giovedì 7 marzo 2019

Baloccamenti letterari

In questi ultimi ultimi giorni mi sono baloccato con due libri: L'amore in una strada buia e Canzoni. Il primo è una raccolta di racconti, pubblicati tra il 1945 e il 1973, dello scrittore americano Irving Shaw. Mi ci sono imbattuto per caso mentre adocchiavo i libri esposti su una bancarella dell'usato qui in piazza, a Santarcangelo. Non conoscevo né il libro né l'autore, ma il titolo mi ha attirato e quindi l'ho preso. Sapete, non sempre si cerca un libro, capita sovente che sia il libro che cerca il lettore.

Canzoni, invece, uscito nelle librerie l'anno scorso, è una raccolta di testi di Francesco Guccini, testi che sono veri e propri componimenti poetici poi vestiti di musica. Guccini non vuole essere definito poeta, afferma con una certa insistenza di non esserlo ritenendosi un cantautore. Io, che di poesia non capisco nulla, continuo a pensare che la stragrande maggioranza dei suoi testi siano vere e proprie poesie, in grado di camminare da sole anche senza vestito musicale addosso. I testi presi in esame, e analizzati e sviscerati da Gabriella Fenocchio, sono stati scelti tra la sua sterminata produzione di chansonnier e abbracciano un periodo che va da metà anni '60 al 2012, anno in cui uscì L'ultima thùle, album con cui Guccini diede addio alla sua carriera musicale. E la mancanza si sente tutta.

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