Ascoltavo Roberto Burioni, ieri sera, da Fazio, e mi rendevo conto che diceva cose tutto sommato banali, naturali, ordinarie, logiche. La vaccinazione come gesto di responsabilità sociale, non solo di tutela individuale; gli appelli a non dare credito a chi dice di poter curare il cancro col succo di limone o il diabete con le vitamine; lo studio serio e impegnativo come unico viatico per acquistare autorevolezza e capacità di capire le cose. Concetti che dovrebbero essere lampanti anche senza aver letto un milione di libri.
Eppure non è così. Purtroppo non è così. La grandezza di Burioni, e non solo di Burioni (e Dio renda merito a tutti quelli che come lui combattono certe battaglie), non è nient'altro che una normalità che si fa grandezza nel mare della mediocrità generale.
Chi afferma che due più due fa quattro non dice niente di straordinario, ma diventa straordinario nel momento in cui comincia a dilagare l'idea che due più due faccia cinque. E il fatto che ci sia bisogno di gente del suo calibro, non fa altro che dimostrare una volta di più, se mai ce ne fosse ancora bisogno, quanto male sia messa la nostra società.
e il bello è che lo accusano pure di essere arrogante! solo perchè dice le cose come stanno.
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