mercoledì 18 gennaio 2023

Le dietrologie dietro l'arresto di Matteo Messina Denaro

L'arresto, ieri, di Matteo Messina Denaro ha dato la stura a una marea di dietrologie e ipotesi di complotto come non si vedevano, forse, dai tempi degli attentati alle torri gemelle. Del resto era inevitabile che fosse così, viste le modalità e il contesto, anche territoriale, in cui è stato arrestato. 

Ora, che i complotti esistano è una cosa ovvia, e quello della trattativa stato-mafia degli anni novanta ne è una prova, dal momento che un tribunale ha stabilito che ci fu; ma esistono complotti reali e complotti immaginari, come si distinguono? Umberto Eco, grandissimo esperto di complotti e cospirazioni, indicava un metodo molto semplice: i complotti reali vengono generalmente smascherati quasi subito, i complotti inesistenti durano per sempre. 

Tornando al caso in questione, mi è molto piaciuto il video di Massimo Polidoro che ripubblico qui sotto, in cui il segretario nazionale del Cicap mette in fila gli elementi che depongono a favore dell'inesistenza di complotti dietro l'arresto del boss mafioso. Ovviamente, come correttamente specifica lo stesso Polidoro, non si tratta di una verità assoluta, si tratta di una valutazione desunta dagli elementi oggettivi conosciuti della vicenda. Valutazione che a me convince.


18 commenti:

leggerevolare ha detto...

Dopo 30 anni l'argomento mi è del tutto indifferente...

Andrea Sacchini ha detto...

Non sei strana, tantissime persone hanno gioito, come è giusto che sia, della sua cattura.

Andrea Sacchini ha detto...

A me invece ha fatto piacere la notizia dell'arresto, perché ha una valenza simbolica non indifferente in un paese dove ancora la mafia è ancora viva e vegeta.

Omega ha detto...

Senza voler andare contro Umberto Eco, che a detta tua era un "grandissimo" esperto di complotti e cospirazioni, ti consiglio di guardare questo:

youtube.com/watch?v=yV3m3lfqkdQ

Oh, a dir poco profetico, non credi? XD

CIAO CIAO!

Andrea Sacchini ha detto...

Non a detta mia, che non conto niente. Eco ha scritto saggi, romanzi e ha tenuto conferenze sul tema del cospirazionismo che sono ancora oggi punti di riferimento per chi si interessa di questo argomenti.
Il video da te linkato è stato analizzato e "smontato" da Polidoro nel suo intervento che ho postato.
Saluti.

Pier ha detto...

brigantaggio e poi mafia... se in quasi cento anni lo Stato non è riuscito a debellarla, io qualche domanda me la farei.

Omega ha detto...

Il video da te postato mi sono rifiutato di guardarlo perché non nutro una grande simpatia nei confronti di Massimo Polidoro... grrr, è troppo anticomplottista :P
Detto questo, io, non avendo visto il video, non posso sapere se Polidoro sia davvero riuscito a "smontare" l'intervista realizzata da Massimo Giletti. Quello che invece so, avendo visto il video di Giletti, è che Salvatore Baiardo ci suggerisce che l'arresto di Totò Riina, così come quello di Matteo Messina Denaro, sono stati due "regalini" che la mafia ha fatto allo Stato, e poi aggiunge anche che "ci sono date che parlano", e, guarda caso, la data dell'erresto di Messina Denaro è avvenuta a 30 anni e un giorno da quella di Riina... coincidenza? E se invece non fosse una coincidenza, allora come cacchiarola faceva Baiardo a sapere la data (argh, ha sbagliato solo di un giorno) dell'arresto di Messina Denaro? Salvatore Baiardo ci sta dicendo che la trattativa Stato-mafia non è mai finita.
Concludo con una dichiarazione che, tra le tante che si sono sentite, ritengo sia la più valida in assoluto, e cioè quella di Salvatore Borsellino, fratello del giudice Paolo Borsellino: "Il sospetto che questa cattura sia ancora una volta frutto di un baratto con la criminalità organizzata. Non vorrei che a fronte di questo arresto ci sia la liberazione dall’ergastolo ostativo di personaggi come i Graviano. Mi aspetto di non vedere pagato nel prossimo futuro il prezzo di questa cattura. Non vorrei che la contropartita dell’arresto di Messina Denaro fosse l’abolizione dell’ergastolo ostativo". Le parole di Salvatore Borsellino sono quasi le stesse che Baiardo ha rilasciato nell'intervista con Giletti... questo mi fa pensare che Borsellino sia concorde con quanto detto da Baiardo, o mi sbaglio?
La domanda finale che mi pongo è la seguente: è meglio credere all'anticomplottaro Polidoro, che la mafia non la mai vissuta in prima persona, oppure è meglio credere a chi la mafia la vissuta e la conosce veramente?
Vabbè, ti saluto.

CIAO CIAO!

Andrea Sacchini ha detto...

>Il video da te postato mi sono rifiutato di guardarlo

A questo punto mi sembra inutile che continuiamo a parlarne, no?

Gas75 ha detto...

L'arresto di Provenzano ce lo siamo già dimenticato? Anche lì fu arrestato quando "qualcuno" lo rese possibile. Questi circolano relativamente indisturbati, è la mafia stessa a decidere che i vertici della Cupola devono cambiare e mandano il boss in pasto allo Stato.

Maurizio Antonelli ha detto...

Io mi chiedo una cosa. Non per alludere a chissà quale complotto o trattativa, ma più che altro perché alla prima occasione chiederò a qualcuno del campo quali sono le procedure di polizia.
"Perché il boss è uscito NON ammanettato?" Io personalmente, per evitare fughe, aggressioni improvvise o qualsiasi altra cosa, prima di tradurre un boss mafioso di quel calibro... manette ai polsi.
Abbiamo visto in passato politici tangentisti o giovani spacciatori tradotti ammanettati. Perché lui no?

Andrea Sacchini ha detto...

Le domande è sempre legittimo farsele.

Andrea Sacchini ha detto...

Potrebbe anche essere, ma non sono esperto di questioni di mafia, quindi sospendo il giudizio.

Andrea Sacchini ha detto...

Potrebbe anche essere, ma non sono esperto di questioni di mafia, quindi sospendo il giudizio.

Andrea Sacchini ha detto...

Assolutamente no, la mafia non è solo al sud. Ha colonizzato da tempo vastissimi territori in ogni dove, e anche la "mia" Romagna ne è da tempo impregnata, purtroppo.

Andrea Sacchini ha detto...

>Non per alludere a chissà quale complotto o trattativa

Beh, non ci sarebbe niente di male a farlo. Lo stesso Polidoro non ne ha escluso la possibiltà.
La faccenda delle mancate manette è curiosa, in effetti. Anche io mi sono chiesto il motivo ma non sono riuscito a darmi una risposta.

Anonimo ha detto...

Beh leggendo gli ultimi commenti,teniamo presente che la visione di quell'arresto attraverso i media potrebbe essere parziale,magari la cattura non si limitava a quattro o cinque agenti,poteva essere talmente circondato e preventivata un tentativo di fuga che escludeva le manette.

Comunque io sono tra quelli che non gioisce per queste catture perché restano confermati i reati a vita di cui un uomo si macchia,"gioire "per me vuol dire un mondo senza mafia,senza vittime né carnefici.Lo so chiedo troppo!

Andrea Sacchini ha detto...

Non ci vedo nulla di male nel gioire di fronte alla cattura di un criminale di tal fatta. Se tra le tante vittime che ha fatto ci fosse qualche tuo familiare o conoscente, non avresti piacere che il responsabile venisse individuato e arrestato? Io sì. È chiaro che la sua cattura non riporterà in vita le vittime, ma c'è una soddisfazione legata al senso di giustizia che può lenire, e molto, il dolore per le perdite.

Anonimo ha detto...

Perdonami Andrea,non avevo letto questa tua risposta,e devo ringraziare il fatto che riesco a fare dei passi indietro cercando di essere coerente sempre a quelli che sento siano i miei princìpi.

Dunque la tua domanda è legittima,ed essere empatici con chi prova dolore,immedesimandosi in situazioni che non si augura mai è una presa di coscienza doverosa, dal momento in cui ti trovi faccia a faccia con un avvenimento tragico in cui sei coinvolto personalmente.Mi conosco però talmente bene da dover escludere a priori il verbo "gioire"mi dispiace ma non riesco proprio ad inserire un termine simile in un contesto di violenza... proverei tantissimo dolore e Nulla , tantomeno il senso di Vendetta porterà in vita una persona a noi cara,questo però non esclude il senso di coscienza che ciò che possa essere stato fatto a me possa non incorrere in una reiterazione di egual violenza verso altre persone...anche come difesa verso il prossimo.Quindi mi affiderei al senso di giustizia della legge di Dio,sulla legge terrena sono contraria alla pena di morte.Nessun uomo può o deve uccidere un altro uomo,e come dice il nostro amato Battiato se per la vita di una sola persona può andare a terra uno Stato ,che vada a terra lo Stato e metti al primo posto la vita.Secondo te se lo Stato tutelasse la vita e non i propri interessi oggi esisterebbe un Matteo Messina Denaro?Abbiamo un libero arbitrio e possiamo scegliere da che parte vale la pena lottare..io inseguo un utopia probabilmente,sono per il prevenire più che curare, e solo L'Amore può salvarci .Cosa dici?

Grazie per la tua attenzione

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