Intendo gli occhi del blog, dei blog in generale. Ho appena perso un'oretta spulciando i blogroll di alcuni blog, di quelli ancora vivi intendo, e mi sono accorto che la stragrande maggioranza di questi sono blog morti, che nessuno aggiorna più, a volte da anni. Fate una prova: prendete un qualsiasi blog che abbia in home page il suo blogroll e vi accorgerete che la stragrande maggioranza di quelli elencati sono morti. Tu ci clicchi sopra, si apre l'home page e vedi l'ultimo post pubblicato risalire al 2022, 2019, 2014. I motivi sono sicuramente i più diversi: stanchezza, sensazione che non valga più la pena scriverci, magari morte del titolare (come è capitato recentemente con Alberto), oppure maggiore attrazione dei social, anche se pure quelli sono da tempo sul viale del tramonto, vedi facebook ad esempio.
Vabbe', che i blog siano antichi residuati di archeologia informatica che vengono tenuti in piedi, quei pochi che sono ancora in piedi, da attempati signori come lo scrivente è stranoto da anni e sul loro de profundis sono stati scritti nel corso del tempo quintali di articoli, ma ancora qualcuno sopravvive. Spesso mi chiedo perché io continui a scriverci e fatico a trovare risposte. Poi vedo che alcune decine di lettori continuano inspiegabilmente a passare di qui e continuo.
Credo che uno dei motivi principali che ancora mi tengono qui sia il fatto che il blog per me è stato una grande palestra di scrittura e un po' mi ci sono affezionato per questo. Diciannove anni fa, quando l'ho aperto, scrivevo molto peggio di adesso, in tutti i sensi. Non che adesso sia un Gianrico Carofiglio o un Wilbur Smith, intendiamoci, ma scrivo meglio di Gasparri e questa già è cosa buona. Il buon Beppe Severgnini scriveva in un suo vecchio libro sulla lingua italiana che per scrivere bene occorre leggere tanto. Vero, e io quello l'ho sempre fatto, ma ho capito che non basta: per scrivere bene (decentemente, nel mio caso) occorre scrivere, leggere non basta.
Quindi continuo a scriverci e a camminare in questo cimitero.
E guai a te se smetti..! 😉
RispondiEliminaMolti cimiteri hanno un loro (a volte grande) fascino. Questo... non saprei.
Vedo che stai leggendo "La settimana bianca", bello e terribile (adoro Carrère!).
Buona domenica sera.
Terminato adesso. Bellissimo e per certi versi atroce, forse più atroce di L'avversario. Comunque sia, Carrère è un grande.
EliminaCiao Siu ;-*
in effetti oltre ai blog sono (purtroppo) morti anche alcuni blogger, ma questo fa parte della vita. Il widget del blogroll funziona male e non ti permette più di aggiungere o togliere i blog che vorresti ed è secondo me un altro sintomo del lento stato di abbandono di queste pagine anche da parte del fornitore del servizio e mi fa pensare che forse sarebbe il caso di fare un bel backup e passare prima o poi a wordpress. Sono comunque sempre più convinto che google usi i blog "di suo proprietà" per addestrare le sue app di intelligenza artificiale. Sto aspettando solo il giorno che questa AI la smetta di leggerci e cominci anche a commentare :-D
RispondiEliminaUna volta tenevo anch'io il widget del blogroll ma mi faceva impazzire, quindi l'ho eliminato. Per quanto riguarda la piattaforma, non vedo segnali, al momento, che Google abbia intenzione di eliminarla. Ma vedi mai che Trump non gli ordini di farlo :-)
EliminaLa penso così anch'io. Ma sai, sono molto insofferente rispetto ai social ultimamente. Mi riprometto spesso di farla finita con le piattaforme e di riprendere a vivere internet qui, con più costanza, perché c'è più lentezza e più tempo per riflettere, leggere, scrivere e confrontarsi. Poi però il loop mi ritrascina dentro... Sarà che ci lavoro pure coi social, ma insomma... le buone intenzioni ci sono. Devo solo metterle in pratica.
RispondiEliminaP.s. per scrivere bene bisogna scrivere. Vero vero vero!
Oltre questo blog, bazzico su facebook e ovviamente youtube. Ma Facebook sta un po' cominciando a stancare pure me, deciderò cosa farci. Di youtube invece non potrei fare a meno, dal momento che quasi tutti i divulgatori che amo ci sono :-)
EliminaCiao, Andrea.
RispondiEliminaCondivido tutto: è vero che aggiornare un post in maniera costante è un'ottima palestra di scrittura. Inoltre, ci aiuta a pensare e ad allenare la mente, perché dobbiamo cercare argomenti e temi per i nostri post; perciò, nonostante il tramonto dei blog, non intendo fermarmi. Credo che sia un hobby intelligente sotto vari punti di vista.
L'unico problema che ho è questo: alcuni mesi fa, è scomparso il mio blogroll, che si trovava nella colonna di destra del blog. Nella mia bacheca c'è, ma non riesco a trovare il widget che mi consente di pubblicarlo. Tenterò di nuovo perché mi fa rabbia non vederlo.
Buon domenica sera. :)
Ciao Romina.
EliminaIo vedo nella colonna laterale del tuo blog il widget chiamato Compagni di viaggio. Non è quello il tuo blogroll?
Quelle sono alcune delle persone iscritte al mio blog. Ma proprio ora, seguendo le istruzioni di un altro blogger, ho recuperato il mio blogroll tradizionale e l'ho pubblicato. Finalmente! :)
EliminaOttimo :-)
EliminaSarò all'antica ma io penso che i blog siano ancora il migliore mezzo per esprimersi sul web,che Blogger faccia pena sono d'accordo ma anche Wordpress non è il massimo(mia opinione),purtroppo non ci sono altre valide alternative che io conosca,alla fine sono a gratis,ci si deve per forza accontentare,poi vorrei proprio vedere che razza di commenti può fare l'intelligenza artificiale sul mio misero blog.
RispondiEliminaUn saluto
Figurati sul mio.
EliminaCiao blogredire :-)
Sovente clicco su “blog amici” ma come dici tu molti non sono aggiornati da anni e questo mi dà un senso di tristezza, come di una casa abbandonata. A quel punto mi domando quale sia la scelta migliore nel momento in cui non si ha più voglia di continuare: lasciare un blog “abbandonato” o chiudere i battenti e fare tabula rasa, farlo sparire dalla rete? Non lo so.
RispondiEliminasinforosa
Sai che non saprei neppure io cosa fare? Forse scriverei un post con cui annunciare la fine delle pubblicazioni e dopo una o due settimane chiuderei tutto.
EliminaSpero che Blogspot non chiuda mai... Mi dispiacerebbe non interagire più con alcune persone.
RispondiEliminaI blog abbandonati sono anche per me qualcosa di molto triste.
Il primo blogger* che ho conosciuto dal 2020 non aggiorna più il blog anche se ufficialmente non ha chiuso il blog.
*In anni recenti ha pubblicato articoli sul giornale online "La Voce di Venezia".
Ciao Andrea,
RispondiEliminaio penso che i blog furono feriti mortalmente quando sono apparsi gli smartphone e, quindi, leggere un blog nel telefonino era più faticoso e... twitter, facebook,...
La vera morte degli autori... Sono quattro, sei blogger che conoscevo e non ci sono più, né sulla bloggosfera né in nessun posto...
podi-.
Io continuo anche se oramai quasi nessuno più commenta, perché molti dei "blog amici" sono fermi, abbandonati o aggiornati raramente e mi trovano in pochi rispetto a prima; il numero di chi segue il blog è pure esiguo; poi credo c'entri anche la nuova policy di Blogspot circa le notifiche degli aggiornamenti, cui io per primo non ho aderito perché mi andava bene com'era prima...
RispondiEliminaPoco entusiasmo nel continuare, lo faccio per le tematiche che tratto, non per cercare soddisfazioni, quelle me le dà la professione.
Non sono al corrente della nuova policy di Blogspot. Sarebbe?
EliminaAmo il mio blog feriale che mi permette di rimanere in contatto con altrim e sapere dei loro pensieri. In quanto a quelli fermi, io non li cancello dalla mia lista perchè ogni tanto vado ancora a leggerli... ognuno di loro mi regala sempre qualcosa e in alcuni mi ci accoccolo sentendo nell'aria un buon profumo.
RispondiEliminaPenso che le restrizioni della legge sulla cosiddetta privacy abbiano influito sulla spontaneità dei blogger e alla fine abbiano prodotto stanchezza e disamore. In alcuni casi c'è da esclamare "peccato"!
Non azzardare a definirti "attempato signore", potrei essere tua madre e mi sento poco attempata. ;)
Ciao Andrea.
Scusa, non lo faccio più XD
EliminaCiao Sari ;-*
Ah bon, meno male... Ché mi accomuna a Sari l'aver sobbalzato leggendo "attempato signore", visto che credo tu abbia l'età di mio figlio; che mi ostino a percepire come un ragazzo e di certo non come un attempato signore, del resto te men che meno... ;-*
EliminaSono a un passo dai 55. Diciamo diversamente giovane, via ;-*
EliminaMio figlio a un passo dai 53... due ragazzini! ;-))
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RispondiEliminaUna volta anch'io tenevo un blog, era di carattere "letterario", nel senso che i post consistevano nelle recensioni dei libri che leggevo. È stato bello anche perché l'attività mi ha messo in contatto con alcuni autori interessanti.
RispondiEliminaAd un certo punto però mi sono accorta che i miei scritti venivano saccheggiati a destra e a sinistra, per i più diversi scopi, senza chiedere uno straccio di permesso: alla fine mi sono stancata.
Il blog non l'ho lasciato in rete ad invecchiare tristemente: dopo un post di avviso ai miei pochi lettori ho cancellato tutto.
Scrivere mi piace ancora molto, ma per il blog non ho rimpianti.
Peccato tu l'abbia chiuso. Ma se ciò che scrivevi veniva preso senza neppure interpellarti, credo tu abbia fatto bene. Probabilmente farei lo stesso.
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