Sostanzialmente non mi pare ci siano grosse differenze tra renziani, grillini, berluschini, ecc. Renzi, Grillo e Berlusconi sono tre personaggi che sono riusciti a conquistare la fiducia di un certo numero di elettori, ne hanno titillato le aspettative e le speranze e li hanno trasformati in adepti. Grillo è riuscito quasi del tutto a sfasciare il movimento, Berlusconi ha promesso mari e monti per vent'anni e non ha realizzato niente, Renzi promette mari e monti da meno di un anno e finora, se si escludono gli 80 euro, non ha combinato niente di quanto promesso. Però è lo stesso: è ciarliero, gira di qua e di là, va dalla D'Urso e, più in generale, in tv un giorno sì e l'altro pure, twitta come un forsennato, trasforma debacle elettorali in vittorie, e quindi alla gente piace.
Agli italiani sono sempre piaciuti quelli come lui, gli abili affabulatori, perché col loro essere sempre sulla scena danno la (falsa) impressione di saperci fare, anche quando spacciano la moltiplicazione della precarizzazione come riforma del lavoro, anche quando si imbarcano in una riforma del Senato di cui non frega nulla a nessun italiano, anche quando riscrivono la Costituzione con un tizio che in qualunque altro paese del mondo sarebbe in galera.
Gli italiani sono così: date loro uno che faccia scena e sono contenti.
sabato 29 novembre 2014
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