giovedì 10 aprile 2008

Ponti pericolanti

Probabilmente al 99,9% dei miei lettori non fregherà niente di questo post, ma fa niente, questa storia mi va comunque di raccontarla. Guardate questa immagine:

(fonte immagine: googlemaps)

Quello che vedete qui sopra è un viadotto che si trova in località Torello (comune di San Leo) sotto il quale scorre il torrente San Martino. (Aggiornamento: mi fa notare un mio lettore, Maurizio, che il torrente si chiama San Marino, non San Martino). La strada che ci corre sopra è la Marecchiese (SS 258 Marecchia), una strada statale che unisce le province di Pesaro e Rimini. Il suddetto viadotto si trova sul confine tra le regioni Emilia Romagna e Marche.

Una panoramica più significativa, che rende meglio l'idea della sua posizione, la trovate nell'immagine qui sotto (freccia verde):


(fonte immagine: googlemaps)

Bene. Questo viadotto è pericolante e la notizia è dominio pubblico da qualche giorno. Ma l'aspetto curioso della vicenda è un altro, ed è ben sintetizzato in queste righe tratte dalla cronaca locale de Il Resto del Carlino del 5 aprile:

La vicenda è stata scoperta quasi per caso questa mattina nel corso di un sopralluogo di routine. I tecnici delle due Province hanno riscontrato alcuni problemi strutturali sui pilastri del ponte, in particolare uno avrebbe un equilibrio precario. Chiamati immediatamente due esperti del settore, gli ingegneri Marchi e Merli che hanno confermato la criticità della situazione.

Dunque, ricapitolando, ci troviamo di fronte a un ponte su una strada statale di grande collegamento, tra la Romagna e le Marche, che sopporta un volume di traffico spaventoso, in particolar modo riguardo a quello pesante. Ora, il fatto che ci passi sopra spesso anch'io - specialmente la domenica per le gitarelle familiari nel Montefeltro - è ovviamente irrilevante, anche se un po' mi fa girare le scatole. Ma alcune domande (almeno a me) sorgono spontanee.

Considerato che la struttura è stata costruita nei primi anni '70, da quanto tempo si trova in queste condizioni? cosa significa "la vicenda è stata scoperta quasi per caso"? se i sopralluoghi sono "di routine", come sembra, come mai finora non se n'era accorto nessuno? è possibile che il ponte sia diventato pericolante da un momento all'altro? quanti ponti ci sono in Italia in queste condizioni senza che nessuno lo sappia?

Ora pare che la Provincia abbia deciso di correre ai ripari. Fa piacere. Soprattutto considerando che, almeno per una volta, si cerca di rimediare prima, e non dopo.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

Come al solito snobbano la soluzione più semplice.

Di fianco c'è la vecchia statale con il ponte crollato.

Soluzione:

Chiamare i genieri dell'esercito(se no che cosa li paghiamo a fare?) e fare costruire a tempo di record un ponte di FERRO e ripristinare la vecchia strada.
E ricostruire il nuovo ponte.

Invece,come si legge da più parti. si pensa ad un guado nel fiume???? come a ponte prena di Pennabilli.
Mi viene su il solito nervoso!!!!

Ciao Maurizio

San Leo

Romina ha detto...

Mi sembra un fatto molto grave scoprire "per caso" una cosa del genere. Aspettiamo che capiti qualche grossa disgrazia?

Speriamo che si proceda in fretta a sistemare il problema.

Anonimo ha detto...

Romina ti rispondo che è UN MIRACOLO che non sia crollato quando passava qualcuno!!!

Penso che questi fannulloni di enti tipo province e regioni non facciano altro che scaldare le sedie.

Se facessero veramente i controlli ne verrebbero fuori delle belle.

Maurizio

Luigi ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Romina ha detto...

Maurizio@ "Romina ti rispondo che è UN MIRACOLO che non sia crollato quando passava qualcuno!!!"

Bene, sono contenta! Chissà quanti altri casi simili ci sono in Italia!
Le province? Se dipendesse da me le abolirei subito, ma servono a dare posti e stipendi comodi, senza massacrarsi di lavoro.

Andrea Sacchini ha detto...

Sulla questione "dipendenti della provincia fannulloni" non mi pronuncio; per il semplice fatto che, a parte per ciò che so per sentito dire, non ho elementi per giudicare.

Certo, quando si leggono cose come questa qualche sospetto viene, ma qui si tratta di un caso isolato e non so se sia la norma.

Tornando al ponte, continuo a stupirmi di ciò che leggo. Questa mattina, sempre il Carlino pubblica questo articolo, in cui tra le altre cose si legge:

Sul ponte il collasso è ormai ben visibile e riguarda i pulvini (le travi che attraversano la struttura orizzontalmente): il primo è spaccato da parte a parte, il terzo presenta grosse crepe.

Cioè, un ponte in questo stato è stato "scoperto per caso"? E se il 'caso' non ci avesse messo lo zampino e nessuno si fosse accorto di niente?

Anonimo ha detto...

Dalle 8 di giovedì alle 24 di domenica TRE GIORNI???

A me risultano 4 o i giornalisti non sanno più contare?

Infatti oggi che è GIOVEDi' il ponte è aperto,e non è finita quì,

Il torrente si chiama San Marino e non San Martino.

Ma si V DAY il 25 aprile per eliminare questi ignoranti che non si informano neanche prima di scrivere!!|!!


E continuo a dire che con un ponte di ferro sulla vecchia statale,che il genio pontieri monta in tre giorni,si evitava di far fare alla gente 20 km in più.

Maurizio

Andrea Sacchini ha detto...

> Il torrente si chiama San Marino e non San Martino.

Ma si V DAY il 25 aprile per eliminare questi ignoranti che non si informano neanche prima di scrivere!!|!!


Ehm, ho toppato: ho scritto anch'io San Martino. Vado subito a correggere. Fortuna che non sono un giornalista... :-)

Anonimo ha detto...

La voce BRRRRRR

Il resto del carlino BRRRRRR

Che giornali!!!
Ciao

Maurizio

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