sabato 26 gennaio 2019

Morgan e i Queen

Premessa: non ho mai apprezzato particolarmente le doti canore di Morgan, quanto semmai quelle di polistrumentista e musicista, sempre nei limiti di quel poco che lo conosco. Detto questo, il generale linciaggio via social della sua interpretazione al pianoforte di alcune canzoni dei Queen, l'altra sera in tv, lo inserisco nel novero dei linciaggi gratuiti e facili, quelli buttati lì stando comodamente spaparanzati sul divano col cellulare in mano. Immagino altresì che la folta schiera dei criticoni ossessivo/compulsivi fosse tutta composta da professori di pianoforte ed esperti di arti vocali.

Non sto qui criticando il fatto che, legittimamente, il modo in cui Morgan ha reinterpretato alcuni pezzi dei Queen possa non essere piaciuto, sto solo facendo notare la pochezza di quelli che "Freddie era un'altra cosa" (grazie alla fava) o "A quest'ora si starà rivoltando nella tomba" (donde viene tale sicumera?). Morgan ha semplicemente riproposto, riarrangiati e reinterpretati da lui, alcuni pezzi della band inglese e lui per primo non l'ha certo fatto col proposito di paragonarsi a Mercury. Non è difficile arrivarci, su.

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