Circa un mesetto e mezzo fa, quando la Cassazione sentenziò che il processo a Dell'Utri per fatti di mafia andava annullato e rifatto, dalle parti di Libero e Giornale si brindava e ci si chiedeva: "adesso chi paga?"
La Suprema Corte assunse di botto le sembianze di un giustiziere divino che veniva a rimettere le cose al loro posto e a riparare le ingiustizie perpetrate dai soliti pm politicizzati.
Naturalmente, pochi si premurarono di precisare che quello enunciato dalla Cassazione non era altro che il dispositivo della sentenza, e che le motivazioni della medesima sarebbero arrivate col tempo.
Oggi sono arrivate, e nelle 146 pagine che la compongono c'è scritto nero su bianco che "Il senatore Marcello Dell’Utri è stato il 'mediatore' dell’accordo protettivo per il quale Berlusconi pagò alla mafia 'cospicue somme' per la sua sicurezza e quella dei suoi familiari".
Ecco che all'improvviso la Cassazione si trasforma, agli occhi del Giornale, da giustiziere in colei che "va all'attacco".
martedì 24 aprile 2012
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Rifarei tutto
Indipendentemente da quale sarà la sentenza, dire "Rifarei ciò che ho fatto", "Rifarei tutto" ecc., cosa che si sente sp...
-
Sto leggendo un giallo: Occhi nel buio, di Margaret Miller. A un certo punto trovo una frase, questa: "Qualche minuto più tardi la luc...
-
L'estate scorsa ho comprato una macchina nuova, una normale utilitaria senza pretese, pagata per metà a rate perché qua non si nuota nel...
-
Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalp...
Nessun commento:
Posta un commento