Mi sono innamorato di Alessandro Barbero
[Nota: se non siete appassionati di storia saltate pure questo post.]
Come ho già scritto altre volte su queste pagine, tra le mie perversioni preferite c'è quella di fare lunghe passeggiate nella campagna attorno a casa mia ascoltanto conferenze su Youtube. Conferenze e interventi di storici, filosofi, scienziati, psichiatri e chi più ne ha, più ne metta. Questo perché, da sempre, sono affascinato da chiunque abbia una competenza, in qualsiasi campo.
Ultimamente ho cominciato a seguire con interesse gli interventi di Alessandro Barbero, uno dei maggiori storici italiani contemporanei, le cui lezioni sono frequentemente trasmesse dal canale Rai Storia. Perché Barbero è affascinante? In primo luogo perché ne sa a pacchi; in secondo luogo perché il suo eloquio trascina l'ascoltatore e non annoia, neppure quando spiega concetti che spiegati da altri risulterebbero probabilmente noiosi.
Lascio qui di seguito tre dei suoi interventi che mi sono piaciuti di più. Il primo è una breve ma chiarissima spiegazione delle differenze tra nazismo, fascismo e comunismo, che non sono, come in genere si tende riduttivamente a pensare, tre facce della stessa medaglia (ammesso che esista una medaglia a tre facce), ma sono tre ideologie spiccatamente diverse tra loro.
Il secondo video, più lungo ma altrettanto interessante, è invece una esaustiva spiegazione della lunga serie di eventi che hanno condotto allo scoppio della Seconda guerra mondiale.
Il terzo, molto breve, è un'analisi dei motivi che portano a considerare realistica l'esistenza storica di Gesù di Nazareth. Come forse sapete, esiste una non trascurabile compagine di storici e accademici che tende a mettere in dubbio il fatto che Gesù sia realmente esistito. Barbero spiega, in cinque minuti, perché invece ci sono pochissimi dubbi sull'esistenza del personaggio storico, e lo fa facendo il parallelo con Tiberio, l'imperatore sotto cui Gesù morì. Il riferimento, qui, è ovviamente solo al personaggio storico e non tocca minimamente tutta la sovrastruttura mitologica che sta alla base della religione da lui fondata.
Insomma, se siete appassionati di storia, qualche lezione di Alessandro Barbero vi consiglio di ascoltarla. A mio parere, merita.
Commenti
sinforosa
https://lab.gedidigital.it/espresso/2020/dialoghi-sul-nostro-tempo/
Ciao.
il tuo post mi fa ricordare le parole di Konrad Lorenz, il famoso etologo austriaco, il quale, nel vedere un giovane che correva in un bosco con le cuffie alle orecchie collegate a un walkman si stupì molto perchè non riusciva a capire la necessità e l'urgenza di quel giovane di estraniarsi dalla bellezza e dai suoni che gli offriva la natura. Ora, ognuno si comporta come meglio crede, ognuno ha le sue "perversioni", tuttavia credo che quando passeggiamo da soli siamo sempre alla ricerca di un momento di solitudine, di pausa e desideriamo allontanarci dal chiacchiericcio che ci assilla in tutte le ore e, forse, sarebbe meglio stare con se stessi e ascoltare i propri pensieri. Insomma, per me Barbero può aspettare :-)
Appena avrò un po' di tempo e voglia, ascolterò intanto quelle da te proposte che riscuotono senza ombra di dubbio il mio interesse.
Anch'io amo le passeggiate nella natura per', anziché le cuffie, preferisco di gran lunga il canto degli uccelli. Gli ascolti più impegnativi li faccio di notte, giacché mi addormento molto tardi ed è quella l'ora per me di maggior concentrazione.
Sono contenta di aver trovato qualcuno con interessi simili ai miei, almeno in parte.
Sono anch'io convinta dell'esistenza storica di Gesù Cristo, anche se mi piacerebbe poter leggere i vangeli apocrifi perché sono convinta che lui non avesse alcuna intenzione di fondare una nuova religione, al massimo una nuova filosofia di vita, ma è un pensiero da approfondire. La religione intanto la creò Paolo di Tarso credo.Io non credo assolutamente nel soprannaturale ma ciò non toglie che mi piacerebbe indagare più a fondo questo argomento che ha avuto un'importanza decisiva per l'evoluzione del pensiero occidentale e non solo.
Che Gesù sia esistito è risaputo, perché la quasi totalità degli storici delle religioni, attualmente, ritiene autentica la sua esistenza.