mercoledì 12 marzo 2025

Da che parte stare

Il piano Rearm Europe della Von der Leyen a mio modesto giudizio non ha alcun senso ed è totalmente da rigettare. Come dicono numerosi analisti, l'idea che spendere un mare di soldi per armare 27 eserciti nazionali ci renda più sicuri non sta né in cielo né in terra. Qualche utilità, forse (anche qui le certezze stanno a zero), sarebbe l'allestimento di un piano di difesa comune europeo, il quale però richiederebbe decenni per essere realizzato. E comunque, anche se si realizzasse, l'idea che potrebbe rappresentare una qualche forma di deterrenza (deterrenza nei confronti di chi? Veramente c'è qualcuno che pensa che la Russia abbia mire nei nostri confronti?) è piuttosto fantasiosa.

Comunque sia, il cosiddetto Piano Ursula chiede di schierarsi. O sì o no, non sono ammessi tentennamenti. Da questo punto di vista ammiro la coerenza di Giuseppe Conte, da sempre contrario a spendere anche un solo euro in armi e coerente su questa posizione. Elly Schlein, invece, riguardo al voto di oggi a Strasburgo sul piano Ursula ha indicato ai suoi la via dell'astensione. Astenersi equivale a non decidere, non prendere posizione. Guccini ce l'aveva a morte con chi "non sceglie, non prende parte, non si sbilancia, o sceglie a caso secondo i tiramenti del momento, curando però sempre di riempirsi la pancia."

Ovviamente Elly Schlein non ha alcuna pancia da riempire, ha invece molte "pance" all'interno del partito e tentare di tenerle insieme tutte non è facile.

6 commenti:

  1. questo piano è una follia da qualunque lato lo si guardi. da un punto di vista squisitamente militare l'attuale situazione doveva essere l'occasione per creare un esercito europeo unico che con spese minori (rispetto al foraggiamento di tanti eserciti nazionali con sistemi di difesa differenti) avrebbe avuto un peso maggiore. Dal punto di vista sociale è un'aberrazione stornare così tante dal campo sociale a quello militare. Dal punto di vista politico è una magagna inaccettabile il saltare a piè pari la discussione e l'eventuale approvazione da parte del parlamento europeo, roba da dittatura sudamericana.
    massimolegnani

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  2. Io penso che siamo in ritardo.
    Ovviamente, per me, se l'Ucraina avesse avuto un potente sistema di difesa sicuramente la Rusia avrebbe pensato meglio la sua "operazione speciale".
    Anche penso che è stato per causa della Nato che altri territori non sono stati target di altre "operazioni speciali" ma la Nato non sembra che in futuro possa garantire questa sicurezza per una decisione politico di un membro importate piuttosto che per mancanza di potere militare.

    podi-.

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    1. Mah, non so cos'avrebbe fatto la Russia in caso l'Ucraina avesse avuto più potenziale bellico. In ogni caso ciò che interessa alla Russia è ottenere la neutralità dell'Ucraina, non tanto l'occupazione di suoi territori.

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  3. Mai quanto per l'attuale UE vale il detto che al peggio non c'è mai fine.
    Infatti, non bastasse l'Europa guerrafondaia, con la stessa disinvoltura del bere un bicchier d'acqua adesso si torna indietro di secoli e di civiltà, fino alla vendita di esseri umani.
    Un articolo fra i tanti:
    https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/03/11/commissione-ue-regolamento-rimpatri-ordine-europeo-hub-paesi-terzi-no-modello-albania-news/7909230/

    di cui peraltro è sufficiente leggere la prima frase: perchè cosa vuol dire "Un sistema europeo comune per i rimpatri e la possibilità di creare hub in Paesi terzi sulla base di accordi.", se non che l'Europa pagherà determinati Paesi per potergli spedire persone, come se fossero bestiame?
    Che nessuno si azzardi più a chiamarmi europea.

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    1. Operazione che tra l'altro certificato il fallimento definitivo del famoso Protocollo Albania, fiore all'occhiello della propaganda governativa sulla questione immigrazione.

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Il piano Rearm Europe della Von der Leyen a mio modesto giudizio non ha alcun senso ed è totalmente da rigettare. Come dicono numerosi anali...