giovedì 18 giugno 2020

Pescarenico - Rimini

Da Pescarenico a Rimini sono 380 Km, dice Google Maps. A fra Cristoforo viene ordinato di recarcisi, a Rimini, ufficialmente per officiare la Quaresima, in realtà per impedire che aiuti Lucia e Agnese nella loro diatriba con don Rodrigo. Fra Cristoforo, come se niente fosse, prende su e s'incammina. A piedi. 380 Km. E a me che sembrano lunghi i 150 metri per andare all'edicola.

12 commenti:

kermitilrospo ha detto...

Un passo alla volta si arriva ovunque

Andrea Sacchini ha detto...

Senza dubbio.

Andrea ha detto...

Pecarenico è uno dei miei luoghi piu' importanti della mia vita. Quando torno a Lecco cerco sempre di farci un giro, parcheggiare la macchina e sedermi su una panchina facendomi travolgere da un sacco di ricordi.

Andrea Sacchini ha detto...

Io, invece, in quelle zone non sono mai stato. Recupererò.

MikiMoz ha detto...

Quanto ci ha messo, che non ricordo?

Moz-

Alberto ha detto...

Altri tempi. E altra sensazione del fluire del tempo. Più secondo Natura.

Romina ha detto...

A quei tempi così si faceva, perché non c'erano altri mezzi. Ed è bellissimo, per noi, riflettere sul fatto che, col trascorrere del tempo e l'avanzamento della tecnica, diventiamo altro, completamente diversi dai nostri antenati. Per non parlare poi di ciò che penseranno i posteri di noi, delle nostre abitudini e delle nostre convinzioni più tenaci, comprese quelle "scientifiche" che saranno ribaltate. :D
Comunque, io sono sempre stata un'ottima camminatrice, ma adesso tendo a stancarmi un po'. Gli anni passano, lo stress accumulato è tanto e quindi non ho più la resistenza dei miei 15 anni.
Ciao, Andrea.

leggerevolare ha detto...

E' che forse ci stiamo impigrendo?!!!

Andrea Sacchini ha detto...

Nel XIX capitolo, quello in cui si narra l'episodio, non mi pare venga menzionato il tempo necessario, ma immagino ci abbia messo qualche giorno.

Andrea Sacchini ha detto...

Vero.

Andrea Sacchini ha detto...

Anche io cammino volentieri e non temo le lunghe camminate. Ne faccio spesso il sabato e la domenica, quando non lavoro. Non disdegno neppure la bicicletta.
Comunque sì, ciò che per noi, oggi, è motivo di sorpresa, come la camminata Pescarenico - Rimini, a quel tempo era perfetta normalità, e probabilmente lo rimasta normalità fino alla Rivoluzione industriale, quando l'invenzione di macchine, treni e quant'altro ha totalmente sconvolto questa normalità. In meglio? In peggio? Mah, dipende da che lato la si guarda, credo.
Ciao, Romina.

Andrea Sacchini ha detto...

Probabile. D'altra parte viviamo ormai in una società in cui siamo tecnicamente assistiti praticamente in ogni aspetto della vita quotidiana; normale che ci si impigrisca.

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