lunedì 7 gennaio 2019

La divisa e il cretino

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Insomma, c’è una conclusione quasi obbligatoria da trarre: la divisa militare, per certi aspetti, fornisce sicurezza anche agli insicuri ed incute un senso reverenziale in chi ha a che fare con lei.
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Ma l’elemento comune è proprio il fatto che di qualunque colore, appartenenza, collocazione geografica sia una divisa (e/o il suo utilizzatore), viene incarnato (ed enfatizzato) un messaggio universale di forza e di potenza. Segnalare attraverso questo tipo di divise l’appartenenza ad un gruppo significa affermare il proprio status civile ed anche dare un input alla propria virilità: qualcosa che le personalità più fragili confondono con la propria stessa personalità ma che, per tutti gli altri, si rivela qualcosa di utile per affermare, senza una parola, la propria posizione.

Gli estratti che avete letto qui sopra li ho estrapolati da questo articolo, intitolato Psicologia della divisa militare. Mi ci sono imbattuto mentre cercavo, non essendo io psicologo, di capire quale significato avesse a livello psicologico la mania di indossare indumenti appartenenti a varie categorie delle forze dell'ordine.

La curiosità mi è venuta a forza di vedere il solito imbecille che in ogni occasione pubblica ama travestirsi ora da poliziotto, ora da carabiniere e ora da pompiere.

Piccola nota a margine: i pompieri ne hanno le scatole piene delle smargiassate del buffone e hanno deciso di sporgere denuncia. Da ex Vigile del fuoco (ho avuto l'onore di svolgere il servizio di leva nei VVF) non posso che compiacermi dell'iniziativa.

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