lunedì 14 gennaio 2019

La pasta e la suocera

L'acqua bolliva e stavo per buttare giù la pasta. Quella sera cenavo da solo, perché le figlie erano fuori (ormai quelle chi le prende più?) e mia moglie stava per uscire con mia suocera per non ricordo bene quale incombenza da sbrigare. "Ma lui adesso si deve cuocere la pasta da solo?" chiedeva preoccupata mia suocera a sua figlia. Io ero nei paraggi e avendo sentito la domanda, le ho risposto: "Vado per i cinquanta e un piatto di pasta ho imparato a cuocermelo da tempo."
È che mia suocera è venuta su in una famiglia, mi spiegava mia moglie, in cui la regola principe era che l'uomo in casa non doveva fare niente: lavorava, portava a casa i dindi e chiusa lì, e ancora, in pieno terzo millennio, questa cosa che io mi butti giù la pasta da solo, che a volte stenda qualche lavatrice, che sparecchi, che faccia una lavastoviglie e magari passi pure la polvere in casa non riesce a concepirla. E a questo punto dubito che la concepirà più. 

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