Nel racconto Direttissimo , di Dino Buzzati, si narra di un misterioso viaggiatore che sale su un treno, un treno potente, veloce, che scalpita per partire. Il treno, una volta partito, corre imperioso tra campi, monti, case, paesi, finché giunge alla prima stazione. Il viaggiatore scende perché qui ha appuntamento con un ingegnere per concludere un progetto. Al tavolo di un bar l'ingegnere comincia a tirare fuori da una cartellina i documenti del progetto, ma nota nel viaggiatore una certa fretta, una certa ansia. Un po' contrariato, chiede al viaggiatore se per caso abbia fretta. Questi risponde di non avere fretta, però... insomma, il treno sta per ripartire e teme di perderlo. L'ingegnere invita allora il viaggiatore ad andarsene, il progetto lo concluderanno un'altra volta. Il viaggiatore corre e riesce a risalire sul treno un attimo prima che parta. Il convoglio arriva alla seconda stazione con mezzora di ritardo. Qui il viaggiatore ha appuntamento con Rosanna, il
La pistola è meglio non averla
RispondiEliminaIo ci andrei giù più pesante.
RispondiEliminaSpero almeno lo caccino dal partito.
RispondiEliminaLeggo che Fini lo aveva cacciato da Alleanza Nazionale, e Meloni se l'è ripreso. Dico bene che la gente ha la memoria corta, e se questa gente ha anche ruoli di responsabilità nazionale, stiamo proprio messi male!!!
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