sabato 22 maggio 2021

La "patrimoniale" di Letta

Discussioni serie e ragionate su temi come la proposta di Enrico Letta di innalzare le tasse di successione, non si potranno mai fare, qui da noi. Non si potranno mai fare perché il livello generale di discussione si ferma, da sempre, al piano ideologico e raramente entra in quello del merito, e il piano ideologico si riassume nella semplice e nota equazione patrimoniale = sinistra. Ne consegue che i pareri relativi alla proposta di Letta non si formano sulla base di una sua analisi nel merito ma sulla base di ciò che si fa nella cabina elettorale.

Personalmente, non ci trovo nulla di scandaloso, indecente o sovversivo in quella che, impropriamente, viene definita "patrimoniale soft". Se infatti ci si prendesse la briga di analizzarne i punti principali, si scoprirebbe che, sostanzialmente, prevede un aumento delle tasse di successione degli immobili per i patrimoni sopra i cinque milioni di euro, che nel nostro paese riguarda l'uno per cento dei contribuenti. Si tratterebbe, oltretutto, di un lieve innalzamento di una tassa già esistente e che nel nostro paese è più bassa e genera un gettito irrisorio rispetto a quello generato dalla stessa tassa in ogni altro paese d'Europa (l'Ocse aveva già definito l'Italia una specie di paradiso fiscale, in questo senso). Insomma, tassare dell'1% i capitali arrivati in dono quando superano i cinque milioni di euro non mi sembra configuri un esproprio proletario.

Quindi non si capisce il motivo di tutto questo polverone. Anzi, rettifico, il motivo è fin troppo chiaro.

15 commenti:

  1. in effetti non c'è nulla di rivoluzionario nella proposta ed è buffa la quasi unanime bocciatura come se tutti costoro appartenessero a quell'1% di straricchi.
    massimolegnani

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    1. A dire il vero, qualcosa di rivoluzionario ci sarebbe: un ulteriore avvicinamento a quella progressività fiscale prevista dalla costituzione. Ma possiamo stare tranquilli, non si farà mai.

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  2. Io sono d'accordissimo. A prescindere dal fatto che non mi riguarda (almeno di legittima), e comunque, se ereditassi oltre cinque milioni in linea diretta, non starei a fare tante storie.. anche se - è vero - come sottolineava ieri anche Santoro a Propaganda, con la pioggia di soldi da gestire ora, mi sembra un problema serenamente rimandabile.. ma Letta cosa è andato a studiare in Francia? Poteva restare a sporcarsi le mani qua..

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    1. A dire il vero, Letta si stava sporcando le mani qua, prima che qualcuno lo facesse fuori coi metodi che abbiamo visto ("Letta, stai sereno!").
      Per quanto riguarda ciò che dice Santoro, ogni volta che sento parlare di "benaltrismo", nel caso specifico relativamente al fatto che ci sarebbero questioni più importanti da affrontare, mi assale sempre la sensazione che si tratti di un pretesto per non voler affrontare le situazioni.
      Abbiamo la classe politica più numerosa del mondo e la meglio retribuita, non penso sia di ostacolo alla gestione dei fondi europei apportare una piccola modifica a una legge già esistente. Oltretutto stiamo parlando di una modifica che genererebbe risorse che andrebbero ad aiutare i più giovani, dal momento che finanzierebbe ad esempio sgravi fiscali sulle sottoscrizioni di contratti di affitto o altre agevolazioni sui finanziamenti per l'acquisto di immobili.
      Comunque, il problema alla fine non si pone, dato che si tratta di una modifica che non vedrà mai la luce.

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    2. Infatti...le leggi che contrastano la ricchezza
      ..faticano sempre

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  3. Più sono ricchi, più è impensabile toccare il loro prezioso 'sudore'

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    1. Che poi, nel caso, restando nella metafora, non sarebbe neppure un "toccare" ma solo un leggerissimo "sfiorare appena".

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  4. Potrei trovarla giusta , forse, se venisse messa come un bonus contributivo per tutti i 18enni, cioè non soldi dati ora, ma un salvadanaio per l'età adulta.
    E a tutti. Se iniziamo con i meno abbienti, con il sistema fiscale che abbiamo, diventa una barzelletta. Di fondo peró questa idea del nipote del conte-zio, mi pare un po'demagogica.
    Io non ho patrimoni di 5 milioni che mi aspettano, però i miei nonni tutti con il loro lavoro hanno lasciato qualcosa a tutti noi nipoti, parlo di gente che ha iniziato a lavorare a 10, 12 anni e che nella vita più che un pellegrinaggio nella gita con il prete non si è concessa, insomma non è che il benessere, le proprietà piovano dal cielo, non sono "colpe".

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    1. Certo che non sono colpe, ma qui non si sta parlando di lasciti "normali" (un appartamento o un po' di soldi o altro) lasciati dai genitori ai figli o dai nonni ai nipoti, si parla di capitali superiori ai cinque milioni di euro (dieci miliardi delle vecchie lire, per rendere meglio l'idea), patrimoni generalmente nella disposizione di grandi famiglie imprenditoriali, non certo delle famiglie normali come potrebbero essere la mia o la tua.
      Sinceramente, non ci vedo nulla di male se chi ha disponibilità di patrimoni simili ne mette una piccolissima parte a disposizione di chi ha più difficoltà. Poi, certo, i dettagli e le modalità di attuazione di questa operazione vanno valutati, ma il mio apprezzamento andava all'idea in sé.

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  5. Scrivi, giustamente: "Se infatti ci si prendesse la briga di analizzarne i punti principali".
    Ecco, visto che è noto ormai da tempo che l'italiano medio non si prende la briga di analizzare un bel nulla, e questo Salvini e compagnia bella lo hanno capito benissimo, che dire... un po' più di furbizia dalla Sinistra ci starebbe così male? Sembra quasi che lo facciano apposta per perdere voti. E te lo dice uno che una patrimoniale così la vede benissimo, eh...

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    1. Certo che Salvini l'ha capito. La sua fortuna politica (non solo lui, eh!) l'ha costruita su questo.

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  6. Il polverone si alza perchè tutti si fermano ai titoli e pensano che riguardi tutti e non un tetto molto alto di successione... quindi la sinistra dovrebbe fare chiarezza

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  7. io propongo una tassa di solidarietà/covid per le aziende che si sono arricchite con la pandemia, a iniziare dai centri sanitari privati dove fanno i tamponi, e per continuare le farmacie, e i produttori di packaging usa e getta, di disinfettanti ecc ...

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