Si sa ma non si dice, e quando si dice si tende a minimizzare; in primo luogo perché, come diceva un noto personaggio politico alcuni anni fa, l'evasione fiscale vale 10 milioni di voti e quindi non la combatterà mai nessuno; in secondo luogo perché un certo tipo di propaganda, specie in questi ultimi anni, ci martella indicandoci i nemici (migranti, tasse, Europa, Merkel, ONG, stranieri ecc.) da cui dobbiamo guardarci, campagna accompagnata dal celeberrimo ritornello Prima gli italiani. È normale, quindi, che chi imposta una campagna perenne di questo tipo non possa indicare tra i nemici l'evasione fiscale, perché l'evasione fiscale è prodotta quasi esclusivamente dagli italiani e sarebbe troppo tafazziano.
Quanto vale l'evasione fiscale nel nostro paese? Vale circa 120 miliardi di euro ogni anno, risorse letteralmente rubate alla collettività. Alla collettività significa ad altri italiani. Italiani che rubano ad altri italiani. E chi evade sottrae risorse che servono per finanziare servizi di cui pure lui usufruisce. In pratica, non contribuisce a pagare servizi pubblici quali scuola, sicurezza, rifiuti, strade ecc. che pure lui utilizza. Sapete ad esempio quanto costa una craniotomia? 15.000 euro. Un by-pass coronarico 20.000, un ciclo annuale di chemioterapia 90.000. E questi soldi li sborsa lo Stato, non chi vi si sottopone, Stato che poi li prende dalle tasse che si pagano (e che moltissimi non pagano).
La sempre ottima Milena Gabanelli ha pubblicato un esaustivo (e triste) reportage in cui elenca voce per voce dove si annida l'evasione fiscale e tutto ciò che lo Stato potrebbe fare con quelle risorse per quanto riguarda il welfare, i servizi e quant'altro. Quando sentite Salvini e soci strillare contro i migranti che poi dobbiamo mantenere a nostre spese, dateci un'occhiata, giusto per capire dove si annida realmente il nemico.
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