Poco prima della sbarra che delimita l'ingresso alla strada privata che conduce al campo di decollo degli ultraleggeri, c'è un piccolo spiazzo, poco frequentato. Ci passo spessissimo quando vado a camminare. Quel piccolo spiazzo, probabilmente in virtù del fatto di essere poco frequentato, viene usato spesso come discarica. Capita che vi si abbandonino frigoriferi, materassi, divani, reti da letto, una volta mi è capitato persino di vedere un comò e un paio di comodini.
Qua da noi c'è Hera, l'azienda che gestisce la raccolta dei rifiuti urbani, un'azienda che avrà tutti i difetti del mondo (e ne ha, come tutte le aziende che lavorano in regime di monopolio) ma che fornisce un servizio impagabile di cui ho usufruito pure io più di una volta: su richiesta, viene a domicilio a ritirare rifiuti ingombranti di cui non si sa come disfarsi. Si chiama un numero verde, si indica all'operatore il tipo di rifiuto di cui ci si vuole disfare e ci si accorda circa il giorno e l'orario del ritiro, tutto gratuitamente. Nonostante ciò, orde di incivili continuano ad abbandonare rifiuti più o meno ingombranti in ogni dove.
E poi vogliamo il progresso.
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