È tornato in piazza, ha annunciato un'altra discesa in campo, come 5 anni fa, come 10 anni fa, come 20 anni fa, come un'era geologica fa. Stesso patetico ritornello: le tasse, i giudici che fanno politica... Una mummia, circondata da altre mummie belanti impellicciate, incartapecorite, circuite e plagiate dalla sua innata propensione a raccontare palle e dalla loro ignoranza e mancanza totale di memoria e neuroni funzionanti, l'avvizzimento nascosto sotto tonnellate di rossetti e ceroni.
Il vecchio e il marcio che ritornano, riproponendosi, con la faccia di culo più grande di questo mondo, come una nuova novità, che viene a imbastire una danza macabra sopra un paese che muore, o che forse è già morto e nemmeno se ne rende conto.
Come quelle mummie che applaudono.
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