lunedì 14 gennaio 2019

Il popolo

Riguardo all'annosa questione del TAV, su cui Cinquestelle e Lega stanno animatamente litigando, come del resto su quasi tutto, il felpato dice che in caso non si raggiungano accordi la via sovrana è il parere del popolo, quel popolo sul cui presunto volere è stato imperniato gran parte dell'operato di governo: la finanziaria era la manovra del popolo, quell'obbrobrio legislativo chiamato ironicamente decreto sicurezza è stato fatto in nome del popolo, il Reddito di cittadinanza, Quota 100, quando e se si faranno, tutto è in nome del popolo. Ma il popolo non è necessariamente sinonimo di verità e giustezza, come spiegava tempo fa Umberto Galimberti; anche Mussolini riempiva le piazze, ma le cose che si dicevano in quelle piazze, le guerre, i colonialismi e via andare non erano cose belle. I problemi vanno guardati in sé, e vanno guardati in sé senza pregiudiziali di tipo politico o ideologico.
Se a Torino una piazza si riempie in favore del TAV e viene immediatamente coccolata da Salvini - dove c'è qualcuno o qualcosa da coccolare in funzione accresci-consenso lui c'è sempre - non è che allora è giusto fare il TAV. La questione va guardata alla luce delle analisi, dei rapporti costi/benefici e di altri parametri. La storia insegna, e la nostra in modo particolare, che in nome delle piazze si sono commessi abomini e provocati disastri. Ma va' a parlare di storia ai salviniani...

5 commenti:

  1. io non ci sto capendo un tubo.
    puoi indirizzarmi da qualche parte in cui possa leggere se il TAV è giusto o meno? fino ad ora ho trovato solo documentazione pro e contro ma senza un'effettiva valutazione costi-benefici.
    secondo te va fatta o no? e soprattutto esiste una documentazione che possa dipanare i vari dubbi che ho?

    Adal

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  2. C'è uno studio, uno dei tanti che sono stati fatti dal 1991 in qua, uscito in questi giorni. Non è ancora stato reso pubblico ma dalle indiscrezioni trapelate pare che sconsigli il completamento dell'opera perché i costi sarebbero maggiori dei benefici (ne parla tra gli altri il Sole24Ore qui). In rete, comunque, si trovano parecchie informazioni al riguardo e anche Wikipedia ha una pagina piuttosto esauriente sull'argomento.
    Per quanto mi riguarda, in passato mi ero documentato abbastanza sulla cosa ed ero sfavorevole alla sua realizzazione, in primo luogo perché il costo era stratosferico e ancora, all'epoca, non si sapeva chi avrebbe sborsato la cifra (lo Stato? I privati? Nessuno lo sapeva; in secondo luogo perché una linea ferroviaria per il trasporto merci tra Torino e Lione esiste già, è quella del Frejus (Torino-Modane), oggi utilizzata solo per il 20% della sua capacità. Invece di scavare un tunnel di 50 e passa chilometri sotto una montagna, sarebbe magari buona cosa fare una botta di conti per vedere quanto costerebbe l'ammodernamento e l'adeguamento di tale linea, che in ogni caso sarebbe di gran lunga inferiore del TAV. C'è da aggiungere poi che il Frejus, oggi, per il trasporto merci non se lo fila nessuno, dal momento che il grosso di questo traffico passa per il Brennero e il Gottardo.
    Insomma, a mio avviso le ragioni del no sono ben maggiori e più fondate di quelle del sì. Alcuni anni fa pure Report si occupò della cosa, mettendo a confronto le ragioni del sì e quelle del no, e sì uscirono con le ossa rotte.

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  3. Visto il popolo che ci ritroviamo non credo sia molto salutare fare decidere ad esso questioni così importanti

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    1. Questione annosa e assai dibattuta, fin dall'antichità.

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  4. anche io sono piuttosto scettico. MI pare di aver capito che la tav dovrebbe collegare Lione con Kiev? o con l'europa orientale. ma se si ferma a Torino quanti secoli ci vorranno per ultimarlo? e nel frattempo?

    va be mi documenterò

    grazie

    Adal

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