assieme alla pretesa di imporre queste idee anche a chi non le condivide. Se io sono favorevole all'eutanasia, un esempio a caso, non mi adopero per imporre la mia idea ad altri. Loro sì, lo fanno sistematicamente sia attraverso la loro propaganda e sia attraverso l'influenza che hanno sul governo. In questo senso sono liberticidi, e anche ipocriti, specie quando impongono ad altri obblighi morali che molti di essi sono i primi a disattendere

Assolutamente irritante, poi, il fatto che questi cosiddetti Pro Vita intendono la vita nella sola accezione biologica, fregandosene del fatto - vedi eutanasia, testamento biologico ecc. - che la vita non è solo biologia, ma anche biografia. Anzi, soprattutto biografia. Mi sembrano un po' l'equivalente occidentale di un certo talebanesimo proprio di altre parti del mondo che noi, con solerzia, amiamo da sempre criticare e stigmatizzare.

venerdì 25 ottobre 2024

Interrogatori

Ciò che lascia sgomenti dell'interrogatorio in tribunale di Filippo Turetta è la naturalezza con cui ha confessato al PM la pianificazione dell'omicidio. Nessun sussulto, nessun segno che autorizzi a immaginare una qualche forma di pentimento. Niente. Gelo assoluto. 

Ha raccontato e descritto il suo piano con la tranquillità con cui si racconta la pianificazione di una gita. Psicoapatia totale. Quella psicoapatia, ossia totale assenza di risonanza emotiva relativamente agli atti che si compiono, su cui hanno scritto molto Galimberti, Crepet e altri e che è un atteggiamento sempre piu diffuso nella nostra società. 

Impressionante e inquietante.

giovedì 24 ottobre 2024

Detrazioni fiscali (per gli italiani)

Tra le pieghe della manovra economica appena varata dal governo c'è un articoletto attraverso cui si intende colpire le persone straniere che sono in regola, lavorano, pagano le tasse in Italia e fanno la dichiarazione dei redditi sempre in Italia.

Riguarda le detrazioni. Le persone straniere, non facenti parte dell'UE, avranno infatti una stretta sulle spese detraibili per coniuge e figli a carico compresi tra 21 e 30 anni. Gli italiani potranno continuare a godere di queste detrazioni, gli stranieri no. Perché? Non si sa. O meglio, si sa benissimo, dato il tipo di governo che abbiamo e il tipo di elettorato che deve soddisfare.

Ma, a sentire loro, la ragione sta nel risparmio che tale provvedimento comporterebbe: 126,4 milioni di euro. Il governo butterà quindi nel cesso 800 milioni di euro per la pagliacciata dei protocolli Italia-Albania ma ne risparmierà 126 con questa geniale (e razzista) trovata.

Naturalmente questa genialata verrà fatta a pezzi al primo ricorso, dal momento che nella dichiarazione dei redditi non viene indicata la cittadinanza del contribuente e, di conseguenza, non è possibile discriminare in materia fiscale tra italiani e stranieri. 

Ma loro sono così, ci provano sperando che gli vada bene. Poi quando vanno a sbattere il muso nelle loro nefandezze, ah, maledetti (tribunali, giudici, Consulta, Tar, Consiglio di stato ecc.) comunisti!

mercoledì 23 ottobre 2024

3 euro in più

Due cose interessanti (si fa per dire) che mi sono saltate all'occhio leggendo i provvedimenti contenuti nella manovra finanziaria appena firmata da Mattarella. La prima è l'aumento di 3 euro delle pensioni minime, le quali saranno aumentate del 2,2% e passeranno da 614,77 a 617,9 euro. Sì, avete letto bene: un pensionato con la minima passerà da 614,77 a 617,9. Avrà quindi la bellezza di tre euro in più al mese per potersi finalmente concedere qualche sfizio che fino a oggi gli era sicuramente proibito (sono lontani i tempi dei famosi 1000 euro a tutti con un clic). 

La seconda riguarda la scuola. Scrive l'Ansa: "Dal prossimo anno scolastico la dotazione organica complessiva dei docenti è ridotta di 5.660 posti dell'organico dell'autonomia. E le dotazioni organiche del personale amministrativo, tecnico e ausiliario della scuola subiranno una riduzione nel numero dei posti pari a 2.174 unità." 

La carenza di docenti e i bassi stipendi degli stessi sono problemi che il nostro paese si trascina da decenni, questo governo ha evidentemente deciso di prendere il toro per le corna e di risolverli. Aumentando stipendi e numero di docenti? No, tagliando questi ultimi, in modo che la torta sarà spartita tra meno persone e quindi ogni persona riceverà qualcosa in più. 

No, vabbe', sto scherzando. Giusto per sdrammatizzare un po'.

martedì 22 ottobre 2024

Medici e GPA

La signora Roccella, per la quale la GPA è evidentemente passata da questione politico/ideologica a ossessione, chiede che i medici che hanno sospetti di utilizzo della gestazione per altri da parte di loro pazienti, vadano a sporgere denuncia alle autorità. Questo auspicio dimostra che la signora Roccella non sa che, per legge (art. 365 del CP), il medico non ha obbligo di denuncia se il referto potrebbe esporre il paziente a un procedimento penale. 

Lo dice la legge. E la signora Roccella, che è ministro, non lo sa.

Da quando seguo un po' la politica, e ormai sono parecchi anni, non ricordo altri governi composti da un così elevato numero di ministri privi del minimo sindacale di competenza necessaria a svolgere le loro funzioni senza scadere nel ridicolo.

lunedì 21 ottobre 2024

Dobbiamo porre rimedio


Per corroborare e dare forza alla scemenza che quei cattivoni dei magistrati (solo quelli comunisti, eh, gli altri sono bravi) ce l'hanno con lei, ecco che Giorgia Meloni pubblica sui suoi social alcuni stralci di una mail che il giudice di Cassazione Marco Patarnello ha inviato ad alcuni colleghi.

Ora, sorvolando sulla legittimità del fatto che una mail privata venga data in pasto al pubblico (tutto ok? Si può fare? Come se l'è procurata?), c'è da notare come le poche frasi estrapolate surrettiziamente dal testo originale, un testo molto più lungo e articolato, sono state assemblate in modo da veicolare un certo significato, e cioè che i magistrati devono porre rimedio al fatto che la Meloni - dice Patarnello - è più forte di Berlusconi. Devono insomma tentare di ridimensionarla.

In realtà, se si legge il testo nella sua interezza, che è qui, si scopre che la frase "Dobbiamo porre rimedio" non è in alcun modo riferita alla Meloni, ma a tutt'altro. Per la precisione, ecco il paragrafo completo (il neretto è mio): [...] "In secondo luogo perché la magistratura è molto più divisa e debole rispetto ad allora. E isolata nella società. A questo dobbiamo assolutamente porre rimedio. Possiamo e dobbiamo farlo. Quanto meno dobbiamo provarci." [...]

Chiaro, no? In sostanza il magistrato chiede ai suoi interlocutori di porre rimedio al problema delle divisioni interne alla magistratura, non chiede di ridimensionare la signora Meloni. Ulteriore prova di questo è la chiusa della lettera (il neretto è sempre mio): [...] "Quindi il pericolo per una magistratura ed una giurisdizione davvero indipendente è altissimo. Dobbiamo essere uniti e parlare con chiarezza. Non dobbiamo fare opposizione politica ma dobbiamo difendere la giurisdizione e il diritto dei cittadini ad un giudice indipendente. Senza timidezze."

La manipolazione strumentale fatta dalla Meloni è ovviamente stata poi ripresa e amplificata da tutti i politici di destra (qui l'immancabile e patetico Salvini) e da tutto l'apparato mediatico al seguito e data in pasto al pubblico. Peccato che si tratti appunto di un falso, di una manipolazione.

Ora, quello che mi chiedo io è: se un capo di governo di un qualsiasi altro paese d'Europa avesse preso una mail privata di un magistrato, l'avesse manipolata ad arte per distorcere il significato del suo pensiero e l'avesse data in pasto all'opinione pubblica, sarebbe stato tutto ok? Nessuno avrebbe avuto niente da ridire? Nessuno sarebbe sceso nelle piazze e nelle strade per chiederne le dimissioni? Solo noi siamo ormai talmente abituati a ogni nefandezza da digerire tutto senza fiatare?

domenica 20 ottobre 2024

Cani e porci

 


"Non devono entrare cani e porci." Quando il linguaggio è tutto e definisce il livello umano di chi si esprime in questi termini. 

Cani e porci che poi sono le badanti che assistono i nostri anziani, i bambini e le mamme sui barconi, gli infermieri nei nostri ospedali, i ragazzi in bicicletta che ci portano il cibo a domicilio perché nella nostra opulenta pigrizia non abbiamo neppure voglia di alzare il culo dal divano per procurarcelo.

Cani e porci che poi sono il muratore nel cantiere che ci rifà la facciata della casa, il ragazzo chino nei campi a raccogliere l'insalata, il mendicante che allunga la mano al parcheggio dell'ospedale.

Cani e porci. Parole disumane di un ministro altrettanto disumano di un paese sempre più disumano.

sabato 19 ottobre 2024

È analfabetismo istituzionale?

Quando la signora Meloni, dopo che il tribunale di Roma non ha convalidato il trattenimento dei migranti nella struttura albanese, si rammarica del fatto che una parte delle istituzioni non aiuta il governo "a rispondere ai problemi della nazione", non si capisce se ci è o ci fa. Cioè, non si capisce se le sue frasi sono frutto di reale analfabetismo istituzionale o è furbizia al limite dell'eversione.

Non sta infatti scritto da nessuna parte che la magistratura ha tra i suoi compiti quello di aiutare un governo ad attuare il suo programma. Il governo lavora nell'adempimento del suo programma, la magistratura controlla che le leggi vengano rispettate. Governo e magistratura sono due poteri dello stato indipendenti tra loro, non legati da afflati "collaborazionisti". 

Gli attacchi alla magistratura al limite dell'eversione di queste ore, con ritornelli patetici e puerili che sentiamo ripetere ormai da 30 anni dalla destra: giudici comunisti, prevenuti, remano contro, una parte della magistratura fa politica contro il governo, se i giudici vogliono fare politica si candidino e via andare (che strazio!), sono ormai talmente ridicoli da risultare grotteschi, e il problema vero è che purtroppo funzionano. C'è in giro un sacco di gente che a questa narrazione complottista crede davvero.

Se invece si cerca di approfondire un po', di entrare nel merito delle vicende, cosa che certo non fa chi legge Libero, Giornale, Verità e compagnia bella, si capisce benissimo che non c'è alcun complotto, nessun disegno oscuro, ci sono solo cialtronaggine, superficialità e analfabetismo istituzionale da parte di chi ha scritto i protocolli di intesa tra Italia e Albania. Restiamo ad esempio sulla questione albanese.

Dice la Meloni (ma anche Tajani, Salvini e compagnia cantante al seguito): "Ho convocato il Cdm per approvare delle norme per superare questo ostacolo perché penso che non spetti alla magistratura dire quali sono i Paesi sicuri ma al governo".

Su questo punto batte molto tutta la destra: la lista dei paesi sicuri sarebbe stata stilata dai magistrati di Roma. Falso. La decisione del tribunale di Roma si basa sulla sentenza della Corte di giustizia europea del 4 ottobre scorso, la quale ha stabilito che non si possono sottoporre a procedura accelerata di definizione dello status i proveniente da paesi non sicuri. E questa lista di paesi non sicuri non è stata stilata dai giudici, come ingannevolmente affermano Meloni e soci, ma è stata stilata dal governo, cioè da loro stessi, e precisamente dal Ministero dell'Interno, della Giustizia e degli Esteri, con un decreto legge pubblicato sulla Gazzetta ufficiale il 7 maggio 2024. 

Sulla sentenza UE e su questo decreto si sono basati i giudici di Roma che non hanno convalidato il trattenimento dei migranti nella struttura, non su altro, e nell'ambito di norme di diretta derivazione unionale, queste ultime sono sempre preminenti rispetto alla legislazione dei singoli paesi membri, come del resto è stato ripetutamente fatto presente dalla Corte costituzionale: un atto in contrasto con la legislazione europea va automaticamente disapplicato dal giudice, e quando si leggono stupidaggini come quella che vedete qui sotto, bisognerebbe ricordare al povero Borghi che finché siamo nell'Unione europea il diritto nazionale non può prevalere su quello UE, a meno che Borghi non convinca il governo a fare l'Italexit.



Queste cose non le sa la signora Meloni? Non ha alle sue spalle uno staff che le fornisca delucidazioni su questioni giuridiche? Così, a naso, verrebbe da pensare di no. Se si guarda infatti la storia recente, si scopre che sempre in tema immigrazione sono già numerosi i casi in cui sono stati smontati dai tribunali provvedimenti sbagliati, sia nella forma che nella sostanza. 

Siamo quindi di fronte a un governo che, evidentemente, non è in grado di scrivere provvedimenti corretti sotto il profilo giuridico e delle norme. Oppure non vuole e - qui si apre un po' anche a me la vena complottista - scrive provvedimenti sbagliati intenzionalmente, in modo da poter fare del vittimismo quando poi un tribunale li cancella. D'altra parte non è un mistero che questo è, a memoria, uno dei governi più vittimisti e "piagnoni" dell'intera storia repubblicana. In ogni caso, che si tratti di analfabetismo o eversione, sempre messi male siamo.

venerdì 18 ottobre 2024

Ride tutto il globo terracqueo


Reati universali

Indipendentemente da ciò che ognuno pensa riguardo alla gestazione per altri, è difficile non vedere l'ennesima impronta ideologica che sta dietro alla legge che trasforma in reato universale il ricorrervi. 

In primo luogo perché il concetto stesso di reato universale è un non senso. Esiste semmai la giurisdizione universale, un principio del diritto internazionale che permette ai tribunali nazionali di perseguire i più gravi crimini indipendentemente dal luogo in cui sono stati commessi, come ad esempio genocidio, tortura, crimini di guerra o reati che rientrano nella categoria dei crimini contro l’umanità, ma è un'altra cosa rispetto all'inesistente reato universale.

Basterebbe considerare il solo fatto che la GPA è legale in tantissimi paesi del mondo (Europa compresa) per capire che volerla inserire nel novero dei reati universali è una scemenza, ma naturalmente il governo conta come al solito sul fatto che il livello medio del suo elettorato è quello che è e fare leva sulla sua "pancia" qualche beneficio lo porta sempre.

Siamo ai livelli della legge anti-rave, oppure della legge contro la carne coltivata e simili. La legge sulla GPA va nella medesima direzione di stampo identitario, simbolico, e tra l'altro, come già fanno notare alcuni giuristi, la sua applicazione sarà estremamente problematica, per non dire impossibile. Senza contare, oltretutto, che sempre a detta di molti esperti presenta vistosi profili di possibile incostituzionalità. 

Ma questo lo valuterà la Consulta ai primi ricorsi, l'importante è aver portato a casa l'ennesima legge-simbolo che al lato pratico produrrà solo l'effetto di complicare inutilmente la vita a chi vorrà in futuro ricorrervi.

giovedì 17 ottobre 2024

La (non) fine della storia



Stamattina, mentre camminavo sulle colline dietro a casa mia (quello che vedete nella foto è Palazzo Marcosanti), ascoltavo una recentissima lezione di Dario Fabbri, che ripubblico qui sotto.

L'idea di raccontare come il mondo fuori dall'occidente vede il problema planetario del cambiamento climatico è un escamotage per raccontare quanto è diverso da noi il mondo là fuori. Una diversità che noi non riusciamo a cogliere (figurarsi a comprendere) perché immersi in una pedagogia collettiva tramite cui abbiamo interiorizzato il fatto, non vero, che la storia è finita, che noi siamo il punto più alto raggiunto dalla civiltà umana, che gli altri là fuori, poverini, anelano tutti a vivere come noi e se non lo fanno è perché c'è un cattivo che glielo impedisce, oppure perché sono un po' tonti ma prima o poi vedranno la luce.

Drammatico anche il racconto dei danni provocati dal fatto che la storia oggi non si studia più e che quindi, non conoscendola, siamo portati a pensare in modo leaderistico invece che collettivo, mentre invece non sono i leader che determinano il corso delle vicende umane ma, come diceva anche De Gregori, "è la gente che fa la storia", e i vari leader non sono nient'altro che il prodotto della volontà popolare, anche quando sono dittatori.

Mi piace ascoltare chi mette in crisi i convincimenti assodati, gli stereotipi stantii, le idee incancrenite, i luoghi comuni elevati a principi che per pigrizia mentale evitiamo di mettere in discussione.


mercoledì 16 ottobre 2024

Bruno Vespa e il vino


Che Bruno Vespa sia esperto di vini è noto, dal momento che ne è anche produttore, e quando afferma che il rosso fa bene al cuore... come si fa a non dargli istintivamente ragione? D'altra parte che un bicchierino dopo cena sia in qualche modo salutare non è raro neppure sentirlo dire da qualche medico.

Peccato che non sia così e che l'OMS da almeno 30 anni abbia inserito l'alcol nel gruppo 1 degli alimenti potenzialmente cancerogeni e dannosi per il cuore per l'essere umano, sottolineando come anche la tanto decantata "modica quantità" non abbia alcunché di benefico. L'unica quantità di alcol che apporta reali benefici è 0.

Questo non significa che non si debba bere vino. Se si vuole bere perché il sapore piace e lo si fa in maniera consapevole, benissimo, ma appellarsi a inesistenti benefici come scusa per pulirsi la coscienza, anche no. E vale naturalmente anche per Lollobrigida.

martedì 15 ottobre 2024

Il blog maggiorenne

18 anni fa scrivevo il primo post di questo blog, che in ossequio ai canoni di noi umani diventa quindi maggiorenne. In 18 anni sono cambiate un sacco di cose a ogni livello. Le mie figlie erano relativamente piccole, io ero ancora sposato, facevo lo stesso lavoro che faccio oggi ed ero un attivo 36enne che leggeva libri, suonava e amava scrivere. Cose queste che comunque, bene o male, faccio ancora oggi.

Quando lo aprii, il blog, nato negli USA nel 1997, era lo strumento informatico più diffuso e utilizzato per scrivere online. Ne nascevano come funghi e la cosiddetta "blogosfera" era un ambiente vivace e dinamico. Dal 2009 cominciò il loro irreversibile declino, provocato soprattutto dall'immenso successo dei social network Facebook e Twitter. Sopravvissero in qualche modo i blog tematici, ma quelli generalisti lentamente se ne andarono.

Oggi i pochi blog ancora attivi sono gestiti da alcuni disperati, come lo scrivente, che li tengono ancora in vita non si sa bene perché. (No, vabbe', in realtà alcuni blog hanno ancora una certa vitalità e un certo successo e quindi chi li gestisce continua ad aggiornarli.)

Nel corso di tutti questi anni sono stato più volte lì lì per chiuderlo pure io, poi alla fine ho sempre rimandato il de profundis e ancora continuo a scriverci. I social vanno, vengono, ho chiuso e riaperto più di un account sia su Twitter che su Facebook, ma il blog è sempre stato un piccolo punto fermo che non ho mai abbandonato, probabilmente anche perché qui ci sono i miei racconti e molti pezzi di vita. Anche nei periodi in cui non stavo sui social, qua bene o male scrivevo sempre, e credo che continuerò a farlo, nonostante ancora oggi ogni tanto mi venga voglia di chiudere tutto e ciao.

Ma chiuderlo adesso che è diventato maggiorenne sarebbe un peccato, no? :-)

I primi 16

Una nave militare italiana ha deportato oggi i primi 16 migranti in Albania, mentre negli ultimi tre giorni sono sbarcate in Italia più di 1600 persone

Non ci sarebbe bisogno di aggiungere altro per capire come questo sistema non serva assolutamente a niente ma sia solo puro teatro. Chi invece vuole approfondire un po', conoscere dati, cifre e costi di questa inutile follia può dare una letta qui e chiedersi quante cose più utili si sarebbero potute fare nella sanità, nella scuola, nei servizi, con tutti quei soldi gettati letteralmente al vento.

Ma viviamo nella civiltà della teatralità, dell'immagine, per cui quando un telegiornale mostra una nave e racconta che con quella nave si stanno portando via i migranti dall'Italia, quindi il problema è risolto, tanti ci credono e sono contenti. E a sua volta anche chi governa è contento pensando a come è facile, oggi, dare a bere qualsiasi cosa con pochissima fatica.

domenica 13 ottobre 2024

Il Signore degli Anelli

 



La prossima settimana sarò in ferie e ho pensato di approfittarne per iniziare, finalmente, quello che è universalmente considerato il capolavoro di Tolkien. Sono più di 1300 pagine di avventure di Frodo e soci e, data la quantità di personaggi e situazioni raccontate, ho già approntato un figlio bianco A4 e una matita per segnarmi nomi e funzioni delle figure principali del racconto, onde evitare di perdermi.

Questa edizione della RCS Libri del 2000 è tradotta dall'inglese da Vicky Alliata e la trovai l'anno scorso su una bancarella di libri usati qua a Santarcangelo, in ottime condizioni. Altri libri di questa corposità che ho letto recentemente sono It, di King, e Il conte di Montecristo, di Dumas, a loro modo due capolavori.

E niente, ci provo e poi vi dico.

venerdì 11 ottobre 2024

Dopo 50 anni

È incredibile il livello di malafede di chi accusa di antisemitismo chiunque critichi il governo israeliano. E non mi riferisco ai commentatori da social, ché lì spesso è proprio questione di tare culturali/cognitive, mi riferisco a politici, giornalisti, personaggi pubblici in genere, perlopiù appartenenti a una certa area politica. 

È pura malafede, nient'altro.

Sono passati più di 50 anni da quando Abba Eban, cofondatore del sionismo, postulò la teoria secondo cui tra antisionismo e antisemitismo non esiste alcuna differenza, con ciò dando a intendere che chiunque critichi le politiche di Israele è automaticamente un antisemita. Oggi quella dottrina, sempre rimasta piuttosto dormiente nel corso dei decenni, è rinata a nuovo fulgore. È come se fosse stata risvegliata dal letargo in cui avrebbe meritato di restare, e ci sguazza allegramente chi ha tutto l'interesse, strumentale, ad alimentare questa capziosa commistione. 

Lo so che oggi è tutto bianco o nero e le sfumature che stanno in mezzo non esistono più, ma chi ha ancora un minimo di onestà intellettuale non può cascarci. Criticare le politiche di Israele è una cosa, l'antisemitismo un'altra. Punto.

giovedì 10 ottobre 2024

Adesso è un criminale di guerra


Adesso che l'esercito israeliano spara su soldati italiani, dalle parti del governo si accorgono che Netanyahu è un criminale di guerra che viola il diritto internazionale (Crosetto) e che si tratta di un atto inammissibile (Meloni).

Non se ne sono accorti in un anno di genocidio, con più di 50.000 civili palestinesi massacrati, se ne accorgono adesso che sparano due colpi contro i nostri soldati.

Sono vergognosi.

mercoledì 9 ottobre 2024

Ci stiamo giocando anche l'acqua

Nel 2011 ci fu un referendum col quale 27 milioni di Italiani si espressero perché l'acqua restasse un bene pubblico e non fosse dato in gestione ai privati. La filosofia che stava alla base dell'iniziativa referendaria era che l'acqua è un bene indispensabile alla vita e alle persone e, a differenza di altri ambiti, su questo bene i privati non potevano lucrare.

Le privatizzazioni nel nostro paese hanno una storia ormai quarantennale. Iniziarono, avviate da Mario Draghi, negli anni Novanta del secolo scorso in seguito alla crisi dell'IRI e del modello interventista, quello cioè secondo cui lo Stato controlla l'economia e ha voce in capitolo quasi esclusiva sulle politiche economiche di un paese. Nei decenni successivi questo cambio di politica economica portò alla privatizzazione di vari settori che fino ad allora erano rimasti pubblici: trasporti, telecomunicazioni, energia, sanità ecc. (quest'ultima non lo è formalmente ma lo è ormai di fatto).

I risultati di questa ondata di privatizzazioni sono oggi definiti controversi, ma è quasi unanimemente assodato che non hanno portato i risultati previsti, né da essi sono derivati miglioramenti per quanto riguarda le tariffe e la qualità dei servizi. La tragedia del ponte Morandi, pur non potendo ovviamente essere presa come modello universale, è forse l'emblema di ciò che hanno rappresentato le privatizzazioni nel nostro paese.

Perché questo pistolotto sulle privatizzazioni? Perché il governo Meloni sta un po' alla chetichella apprestandosi a infrangere l'ultimo tabù ancora rimasto in piedi: l'ingresso dei privati nell'acqua pubblica. E lo sta facendo con un DL in preparazione pomposamente chiamato "Disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese, la razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, la promozione dell’economia circolare, l’attuazione di interventi in materia di bonifiche, di siti contaminati e dissesto idrogeologico." 

Dietro tutta questa fuorviante pomposità non si cela nient'altro che la svendita ai privati dell'acqua. Tutto qua. Ne scrive Il Manifesto qui e ne parla Matteo Saudino in questo video. L'acqua è forse l'ultima "preda" su cui il sistema capitalista in cui siamo immersi, spesso senza neppure accorgercene, non ha ancora messo le mani. Ci stiamo giocando anche lei.

martedì 8 ottobre 2024

Il gene dell'assassinio

Vorrei fare notare a Trump che suo nonno era un immigrato originario della Renania che arrivò negli USA alla fine dell'800 facendo il barbiere. Il suo cognome era Von Drumpf, poi americanizzato per assimilazione in Trump. 

Non so se fosse un assassino, in ogni caso io ci andrei cauto a dire 'ste cose.

Poi vabbe', stiamo sempre parlando di Trump, non è che si possa pretendere chissaché.

Loredana Lipperini e Luca Briasco

Un mio contatto su twitter mi ha segnalato questa bellissima chiacchierata tra Loredana Lipperini e Luca Briasco, traduttore in Italia dei romanzi di King. Oggetto della chiacchierata è ovviamente il Re e tante storie, aspetti e aneddoti della sua vita e delle sue opere più o meno conosciuti. Imperdibile, per chi ama questo grande della letteratura americana.

venerdì 4 ottobre 2024

Breve storia di Israele

Il buon andy segnala sul suo blog questa breve lezione di Piergiorgio Odifreddi sulla storia di Israele. Magari molti queste cose le sanno già, altri probabilmente no. Forse sono di più i secondi, per motivi che si intuiscono facilmente seguendo il video.

giovedì 3 ottobre 2024

Accise

Quando leggo che il governo aumenterà le accise sul gasolio penso ai video di Salvini in cui promette solennemente di abolirle, una promessa che fa da anni. Digitate "Salvini accise" su youtube e vi comparirà lui davanti a un poster con l'elenco di tutte le addizionali che ancora oggi gravano sul costo dei carburanti. Si va dal terremoto in Irpinia a quello del Belice alla tragedia del Vajont alla guerra in Abissinia e altre.  

"Se mi votate" dice nel video "nel primo consiglio dei ministri le abolirò tutte". Ovviamente erano e sono tutte balle, ma milioni di persone ci hanno creduto. Quelle accise non solo sono ancora tutte lì, ma il governo si sta appunto apprestando ad aumentare quelle sul gasolio. Se in questo paese avessimo una classe giornalistica degna di questo nome, ci sarebbe la fila di giornalisti a tampinare il cazzaro col microfono in mano per chiedergli conto di quelle balle. Invece niente, non si disturba chi sta lassù, è maleducazione.

Ovviamente anche la Meloni, in altri tempi neppure troppo lontani, anzi molto vicini, batteva sulle accise, con tanto di video di lei in macchina al distributore che, col suo tipico piglio da burina indignata, tira fuori 50 euro e comincia a raccontare quanta parte di quei 50 euro sono il costo vivo della benzina e quanta parte sono accise. Tutto dimenticato. 

Stesso discorso per la legge Fornero. Ricordate da quanti anni Salvini promette di abrogarla? Così, a memoria, sicuramente più di dieci. Ovviamente anche qui il web pullula di suoi comizi in cui promette, cascasse il mondo, che al primo consiglio dei ministri la Fornero sarà cancellata. Ce n'è ancora uno in circolazione in cui il cazzaro dice: "Se non manterrò questa promessa sarete autorizzati a spernacchiarmi". 

Non solo la legge Fornero è saldamente al suo posto, ma, un po' alla chetichella, nell'ultima legge di bilancio si prevede di allungare le finestre di ingresso fino a 10 mesi. Cioè, la Fornero è ancora lì ed è stata pure peggiorata. E nessuno che, come sopra, vada da Salvini con un microfono in mano a chiedere conto di dieci anni di palle sull'abrogazione delle legge Fornero.

E si potrebbe continuare con gli sbarchi (avevano promesso di azzerarli, all'occorrenza ricorrendo pure al blocco navale), le tasse (dovevano tagliarle e abbiamo raggiunto un livello di pressione fiscale mai visto).

Non serve a niente prendersela con questa classe dirigente per le palle che racconta. Le incoerenze e le balle, che una volta erano motivo di biasimo e potevano costare una rielezione, oggi fanno curriculum perché il senso critico è morto. Conta l'ideologia, la fedeltà acritica. Il cervello è subordinato alla pancia e loro lo sanno benissimo, e se ne approfittano. Sanno che possono promettere qualsiasi cosa perché comunque lo zoccolo duro che vota per appartenenza ideologica non morirà mai. La prova sta nel fatto che dopo due anni il consenso di questo orribile governo continua a rimanere più o meno stabile.

E allora di cosa parliamo?

Rifarei tutto

Indipendentemente da quale sarà la sentenza, dire "Rifarei ciò che ho fatto", "Rifarei tutto" ecc., cosa che si sente sp...