Cosa c'è di meglio di una bella accusa di plagio per tenere sveglia l'attenzione del sonnolento target di lettori estivi di quotidiani? Questa volta è toccato niente meno che a Jovanotti (foto), accusato - pare - da un blog spagnolo di aver copiato la sua canzone "A te" dal cantante madrileno Alejandro Sanz (se volete ascoltare un raffronto tra i due pezzi potete farlo qui).
Ci sono alcune cose, che forse non tutti sanno, da dire. Innanzitutto una cosa è un plagio e un'altra è una "somiglianza". Il plagio è la ripetizione uguale (melodia e armonia) di una parte di un'altra opera, mentre la somiglianza, come dice appunto il termine stesso, è un qualcosa che ci assomiglia.
Nel caso specifico è innegabile che le due canzoni siano molto simili, ma da qui a parlare di plagio mi pare che ce ne passi. Chi ha un po' di dimestichezza con le sette note ed è anche dotato di un po' di "orecchio musicale", infatti, si accorge subito, ad esempio, che l'accompagnamento (la struttura armonica che "sottolinea" la melodia) delle strofe delle due canzoni è praticamente identico, ma la melodia - seppur simile - è differente.
Già questo è sufficiente perché venga scartata l'ipotesi di plagio. In tali cause, infatti - se non ricordo male -, non si tiene conto della composizione della struttura armonica dei brani in causa, ma solamente di eventuali analogie della melodia (in pratica se esistono o no note uguali racchiuse in uno stesso numero di battute). La cosa è facilmente spiegabile: se si analizzassero le canzoni dal punto di vista dell'armonia avremmo probabilmente miliardi di cause di plagio (pensate solo a quante canzoni e melodie vengono costruite sul classico giro di accordi maggiore: Do maggiore, Re maggiore, Mi maggiore, ecc...).
Nel caso specifico, le due canzoni hanno in comune, come ho già detto, solo la struttura armonica delle strofe, mentre tutto il resto (melodia e accompagnamento del ritornello) è pura somiglianza.
Ma perché sono così diffusi i casi di somiglianza e plagio (qui ne trovate un elenco) che ogni tanto balzano agli onori della cronaca? Semplicemente perché le possibilità di combinazioni dei suoni non sono infinite (qui ci viene in aiuto la matematica: come è noto matematica e musica vanno a braccetto). Sintetizzando in modo molto brutale (perché in realtà andrebbero messi in conto altri parametri, ma il discorso diventerebbe pesante), le note - escludendo ovviamente le loro varianti, e cioè i diesis, i bemolli, ecc... - sono solo 7, e le combinazioni sono quindi limitate a questi sette suoni. Quando un compositore scrive una melodia non fa altro che mettere insieme questi sette suoni secondo quello che gli suggerisce la sua fantasia, e qualche volta può accadere che la stessa sequenza, o qualcosa di simile, sia già stata pensata da qualcun altro (un po' quello che è probabilmente accaduto a Jovanotti).
Ecco spiegato perché spesso, quando sentiamo una canzone nuova, può capitare di avere la sensazione di averla già sentita.
Insomma, per farla breve, mi pare che il caso Jovanotti sia solo una sorta di forzatura: un mega spot che consentirà a Jovanotti e al suo collega spagnolo di vendere qualche cd in più.
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Caro Andrea,
RispondiEliminaNon conosco il caso specifico, ma ti segnalo che purtroppo la tendenza di Jovanotti a fare soldi con le canzoni degli altri è radicata da lungo tempo.
Qualche esempio...
"La mia moto" del 1989 è uguale a "Magic carpet ride" di Grandmaster Flash & The Furious Five dell'anno prima (quest'ultima è una cover degli Steppenwolf).
"Il futuro del mondo" (1994) è uguale a "The breaks" di Kurtis Blow dei primi anni '80.
"Questa è la mia casa" (1997) ricorda un po' troppo (anche nel testo) "Tennessee" degli Arrested Development (1992)
"Attaccami la spina" (1994) è praticamente identica a "I'm bad" di LL Cool J (mi pare del 1987).
"Raggio di sole" (1999) ricorda molto "Rock with you" di Michael Jackson di 20 anni prima.
Zucchero viene sempre deriso come copiatore di brani altrui, ma anche Jovanotti ha fatto parecchi soldi con Ctrl-C Ctrl-V.
Ciao
Ciao
Beh, Hammer, visto che sei a conoscenza di tutti questi "misfatti", non posso non segnalarti il posto (qui) in cui potresti farli presenti.
RispondiEliminaScherzo, ovviamente.
Riguardo a Jovanotti non so che dirti: mi sono semplicemente limitato ad analizzare "A te" perché attualmente è questo il pezzo al centro dell'attenzione. Su quelli che hai citato tu non saprei esprimere opinioni, un po' perché molti non li conosco (non sono un estimatore accanito di Lorenzo) e un po' perché non conosco neppure tutti i presunti "plagiati".
Ho letto in giro che Alejandro Sanz pare essere intenzionato ad andare fino in fondo e a trascinare Jovanotti in tribunale. Come ho scritto nel post, a mio avviso non si tratta assolutamente di plagio, ma comunque, se effettivamente la cosa prenderà le vie legali, avrò la ghiotta occasione di constatare se mi sbagliavo o no.
Piccola considerazione mia personale. Canzoni o musiche che si assomigliano ce ne sono a bizzeffe, e non penso che sia tutto frutto di malafede, ma in buona parte di pura e casuale coincidenza.
Ciao.
Qualche plagio di Jovanotti è già riportato sul quel sito.
RispondiEliminaInvece io le segnalazioni le avevo fatte a quest'altro:
http://www.turaz.net/turaz_zhao/phunny/plagi.htm
Senti tu stesso e giudica da solo. Fammi sapere cosa te ne pare.
Buona fede? Io non credo proprio..
Sì, effettivamente sono molte quelle che si assomigliano tra loro, e non solo riguardo a quelle di Jovanotti.
RispondiEliminaChe dire? Sulla questione buona o malafede ci dobbiamo affidare alle nostre impressioni personali, in quanto non avremo mai modo di saperlo con certezza matematica (e difficilmente un autore confesserà di aver copiato - o anche solo essersi ispirato - da un altro).
Come musicista di lungo corso, e con una certa esperienza (nel periodo in cui suonavo assieme ai Ravens ho composto circa una ventina di canzoni), ti posso dire che non è così improbabile - dopo aver composto una melodia o una canzone - scoprire a posteriori che "assomiglia" a qualcosa di già sentito, o a livello di armonia (evento molto probabile) oppure di melodia (meno probabile ma comunque possibile).
Ricordo oltretutto che stiamo parlando sempre di somiglianze (i plagi veri e propri sono un'altra cosa), tant'è vero che non mi risulta (anche se potrei sbagliarmi, dovrei indagare) che siano molti i casi elencati dai due siti che si ha notizia essere finiti in tribunale.
Per il resto, buonafede? Malafede? Questo è il dilemma... :-)
Ciao Hammer.