sabato 19 luglio 2008

La fiducia è una cosa seria

Il voto di fiducia è sempre stato usato e abusato nella politica italiana per zittire i malumori interni alla maggioranza che di volta in volta governa il nostro paese. Spesso produce l'effetto opposto, chiedere a Romano Prodi per informazioni, ma in genere permette di allungare almeno un po' la vita dei governi.
In questa legislatura non si direbbe che ci sia bisogno di chiedere voti di fiducia: la maggioranza ha un solido margine sia alla Camera che al Senato, e almeno al momento non si notano grandi scollature tra i partiti della coalizione. Eppure, come si può anche leggere in questo fondo di Repubblica, Berlusconi l'ha già chiesta per tre volte - tralasciando quella formale per l'approvazione del nuovo governo.
Può darsi che la ragione sia "perché abbiamo fretta di fare le cose", anche se non mi pare che l'attuale opposizione brilli per capacità ostruzionistiche; a me però pare più che altro un ennesimo segno della "visione aziendale" del nostro attuale PresConsMin, che si può sintetizzare come "Io decido, voi dovete semplicemente approvare". In effetti, visto che i nostri parlamentari non sono stati scelti da noi elettori ma piazzati in lista al posto giusto, mi sa che i conti dal suo punto di vista tornino perfettamente; ma tutto ciò non fa che aumentare il mio sconforto.

(articolo di .mau. ripubblicato sotto questa licenza Creative Commons)

3 commenti:

  1. il voto di fiducia/sfiducia è abusato da tutti i governi

    spesso viene posto per obbligare la maggioranza a votare una certa cosa che non a evitare l'ostruzionismo dell'opposizione

    altre volte viene posto per evitare l'assalto alla diligenza, infatti ogni parlamentare chiede che venga inserito questo o quel emendamento per dare soldi a qualcuno

    poi siamo in Italia e quindi ci dobbiamo sempre distinguere in negativo esagerando un tantino

    la corruzione esiste da tutte le parti ma noi esageriamo
    idem per l'evasione, il lavoro nero, i reati ambientali, le truffe all'UE, la burocrazia le liste d'attesa, gli sprechi di denaro pubblico, i politici bugiardi e ipocriti

    in tutto ciò che è negativo noi vogliamo arrivare primi, ci viene naturale

    beati gli ultimi perché saranno primi :-)

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  2. > in tutto ciò che è negativo noi vogliamo arrivare primi, ci viene naturale

    Il guaio è che ci riusciamo quasi sempre!

    Ciao Sbronzo. ;)

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  3. Per par condicio, chiariamo quante volte è stato usato da Berlusconi nel suo precedente governo e quante da Prodi in due anni, per correttezza dico, ma si sa io son disinformato per natura...

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