giovedì 17 febbraio 2011

Milleproroghe

Mentre a farla da padrone è sempre la vicenda Ruby, i guai giudiziari del premier e il festival di Sanremo, ha fatto il suo primo passaggio in Parlamento, al Senato, il cosiddetto decreto milleproproghe. Come accade tutti gli anni, in questa specie di calderone ci finisce un po' di tutto.

Si scopre così che quando il decreto sarà approvato definitivamente, il biglietto del cinema costerà un euro in più. Certo, magari a molti della cosa importerà poco o niente, ma al sottoscritto sinceramente un po' dispiace. Anche perché la motivazione sembra avere un che di ironico: "servirà per finanziare le agevolazioni fiscali nel settore della produzione cinematografica". Scusate, ma visto che proprio in questo settore si è maggiormente abbattuta la scure di Tremonti, non si poteva tagliare un po' di meno e lasciare il costo del biglietto come era? E' curioso poi che da questo aggravio siano escluse le sale parrocchiali. Forse è meglio lasciare stare.

Altra misura inserita nel decreto: "I proprietari delle case 'fantasma' avranno tempo fino al 30 aprile per mettersi in regola. La versione originale del decreto milleproroghe prevedeva un rinvio, rispetto al termine inizialmente fissato al 31 dicembre 2010, di tre mesi, spostando la dead line al 31 marzo". Ora, non sono un esperto, ma questa cosa non puzza di mini-condono edilizio lontano un chilometro?

Ce n'è anche per gli insegnati precari. "Saranno congelate sino al 2012 le graduatorie ad esaurimento degli insegnanti precari. Inoltre si stabilisce che i supplenti chiamati dalle scuole potranno provenire solo dalla provincia in cui ha sede l'istituto stesso". Se ben ricordo, la Consulta su questo punto si era già espressa poco tempo fa. Staranno mica tentando di far rientrare dalla finestra quello che è uscito dalla porta?

"Slitta ancora una volta il pagamento delle multe sulle quote latte, dando altri sei mesi di tempo agli allevatori. È prevista uno slittamento di altri sei mesi, rispetto all'ultimo termine fissato al 31 dicembre 2010, della partenza dei piani di rateazione delle multe". Un regalino alla Lega da parte del governo ci sta sempre bene.

Altra cosa interessante da segnalare è il taglio dei fondi per la banda larga. Trenta milioni di euro destinati alla riduzione del cosiddetto digital divide sono infatti finiti al digitale terrestre, anche se Romani si è affrettato a minimizzare la cosa. Niente di cui stupirsi, intendiamoci, nel nostro paese è sempre venuta prima la televisione di internet. Del resto, se siamo messi come siamo un motivo ci sarà.

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