sabato 26 luglio 2008

Ai politici niente test antidroga

Da questo articolo de La Stampa di ieri:
Saranno gli autisti di autobus, i ferrovieri, quelli che maneggiano esplosivi e fuochi d’artificio a doversi sottoporre al test antidroga. I parlamentari no. Per loro, niente controlli nel momento in cui entrano a Palazzo. Nemmeno quelli facoltativi che avrebbe voluto il leader dell’Udc Pierferdinando Casini: la sua proposta di legge è stata bocciata ieri in Commissione Affari Costituzionali della Camera.
Brevemente, il buon Casini poco meno di un annetto fa si era fatto promotore di una proposta che prevedeva l'obbligo del test antidroga ai politici. Proposta nata in seguito all'incursione delle Iene in Parlamento, che all'epoca, con la scusa di asciugare ai malcapitati il sudore (sapete com'è, lì si suda assai), riuscirono a fare a chi gli capitava a tiro un vero e proprio test antidroga.



Il relativo servizio, come avete visto, venne poi censurato e bloccato dal garante della privacy poco prima della messa in onda, ma questo è un altro discorso.

Si legge sempre nello stesso articolo del quotidiano di Torino:
Un test antidoping che si sarebbe dovuto fare una volta eletti: l’interessato avrebbe anche potuto sottrarsi, ma il suo rifiuto sarebbe stato pubblico, così come i risultati delle analisi. La proposta l’avevano firmata in 89: tutto il gruppo Udc, ma anche esponenti di Forza Italia e An, due ulivisti e un Verde. Eppure ieri, al momento del voto, erano presenti per l’opposizione solo i compagni di partito di Casini, che avrebbero voluto far passare la proposta. Inutilmente: la maggioranza ha approvato un emendamento soppressivo del testo.
La storia, ricorderete, provocò all'epoca parecchie polemiche: pubbliche prese di posizione, sollecitazioni di intervento della magistratura, querele alle Iene, tanto che Casini per cercare di "sedare gli animi" fece la famosa proposta del test obbligatorio a tutti. Oggi, appunto, la proposta è stata definitivamente cassata: niente obbligo di test ai parlamentari.

Alcune considerazioni mie. Non vi fa un certo effetto questa cosa? Cioè, voglio dire, non trovate anche voi che ci sia qualcosa che stona nel fatto che i politici discutano se fare o no un test antidroga? Ma cosa combinano lì dentro? Stare in parlamento è un'attività così stressante e faticosa?

Probabilmente il provvedimento casiniano è stato ieri definitivamente cancellato perché l'argomento è passato di moda, alla vicenda non pensa più nessuno e quindi perché andare a rivangare il passato? E ciò mi fa pensare che probabilmente all'epoca il buon Casini abbia tirato fuori l'idea per tentare un po' di salvare la faccia (non solo sua, ma di tutto il gregge), per cercare di inculcare l'idea nell'opinione pubblica che il fatto che lorsignori accettassero di sottoporsi a tale test voleva dire che in fondo non avevano niente da temere, e di conseguenza fossero puliti.

Alla fine di tutto, comunque, a me personalmente non è che interessi granché. Il sospetto che di qualcosa si facciano viene anche senza bisogno di specifici test, basta sentire alcune delle cose che dicono e molte loro dichiarazioni per capire che legittimi legittimi forse non sono, ma vabbè...

E comunque sono ben altre le cose che mi preoccupano. E molto.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

la prossima vita voglio rinascere parlamentare...

Andrea Sacchini ha detto...

Beh, potresti fare ancora tempo in questa. :-)

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