sabato 15 marzo 2025

SSN?

Sono in lista per un intervento chirurgico dal 4 ottobre scorso. Niente di grave, devo solo ridurre un po' il volume della prostata - il suo ingrossamento è un inconveniente molto diffuso tra noi maschietti e crea un certo numero di fastidi. All'atto dell'inserimento in lista mi era stata indicata come tempistica un paio di mesi, quindi diciamo che nel peggiore degli scenari avrei dovuto sistemare il tutto entro la fine del 2024. 

A partire dal mese di gennaio, visto che non si era ancora fatto vivo nessuno, ho cominciato a telefonare alla clinica in cui ero in lista, una struttura privata convenzionata col SSN, e a mandare mail per chiedere lumi e sollecitare. Niente da fare: muro. Tutte le risposte erano dello stesso tenore: Non abbiamo ancora la data, non appena ci viene comunicata la contattiamo. Non sono neppure riuscito a farmi dire indicativamente (settimane? mesi? anni?) quanto ancora avrei dovuto aspettare. Qualche giorno fa, stanco di brancolare nel buio e di scontrarmi col muro del servizio pubblico, mi sono rivolto a una struttura privata qui della zona e, pagando alcune migliaia di euro, ho ottenuto di fare l'intervento alla fine di questo mese. Nel frattempo sono venuto a sapere che i tempi medi qui in Romagna per il tipo di intervento a cui devo sottopormi vanno dall'anno all'anno e mezzo, non i due-tre mesi di cui mi avevano parlato.

Tre cose in tutta questa storia mi fanno girare le scatole. Io, fortunatamente, avevo la possibilità e ho pagato. Chi non ha questa possibilità cosa fa? Non si cura. E nel 2024 sono infatti state 4,5 milioni le persone che hanno rinuciato a farlo. Altra cosa. Da 36 anni mi vengono prelevati in busta paga, come a tutte le persone che lavorano, i soldi per finanziare il SSN; è normale che poi al momento del bisogno si sia costretti a rivolgersi al privato perché nel pubblico si viene sostanzialmente ignorati? Per chiudere, le spese militari sostenute dall'Italia sono nell'ordine dei 33,5 miliardi di euro all'anno (1,54% del Pil). Nel prossimo anno saliranno a 44,4 miliardi (obiettivo del 2% del Pil) e se dovessimo arrivare al 3% del Pil, come ci chiede la Nato, dovremmo tirare fuori ogni anno 66,5 miliardi di euro, più o meno l'equivalente di tre finanziarie lacrime e sangue come l'ultima licenziata dal governo.

Nel frattempo chi può si cura, chi non può s'arrangia. Siamo passati dalla sanità pubblica e gratuita alla sanità per censo senza neppure accorgercene.

10 commenti:

  1. Qui in Spagna è la stessa cosa. Solo se hai un cancro o un problema al cuore si agisce in modo immediato.

    podi-.

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    1. Qui in Italia, di questo passo tra un po' non si interverrà immediatamente neppure per quelli.

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  2. Anche da noi in Friuli le liste sono lunghissime anche nel privato.Saluti e auguri.

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  3. Caro Andrea, mi dispiace. Inutile aggiungere che condivido appieno, da cima a fondo, le tue considerazioni.
    Un saluto affettuoso.

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  4. Nella mia busta paga c'è da alcuni anni anche una piccola cifra che va ad un noto brand di assicurazioni ...il weltfare del futuro ahi noi 😵

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    1. C'è anche nella mia, serve per coprire parzialmente piccolie prestazioni di routine: dentista, dermatologo ecc.

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  5. Secondo qualcuno il nostro SSN è il migliore al mondo, ma quando ti trovi nella necessità di usarlo non si direbbe.
    Lo stanno lentamente smantellando a favore del privato, ( vedi anche gli spot sulle assicurazioni sanitarie).
    Sì va verso un modello simil americano: chi ha soldi si cura, chi non li ha si attacca.
    In ogni caso, in bocca al lupo per il tuo intervento.

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    1. Sì, siamo quasi arrivati alle prestazioni sanitarie per censo. Tristezza e rabbia.
      Grazie, LadyJack.

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