venerdì 1 marzo 2019

Sbarchi e rimpatri (e armi di distrazione di massa)

Nonostante nessuno ne parli, perché non bisogna disturbare la propaganda governativa dell'azzeramento degli arrivi e dello stop all'invasione (inesistente), nei mesi di gennaio e febbraio 2019 sono sbarcati sulle nostre coste 262 migranti (dati ministero dell'Interno), che sono una minima percentuale rispetto agli stessi periodi degli anni precedenti, ma che dimostrano comunque che gli sbarchi continuano e che non c'è alcun azzeramento degli arrivi.

Cosa succede, invece, sul fronte dei rimpatri? Dati precisi non se ne trovano. Gli ultimi disponibili, relativi al 2018 fino al mese di settembre (fonte: Sole24Ore), quantificano in 1296 il numero di persone fatte ritornare ai paesi di origine, un numero perfino minore di quelli che riuscì a rimpatriare Minniti nello stesso periodo dell'anno precedente.

A questo ritmo, per rimpatriare tutti e settecentomila gli irregolari presenti sul nostro territorio ci vorrebbero più di ottant'anni e quindi, come armi di distrazione di massa per distogliere l'attenzione dal flop si sbandiera la legittima difesa fai da te e, ultima arrivata, la riapertura delle case chiuse, che Salvini per primo sa che è e sarà sempre una proposta irrealizzabile.

Nel frattempo, mentre il Capitano continua allegramente a prendere per i fondelli i poveri di spirito, noi ci sentiamo tutti più sicuri, ovviamente.

4 commenti:

  1. Avvertivo un senso di sicurezza infatti...

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  2. oltre 2 miliardi di africani sono pronti a sbarcare in europa e ad invaderci ma il capitano ci salverà

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