martedì 31 dicembre 2024

Cosa ricorderò



Tra le cose peggiori che ricorderò di questo 2024 ci sarà il genocidio dei palestinesi. Sembra banale, scontato, ma non lo è se ci si pensa. È la prima volta nella storia umana che un esercito di una sedicente democrazia stermina scientemente un altro popolo nell'era dei social, quindi sotto gli occhi di tutti. E nessuno dice niente. Tutti fanno finta di niente. 

Pazienza i nostri governanti, ché lo sappiamo da che parte stanno, ma tutto tace anche dall'altra parte. Dov'è la Schlein? Ha mai detto una parola sul massacro dei palestinesi? Dove sono i Bonelli, i Conte? Dove sono tutti? Possibile che sia rimasto solo il papa a denunciare ciò che succede da più di un anno a Gaza? Possibile che nessuno neppure in Europa dica una parola? Dove sono i Macron, gli Scholz, i Sáncez, le Von der Leyen? Tutti sempre così solerti a riempirsi la bocca di diritti umani e a condannare Putin quando massacra civili in Ucraina, tutti così silenziosi quando Netanyahu massacra decine di migliaia di civili palestinesi, bambini, donne, anziani. Tutti così silenti mentre bombarda quartieri residenziali, ospedali, scuole, università, campi profughi. Tutti così silenti mentre fa morire bambini di freddo, di fame, di malattie; mentre uccide medici, infermieri, operatori dell'informazione sul campo (sono oltre 200 i giornalisti ammazzati da Israele da quando è iniziato il genocidio). Tutti cosi silenti mentre i soldati israeliani bloccano ai valichi i camion con cibo, medicinali, coperte, aiuti.

Tutti zitti. Coi pochi che osano dire qualcosa immancabilmente accusati di antisemitismo, un'accusa che prima di essere un'accusa è un insulto all'intelligenza e che serve a mascherare la falsa coscienza di chi la lancia. Il 2024 sarà ricordato dagli storici del futuro come l'anno del genocidio dei palestinesi, così come oggi ricordiamo il genocidio degli armeni, degli ebrei - sì, degli ebrei - e di tutti gli altri popoli massacrati nel corso della storia nell'indifferenza generale.

lunedì 30 dicembre 2024

Libri del 2024

Siamo quindi arrivati, bene o male, anche alla fine di quest'anno e, come faccio abitualmente, pubblico l'elenco delle letture che mi hanno tenuto compagnia durante questi 12 mesi. Si tratta di 86 titoli di cui 28 di saggistica, contrassegnati con "s", e i rimanenti di narrativa, contrassegnati con "n".

Di molti ho scritto qualche impressione qui, mentre gli elenchi relativi agli anni precedenti sono qui.

Approfitto di questo post per augurare a tutti buon 2025 e, soprattutto, buone letture. 


1) Il gioco delle opinioni - U. Galimberti (s)

2) Il guardiano del faro - C. Läckberg (n)

3) Uccidere il tiranno - Aldo Andrea Cassi (s)

4) La casa sul Bosforo - P. Selek (n)

5) L'evento - A. Ernaux (n)

6) Crepuscolo - K. Haruf (n)

7) Rose Madder - S. King (n)

8) Il talento del cervello - M. Matteoli (s)

9) Benedizione - K. Haruf (n)

10) I social network - G. Riva (s)

11) L'ultima missione di Gwendy - S. King (n)

12) L'educazione (im)possibile - V. Andreoli (s)

13) Stella Maris - C. McCarthy (n)

14) Modernità liquida - Z. Bauman (s)

15) L'allieva - A. Gazzola (n)

16) Memorie del sottosuolo - F. Dostoevskij (n)
 
17) Per te morirei e altri racconti perduti - F. S. Fitzgerald (n)
 
18) L'ordine del tempo - C. Rovelli (s)

19) La vita di chi resta - M. B. Bianchi (n)

20) Le correzioni - J. Franzen (n)

21) L'enigma della camera 622 - J. Dicker (n)

22) A pugni chiusi - M. Recalcati (s)

23) L'idiota - F. Dostoevskij (n)

24) Le 10 mappe che spiegano il mondo - Tim Marshall (s)

25) L'avversario - E. Carrère (n)

26) Orion - B. Bova (n)

27) America - F. Rampini (s)

28) L. A. Confidential - J. Ellroy (n)

29) Underworld - Don DeLillo (n)

30) Zero K - Don DeLillo (n)

31) I templari e la sindone. Storia di un falso - A. Nicolotti (s)

32) Un bastimento carico di riso - A. Giménez-Bartlett (n)

33) Il libraio di Selinunte - R. Vecchioni (n)

34) Mr. Mercedes - S. King (n)

35) Il fascismo non è mai morto - L. Canfora (s)

36) Tutti i particolari in cronaca - A. Manzini (n)

37) Chi perde paga - S. King (n)

38) Piano B. Cambiare vita è possibile - V. Teodonio (s)

39) Carrie - S. King (n)

40) Mattino e sera - J. Fosse (n)

41) Notturno - I. Asimov (n)

42) Ho mangiato troppa carne - L. Biagiarelli (s)

43) You like it darker - S. King (n)

44) Elogio dell'imperfezione - Rita Levi-Montalcini (s)

45) Colui che sussurrava nel buio - H. P. Lovecraft (n)

46) Dove finisce il fiume - C. Martin (n)

47) Appunti di un venditore di donne - G. Faletti (n)

48) Il futuro della democrazia - N. Bobbio (s)

49) Fine turno - S. King (n)

50) La meraviglia del tutto - P. Angela (s)

51) La vera storia del pirata Long John Silver - B. Larsson (n)

52) Razionalità - S. Pinker (s) 

53) L'usignolo - K. Hannah (n)

54) C'è del marcio in Occidente - P. Odifreddi (s)

55) Chiamatemi Cassandra - M. Gala (n)

56) L'uomo della pioggia - J. Grisham (n)

57) La democrazia americana - M. Bongiorno (s)

58) Uomini nudi - A. Giménez-Bartlett (n)

59) Apeirogon - C. McCann (n)

60) Fidati di me - H. Coben (n)

61) La vita s'impara - C. Augias (s)

62) Gli otto peccati capitali della nostra civiltà - K. Lorenz (s)

63) Secondo chance - J. Patterson (n)

64) In principio era il male - Raccolta di racconti horror di autori vari (n)

65) Le non cose. Come abbiamo smesso di vivere il reale - B. Han (s)

66) Nives - S. Naspini (n)

67) Cecità - J. Saramago (n)

68) L'ospite del mistero - N. Prose (n)

69) Attraverso la notte - E. Sloane (n)

70) La ragazza tedesca - A. L. Correa (n)

71) Le notti di Salem - S. King (n)

72) Il signore degli Anelli - J. R. R. Tolkien (n)

73) Un animale selvaggio - J. Dicker (n)

74) Eghena - W. Protti (n)

75) Il predicatore - C. Läckberg (n)

76) Il mondo è una prigione - G. Petroni (n)

77) Tutti i mondi possibili - T. Pievani (s)

78) Sillabario di genetica per principianti - G. Barbujani (s)

79) La tempesta perfetta. Acqua, cibo e 8 miliardi di consumatori - J. O. Lundqvist (s)

80) Sotto la pelle del mondo - D. Fabbri (s)

81) Mucchio d'ossa - S. King (n)

82) Onda d'urto - C. Cussler (n)

83) Il presagio - Anne Holt (n)
 
84) Croci sul muro - M. Montecino (n)

85) In God we trust. Religioni e religiosità americane - D. Bilotti, G. Macrì (s)

86) Le donne del club omicidi - J. Patterson (n)

sabato 28 dicembre 2024

Cecilia Sala

La frase ricorrente sui social, ma anche fuori, riguardo alla vicenda di Cecilia Sala è, pur con varie sfumature, che se l'è cercata. Un classico. È successo per la speleologa intrappolata sottoterra nel bergamasco un paio di settimane fa, per i due sfortunati alpinisti sul Gran Sasso e si potrebbe continuare. Al "se l'è cercata" segue immancabilmente "chi paga?" per i soccorsi. Ai latori di queste domande, ovviamente, non vale neppure la pena rispondere. 

Per quanto riguarda Cecilia Sala, invece, spero che venga quanto prima liberata e restituita ai suoi affetti, anche se scrive per Il Foglio, giornale che non utilizzerei neppure per incartare il pesce. Sembra incredibile dover puntualizzare questa cosa, ma leggendo i commenti sui social alla vicenda, si scopre come sia purtroppo necessaria. 

Prima vengono la persona e i suoi diritti, poi ciò che scrive, pensa o dice, sul quale si può concordare oppure no. Nel (quasi) 2025 occorre ancora spiegare queste cose.

venerdì 27 dicembre 2024

Come vengono raccontate le notizie

 


Nella notte di Natale, mentre secondo la tradizione un bambino nasceva, altri morivano di freddo in una tenda a Gaza. A questa tragedia va aggiunto il modo in cui è stata raccontata dai vari tg1, tg2 ecc. 

E niente, pensavo a quanto sarebbe diversa la società se le persone non venissero raggirate continuamente da un sistema informativo parziale, tendenzioso, distorto e asservito alle posizioni del governo di turno. 


domenica 22 dicembre 2024

Il post sentenza

La sbornia post sentenza OpenArms ha dato la stura a dichiarazioni giubilanti che a tratti sembrano leggermente fuori dalla realtà. Comincia la Meloni: "Difendere i confini non può essere mai un crimine" scrive sui suoi social. Qualunque cosa voglia dire difendere i confini, un concetto mai chiarito compiutamente, non è vero che non può mai essere un crimine. Si tratta di una distorsione. Non è un crimine nel caso specifico OpenArms perché i giudici hanno ritenuto che la mancata indicazione di un porto sicuro non lo è (poi leggeremo le motivazioni). Ma non è un principio applicabile urbi et orbi. Vale, ripeto, per questo specifico caso.

Salvini: "La sentenza dimostra che una politica seria di contrasto all'immigrazione clandestina non solo è legittima ma è doverosa." 

Una politica seria di contrasto all'immigrazione clandestina, aggettivo, questo, totalmente insensato in questo contesto, non si fa tenendo una nave bloccata al largo per giorni, e lo dimostra il fatto che nel 2019, mentre Salvini si baloccava col blocco delle navi, il flusso non ha subito grosse variazioni e molti hanno continuato ad arrivare salvati da altre navi: Guardia costiera, Guardia di finanza, altre ong ecc., oppure per via autonoma, anche da altre strade, vedi rotta balcanica. E negli anni successivi al 2019, pur con andamenti alterni, i migranti sono sempre arrivati (nel 2023 abbiamo avuto il record di arrivi). Quindi non c'è alcuna politica seria nel blocco delle navi, è puro teatro, pura sceneggiata, messa in atto con lo scopo di indicare alle italiche genti un facile nemico, i migranti, e distrarle dai veri, immensi problemi che abbiamo all'interno del nostro paese: salari fermi da trent'anni, sanità allo sfascio, povertà dilagante, giustizia che non funziona, corruzione, evasione fiscale (aggiungere a piacere ciò che si vuole).

Ai tanti commentatori da tastiera che invece strillano al processo inutile, ai soldi buttati per niente e scemenze varie, l'ABC del diritto dice che non esistono processi inutili perché i processi servono appunto per stabilire una verità processuale, e questa verità processuale può definirsi in una sentenza di condanna o di assoluzione di un imputato. Non è che se un imputato finisce assolto allora il processo è stato inutile, ma è stato utile a stabilire la sua colpevolezza o la sua innocenza. Se si desse peso argomentativo al fatto che l'assoluzione di un imputato dimostra l'inutilità di un processo, tanto varrebbe smettere di farli e tana libera tutti. No, non è così che funziona, mi spiace.

E comunque c'è da notare come non ci sia mai un giudice comunista quando serve, mannaggia.

venerdì 20 dicembre 2024

Rifarei tutto

Indipendentemente da quale sarà la sentenza, dire "Rifarei ciò che ho fatto", "Rifarei tutto" ecc., cosa che si sente spessissimo da chiunque e a ogni latitudine, denota poca intelligenza mista a immaturità. Quando si fa notare a chicchessia un possibile errore, un atteggiamento maturo presupporrebbe una analisi di ciò che si è fatto, e da lì si partirebbe per vedere se effettivamente sarebbe stato possibile fare diversamente, magari meglio.

Si chiama capacità di autoanalisi, autocritica, autovalutazione, chiamatela come vi pare; atteggiamento indice appunto di grande intelligenza.

La frase "Rifarei tutto" qualifica in questo senso chiunque la pronunci.

giovedì 19 dicembre 2024

Col senno di poi


Nessuna certezza, ovviamente, ma se si fosse dato retta ai tanti che fin dall'inizio avevano capito l'entità dei rapporti di forza tra le due parti e si erano spesi fin da subito per agevolare una soluzione diplomatica, quella diplomazia che oggi invoca perfino Zelensky, forse ci saremmo risparmiati centinaia di migliaia di morti e la distruzione di un paese intero. Ma, è noto, la storia non si fa coi se.

(Accuseranno anche Zelensky di filo-putinismo, adesso?)

Scripta ludus (il vincitore)

Ricordate il concorso organizzato da Luz Scripta ludus di cui avevo accennato qui? Abbiamo il vincitore. :-)

Memoria

Mi sono accorto che di tutti i libri che leggo in un anno, di almeno metà di essi non ricordo nulla. Se scorro l'elenco dei titoli, i saggi sono quelli che maggiormente ricordo, mentre quelli che dimentico di più sono i romanzi. Non necessariamente perché non mi sono piaciuti, ma probabilmente perché la memoria non riesce a tenere tutto e trattiene solo ciò che per piacevolezza ha superato il resto.
Dal prossimo anno, oltre a segnare il titolo di ogni libro voglio scrivere qualche nota qua e là, fare una specie di sinossi e poi vedere alla fine cosa succede.

(In realtà l'unica soluzione sarebbe tornare ad avere la memoria di quando avevo vent'anni, ma temo non sia fattibile.)

mercoledì 18 dicembre 2024

20 miliardi

Ce lo chiederà Trump (anzi, ce l'ha già imposto prima ancora di insediarsi alla Casa Bianca), perché vedi mai che qualcuno voglia attaccarci come fece Hamas con Israele il 7 ottobre, dice Crosetto (non ridete, l'ha detto davvero).

Secondo Nino Cartabellotta, presidente della fondazione Gimbe, arrivare al 2,5% del PIL significa un esborso per le casse dello stato di circa 20 miliardi di euro, che devono essere trovati possibilmente entro luglio, quando ci sarà il prossimo vertice Nato.

Non riusciamo a trovare soldi per lo stato sociale (pensioni, stipendi, sanità, scuole, trasporti ecc.), abbiamo il terzo debito pubblico del mondo, 4,5 milioni di persone ogni anno rinunciano alle cure per mancanza di soldi e le persone in povertà in Italia sono oltre 5 milioni, però 20 miliardi entro luglio da qualche parte li rimedieremo. D'altra parte i soldi per gli armamenti (loro dicono per la difesa, fa più figo e impressiona di meno) si trovano sempre.

lunedì 16 dicembre 2024

Angela Merkel

Ho guardato su youtube l'intera intervista che Fabio Fazio ha fatto ieri sera a Angela Merkel. Indipendentemente dal giudizio politico sui lunghi anni del suo cancellierato, giudizio che io non sono ovviamente in grado di dare, e pur non essendo d'accordo con alcune cose che ha detto, non si può non notare l'immenso divario tra una statista e una cazzara da bar. 

Il termine statista nel caso della signora Merkel non è adoperato alla leggera, ma nel suo senso più vero e ampio, che significa avere una visione politica di lungo periodo e non limitata alle prossime elezioni, significa senso delle istituzioni, rispetto delle medesime; tutte peculiarità che nel caso della ex cancelliera vanno ad aggiungersi a una grande cultura, in particolare scientifica. 

Angela Merkel, ha spiegato infatti Fazio, è laureata in fisica con una tesi dal titolo "Il calcolo delle costanti di velocità delle reazioni elementari degli idrocarburi semplici". Qui c'è stato un simpatico siparietto tra i due, con Fazio che ha ammesso candidamente di non capire neppure il significato del titolo e l'ex cancelliera che si è offerta di illustrarglielo sinteticamente. Molto interessante anche il passaggio in cui Angela Merkel ha spiegato quanto le sia servita una formazione scientifica in politica, cosa che uno non penserebbe mai. 

Se il termine statista è quindi per la signora Merkel particolarmente azzeccato, la locuzione cazzara da bar è altrettanto azzeccata per la signora a capo del governo qua da noi. Poche ore prima che andasse in onda la trasmissione, infatti, quindi prima che la signora Merkel parlasse di fisica e di politica vera, da un palco al Circo massimo una ben più sguaiata signora arringava la folla strillando che se i centri in Albania non funzionano è colpa dei giudici. Ovviamente comunisti. 

Per dire l'abisso.

domenica 15 dicembre 2024

Adeguamenti

Per ora, dopo il casino successo da quando la notizia è di dominio pubblico, è tutto fermo e se ne parlerà di nuovo la prossima settimana, ma se il famoso adeguamento degli stipendi dei ministri non parlamentari a quelli dei parlamentari dovesse essere approvato temo che il boomerang in termini di consenso avrebbe un certo impatto.

Si sta parlando infatti, secondo quanto scrive il Sole24Ore, di un aumento di stipendio di 7193,11 euro così suddivisi: 3.503,11 euro della diaria che spetta a deputati e senatori e 3.690 euro di rimborsi per l’esercizio del mandato. Ai 7.000 e più euro vanno sommati altri 1.200 euro per le spese telefoniche e i rimborsi di viaggi. Che si sommano, naturalmente, ai 10.435 euro lordi di partenza. I membri del governo coinvolti sono 18 di cui 8 ministri e 10 sottosegretari.

Se la ratio dell'emendamento è quello di fare in modo che tutti i ministri e i sottosegretari abbiano lo stesso stipendio, principio che può anche avere una sua logica, non si capisce perché l'adeguamento non sia stato verso il basso invece che verso l'alto. Sarebbe bastato adeguare gli stipendi degli eletti a quelli dei non eletti. Questo naturalmente in un mondo immaginario, non certo in quello reale. Figurarsi.

Rimane lo sconcerto nel vedere ancora una volta il livello di spudoratezza delle nostre classi dirigenti, spudoratezza unita al totale scollamento con la società. Una classe dirigente che avesse un minimo di sensibilità e di contezza del mondo reale, prima di partorire una cosa del genere avrebbe detto: abbiamo aumentato le pensioni minime di 1,8 euro al mese, agli infermieri abbiamo dato 7 euro in più, ai medici 17, abbiamo dato alcune briciole agli insegnanti (gli insegnanti italiani sono quelli con gli stipendi più bassi d'Europa), gli stipendi in Italia sono fermi da 30 anni mentre (dati Istat) la povertà dilaga e più di cinque milioni e mezzo di persone non riescono a mettere insieme il pranzo e la cena.

Ecco, di fronte a tutto questo, una classe dirigente con un minimo di sensibilità ci avrebbe pensato tre volte prima di aumentarsi uno stipendio che la stragrande maggioranza degli italiani non avrà mai. Invece loro no. Loro stanno nel loro mondo, sul loro pianeta personale, totalmente indifferenti a tutto il resto, perfettamente consci del fatto che dopo un po' di casino tutto cadrà nel dimenticatoio, ché le italiche genti sono da tempo abituate a ingoiare di tutto.

sabato 14 dicembre 2024

Cittadinanza (e provocazioni)

La cittadinanza italiana concessa dal governo a Javier Milei, balzato agli onori delle cronache tra le altre cose per la campagna elettorale con la motosega (per dire il tipo), dal punto di vista formale è ineccepibile, visto che il presidente argentino ha i nonni di origine calabrese e quindi è rispettato il principio cardine dello ius sanguinis. Sulla valenza mediatica e di opportunità di tale operazione, invece, qualcosa da dire ci sarebbe, specie se si considera che tante altre persone nate e residenti all'estero con avi italiani non ottengono la cittadinanza con la stessa velocità e solerzia con cui il governo l'ha concessa a Milei.

Magari qualcosa si può anche dire sul corto circuito che si crea pensando che Milei con la cultura italiana non c'entra niente (probabile che non sappia neppure trovare l'Italia su una cartina) mentre centinaia di migliaia di ragazzi nati e cresciuti qui, che parlano e conoscono l'italiano meglio di lui, per ottenere la cittadinanza devono attraversare un'odissea. Ma figurarsi se a Meloni e soci di questo importa qualcosa.

Video

Come forse qualcuno dei miei 32 lettori saprà già, trascorro molto tempo sul tubo per seguire lezioni e conferenze di vari personaggi legati al mondo della scienza, della storia e della cultura in generale (d'altra parte ognuno ha le sue perversioni :-)). Ne segnalo qui di seguito alcuni che in questi giorni ho trovato oltremodo interessanti. 

Qui c'è una bellissima lezione di Dario Fabbri sul legame che esiste tra Guelfi, Ghibellini, Sassoni e Bavaresi. Qualcuno, immagino, potrebbe chiedersi cosa c'entrino i toscani del XIII secolo coi tedeschi. Beh, dal punto di vista delle dinamiche sociali c'entrano eccome, ma ovviamente non mi dilungo, se a qualcuno la cosa interessa può seguire il video. (Piccola nota a margine: ho imparato un sacco di cose sulla storia della Germania, compresi i reali motivi che hanno provocato la nascita del nazismo, che non conoscevo e che mi hanno stupito.)

A questo link, invece, trovate un breve video in cui il grande Giacomo Moro Mauretto spiega dal punto di vista evoluzionistico a cosa serve il sonno. Sì, vabbe', a grandi linee lo sappiamo più o meno tutti, se non altro per esperienza diretta. Ma dal punto di vista meramente evolutivo, perché tutti gli esserei viventi del pianeta dormono? Perché l'evoluzione ha "inventato" il sonno? Questo video dura meno di 10 minuti, quindi è usufruibile anche da chi va di fretta :-)

Qui, e chiudo, c'è una bellissima presentazione dell'antropologo e genetista Francesco Cavalli-Sforza chiamata L'inganno delle religioni. Il titolo non deve trarre in inganno. L'autore presenta infatti il suo libro omonimo in cui non si mettono in discussione i vari credo che legittimamente ognuno può seguire, ma, oltre a fare una storia delle religioni e dei motivi antropologici per cui l'essere umano da quando ha messo piede sulla terra ha sentito il bisogno di inventarsi divinità, spiega come le grandi religioni organizzate e strutturate hanno influito sull'evoluzione sociale degli esseri umani. Una lezione splendida.

venerdì 13 dicembre 2024

Mentalità di guerra

Dice il neo segretario della Nato che dobbiamo passare a una mentalità di guerra, che vuol dire dedicare una quota maggiore delle nostre spese agli armamenti. Non perché ci siano minacce imminenti, precisa Rutte, ma perché in futuro non si sa mai. 

Passare a una mentalità di guerra fa sorridere, se ci si pensa, dal momento che noi siamo da quasi tre anni, da quando la Russia ha invaso l'Ucraina, in una mentalità di guerra. A qualcuno risulta per caso che ci siamo approcciati al conflitto in altro modo? A me no. A qualcuno risulta che ci si sia spesi in tutti i modi per trovare una via negoziale al conflitto? A me no. D'altra parte è stato lo stesso Boris Johnson ad ammettere - la notizia è passata praticamente inosservata - in un podcast del Telegraph che in Ucraina l'Occidente sta combattendo una guerra per procura alla Russia e che "Siamo moralmente responsabili della situazione. Abbiamo contribuito a creare questo incubo".

Quindi non si capisce di cosa si preoccupi Rutte, dal momento che in una mentalità di guerra ci siamo sempre stati.

martedì 10 dicembre 2024

Messaggi

 


Il messaggio che vuole fare passare il governo mi sembra chiaro: te ne sei fregato di proteggere te stesso e gli altri, specie i più fragili (anziani, immunodepressi, persone con patologie)? Hai sul tema vaccini la stessa competenza di Red Ronnie o di qualsiasi cazzaro da bar? Bene, per noi sei a posto, sei dei nostri.

D'altra parte non è un mistero che gran parte dell'elettorato di questo governo afferisca da sempre a posizioni antiscientifiche e di delegittimazione di chi ha competenze.

Piuttosto sarebbe interessante che la signora Meloni illustrasse i motivi che hanno indotto il suo governo a cancellare le multe ai novax (oltre a quello, palese, di lisciare loro il pelo): pensa che la gente non si sarebbe dovuta vaccinare? Chi si è vaccinato ha sbagliato? Il governo è in difficoltà e tenta di raccattare qualche briciola rimestando nel torbido di quegli ambienti lì? Sarebbe anche interessante che Meloni spiegasse come intenderà agire quando arriverà la prossima pandemia, riguardo alla quale non è più questione di "se" ma solo di "quando" (l'aviaria è in pole position): introdurrà un obbligo vaccinale? Si limiterà a consigliarli? Dirà "fate quel cavolo che vi pare"?

Così, giusto per avere un'idea.

lunedì 9 dicembre 2024

Fischi


I fischi e i "buuuu" che sono stati lanciati alla soprano russa Anna Jur'evna Netrebko al termine della prima alla Scala sono un sintomo eloquente della stupidità dei tempi in cui viviamo. Uno dei tanti.

Anna Netrebko iniziò a lavorare pulendo i pavimenti del teatro Mariinskij di San Pietroburgo per pagarsi gli studi di canto, finché fu notata dal direttore dello stesso teatro, che capendone le potenzialità ne divenne mentore e contribuì ad aprirle la strada alla notorietà e al successo. Se andate su Wikipedia, la parte dedicata a ciò che ha fatto nel campo della musica lirica, del cinema e dei riconoscimenti a livello mondiale ricevuti occupa una pagina intera.

Però i cretini fanno buuuu perché è di origini russe.

domenica 8 dicembre 2024

Fra la via Emilia e il West

 


Ieri sono andato al cinema a vedere Tra la via Emilia e il West, la trasposizione su grande schermo dello storico concerto che Guccini tenne nel giugno del 1984 in piazza Maggiore, a Bologna, per celebrare i suoi primi 20 anni di carriera. 

Ci sono andato per poter dire "c'ero anch'io!" e per ritrovare qualche traccia dei miei 14 anni.

giovedì 5 dicembre 2024

Scripta ludus

La bravissima Luz, che gestisce un blog estremamente interessante in cui si parla di libri e letteratura, ha ideato questa cosa. Ho partecipato, invogliato anche dal fatto che una volta scrivevo racconti. Segnalo questa bella iniziativa in caso qualcuno dei miei 32 lettori voglia partecipare. Secondo me potrebbe venire fuori qualcosa di bello.

Alle origini del culto di King

È un periodo che scrivo poco. Non ne ho voglia. Gli avvenimenti del mondo si succedono a ritmo forsennato e a me verrebbe voglia di commentarli tutti, ma a che pro? Quale sarebbe il valore aggiunto di un mio commento in una rete internet dove tutti commentano e scrivono su tutto? Quindi lascio perdere. Però leggo molto: riviste, libri. Quando non lavoro, ovviamente. 

In questi giorni sto divorando Mucchio d'ossa, uno dei tanti romanzi di King che inchiodano alle pagine, quei libri che tu sei in giro per casa e ogni tanto, mentre fai le tue cose, butti l'occhio per controllare che il tomo sia sempre nelle vicinanze in modo da poterlo riaprire mentre magari bolle l'acqua per il tè.

Non è una prerogativa solo di King, eh, sono tanti gli scrittori che scrivono storie che catturano, ma a mio giudizio lui è una spanna sopra gli altri. Perché? Un po' lo spiega Loredana Lipperini in questo bellissimo articolo. Mi piace Loredana Lipperini. L'estate scorsa andai a una sua conferenza a San Mauro Pascoli e rimasi sorpreso dall'accostamento che fece tra il fanciullino pascoliano e il modo di King di narrare l'infanzia e l'adolescenza. Alla fine mi resi conto che il paragone non era affatto irriverente come a prima vista potrebbe sembrare. Tutt'altro.

Per quanto mi riguarda, il culto per King nasce, tra gli altri, dal fatto che scrive (quando è in vena, ovviamente; ha anche pubblicato libri dimenticabili) storie da cui è difficile staccarsi. Tutto qua. E nella vita abbiamo bisogno anche di questo.

Torno a Mucchio d'ossa.

lunedì 2 dicembre 2024

Storture

L'amministratore delegato (ex) di Stellantis, Carlos Tavares, dopo quattro anni alla guida del secondo produttore europeo di automobili si è dimesso anticipatamente per motivi non ancora ben chiari, alla base dei quali molti insinuano ci siano i risultati pessimi ottenuti dall'azienda nell'ultimo anno e mezzo. Lo stipendio del manager era di circa 40 milioni di euro all'anno e la buonuscita con cui Stellantis lo liquiderà sarà di 100 milioni di euro. Ecco, direi che se si è in cerca di buoni argomenti immediatamente spendibili per illustrare le storture del capitalismo si può partire da qui.

domenica 1 dicembre 2024

Sotto la pelle del mondo



Finito. Veramente interessante. Una chiave di lettura diversa e sicuramente originale degli avvenimenti del mondo di questi ultimi anni; dalla fine della "pax americana" (motivo principale del proliferare di conflitti in molte parti del mondo) al vero volto dell'Iran; dal dipanarsi della guerra israelo-palestinese ai veri motivi della Brexit, fino a un impietoso sguardo alla storia del paese più ignavo e anziano del pianeta: l'Italia.

Un modo diverso, basato più sulla psicologia collettiva dei popoli che sugli approcci leaderistici tipici della nostra pedagogia, di leggere i fatti del mondo. Uno dei saggi più belli letti quest'anno.

Profondo inverno

  Oggi la temperatura non riesce a salire sopra i 4°, mentre durante la notte è scesa sotto lo zero. È scesa anche la nebbia, che avvolge tu...