martedì 17 gennaio 2023

Il nuovo rapporto Oxfam di cui non frega niente a nessuno

Mentre il dibattito pubblico è incentrato su questioni vitali come Dante e la destra, le accise, il ponte sullo stretto e i cantanti del prossimo Sanremo, è passato praticamente inosservato, come del resto accade ogni volta, l'annuale rapporto Oxfam sullo stato dell'economia italiana e mondiale. 

Per quanto riguarda noi, il livello di diseguaglianze ha raggiunto proporzioni mai viste, col 10% dei patrimoni italiani che alla fine del 2021 possedeva oltre sei volte la ricchezza della metà più povera della popolazione a cui va aggiunto un numero di famiglie in povertà assoluta che è raddoppiato tra il 2005 e il 2021. A questo si aggiunge un tasso di inflazione (11,6% in dicembre) che non si vedeva da 35 anni, che sommato a un caduta dei salari reali che nei primi nove mesi ha raggiunto i 6,6 punti percentuali costituisce una bomba sociale potenzialmente pronta ad esplodere ma di cui nessuno si cura. Attualmente nel nostro paese ci sono circa due milioni di famiglie che versano in condizioni di povertà assoluta, che significa non avere neppure i soldi per comprarsi da mangiare.  

Quello dell'aumento delle disuguaglianze non è un dramma solo italiano ma globale. "L’1% di persone super ricche del mondo ha guadagnato quasi il doppio della ricchezza rispetto al restante 99 per cento. Nel frattempo, almeno 1,7 miliardi di lavoratori vivono in paesi in cui l’inflazione sta superando la crescita salariale. Questo anche se le fortune dei miliardari aumentano di 2,7 miliardi di dollari al giorno."

Forse è giusto snobbare queste notizie, sempre uguali (peggiori) ogni anno che passa. Tanto, comunque, noi non possiamo farci niente perché siamo su una barca guidata da altri, e poi è sempre bello e rincuorante pensare che il mondo funzioni bene.

9 commenti:

  1. Da qualche tempo ho il vago sospetto che si mettano in piazza notizie frivole quanto vuote di importanza storica per non dover parlare di altro. La situazione va sempre peggiorando e, almeno sul fronte economico, trova ragione l'affermazione secondo cui "si stava meglio prima": la mia famiglia, con un solo stipendio da operaio in entrata riuscì ad acquistare casa pagandola in contanti e senza aiuti dai miei nonni (che non c'erano più), oggi dubito una famiglia analoga possa fare lo stesso.
    E trova ragione anche una parodia di Nicola Brusco che nei primi anni 2000 mise in bocca a Berlusconi "E adesso guarda Italia 1, e anche senza un soldo ti sentirai qualcuno".

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    1. >la mia famiglia, con un solo stipendio da operaio in entrata riuscì ad acquistare casa pagandola in contanti

      Ma sai che è vera questa cosa? Io ricordo che mio padre, semplice impiegato postale, col suo solo stipendio ha mantenuto senza problemi una famiglia di quattro persone. Oggi potrebbe essere possibile? Molto difficile.

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  2. A qualcuno interessa: a Davos hanno brindato...

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  3. Vero molti fanno finta di non vedere vogliono illudersi che non affogheranno, ma, stato economico a parte, somigliano a quei ricchi che erano sicuri che il Titanic non sarebbe mai potuto affondare, anche quando avevano l'acqua del mare alle caviglie. Purtroppo è vero, al timone non ci siamo noi però noi siamo più di questo malefico 1% alla guida, e basterebbe solo essere compatti ed uniti per spodestarlo, solo che da sempre questo 99% cade regolarmente nel tranello del divide et impera, ed invece di coalizzarsi contro la minoranza potente, si scatena in lotte fratricide. D'altronde la Finanza da tempo applica questo principio con le grandi multinazionali dove spesso il capitale di maggioranza detiene non più del 10% , 15% quando è tanto, delle azioni mentre le altre sono sparse sul mercato azionario. È quello che in modo cool si definisce azionariato diffuso. Loro te lo fanno concepire come un modo per partecipare, per guadagnare se il titolo fa bene in borsa, ma poi alla fine è un modo furbo per comandare tutto con poco. E pensare che se tutto quell'azionariato diffuso si unisse in unico soggetto e partecipasse all'assemblea dei soci, potrebbe cambiare tutto... Oggigiorno forse questa sparpagliamento è meno ampio, ma resta. Fino a quando il 99% di quel 99% continuerà ad illudersi di proteggere il suo misero orticello senza essere solidale con chi accanto a lui vede suoi diritti minacciati, beh non lamentiamoci se ogni anno questi report peggiorano sempre più, siamo noi i primi a non muovere un dito per almeno tentare di cambiare qualcosa.

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  4. Sorridi! Andrea, devi sorridere! Guarda, fai come lui:

    newsvoice.se/wp-content/uploads/2020/11/World-Economic-Forum-you-own-nothing.jpg

    Ma non lo vedi quant'è felice? Pensa, lui, così come tutti noi poveri plebei, non avrà nulla e sarà felice. Questo è lo slogan pensato da quel genio di Klaus Schwab, il resettatore neoliberista fondatore del World Economic Forum. Sai qual'è il problema di questo slogan? Il problema è Klaus Schwab si è dimenticato di dirci che le persone super ricche, quelle citate anche da te nel post, avranno 10mila miliardi di $ in più e saranno 10mila miliardi di $ più felici di noi XD
    Dai, non ci pensare troppo e fai come Maccio Capatonda in questo video:

    youtube.com/watch?v=-JQINuybHL4

    Andrea, prenditi la pastiglia dell'Italiano medio... e poi... SCOPARE!!! XDXDXD

    CIAO CIAO!

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  5. Chi ci governa guadagna 20 volte quello che guadagna un lavoratore ormai nella categoria "poveri" e quindi come può rendersi conto di cosa significa arrivare al 15 del mese e non avere più soldi per mangiare??!!! Elisa

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    1. Vero. Infatti lo scollamento che esiste tra governanti e governati è uno dei grandi problemi del nostro tempo.

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