lunedì 29 gennaio 2007

Arriva Windows Vista (e partono gli articoli "zerbino")

Domani esce Windows Vista, il nuovo sistema operativo di zio Bill, e sono già in circolazione, specialmente sulla stampa non specializzata, gli articoli "zerbino" pronti a decantare le meraviglie del nuovo parto di casa Microsoft. Ne pesco uno a caso tra i tanti, e precisamente questo dal sito di Repubblica.

Diciamo subito che l'articolo in sé non è male, ed è sempre meglio di quella specie di obbrobrio lecchino a firma Giuseppe Turani che Attivissimo si è divertito un paio di anni fa a smontare pezzo per pezzo.

Nel suo complesso, come dicevo, l'articolo mi pare abbastanza equilibrato. Non dimentica infatti di menzionare la lunghissima attesa e i continui rinvii rispetto alle intenzioni originarie e sottolinea correttamente che moltissime delle cosiddette innovazioni presenti nel nuovo s.o. Microsoft, in molti s.o. concorrenti sono presenti già da tempo.

Quello invece che mi lascia un pò perplesso è il paragrafo (dal titolo Contenuti Blindati, che è tutto un programma) in cui il Caccavella (l'autore dell'articolo) elogia come una grandissima innovazione il fatto che Vista abbia delle funzioni che definire "limitazioni al libero utilizzo" mi sembra un eufemismo. Mi verrebbe quasi da pensare che siano una specie di anticipazione (ben riuscita) del famoso Trusted Computing di cui ho parlato spesso tempo addietro e che ho ultimamente lasciato un pò perdere in quanto su alcuni forum in cui si discuteva di questa cosa sono stato apostrofato come "paranoico". Comunque, nel suddetto paragrafo, trovo (riporto pari pari):

[...] "Windows Vista conterrà lo stato dell'arte dei sistemi di protezione dei contenuti digitali richiesto dalla major della musica e del cinema. Ciò significa che sarà molto difficile riprodurre sul computer o copiare contenuti, come CD musicali, DVD o i nuovi dischi ad alta definzione HD-DVD e Blu Ray, non originali." [...]

Questa funzionalità implementata in Vista è quanto di più aberrante ci possa essere; e, nel caso non fosse sufficientemente chiaro, sta a significare principalmente due cose:
  • Microsoft ha accolto supinamente e con gioia l'invito dell'industria cinematografica a implementare sistemi di protezione che di fatto impediscono di poter fare col pc quello che si vuole. E tutto questo mentre (guarda un pò) le major discografiche stanno invece progressivamente abbandonando le funzionalità DRM dai nuovi supporti ottici musicali (vedi EMI e Virgin). Quindi, come al solito, zio Bill va controcorrente, solo dal verso sbagliato.
  • In soldoni, quelle poche righe che ho riportato prima significano che se noi ci facciamo una copia di sicurezza di un cd o dvd regolarmente acquistato, Vista si rifiuterà di suonarlo per l'assurda implementazione di cui parlavo: questa sì che si chiama innovazione.
Ma andiamo avanti, lo spettacolo continua:

[...] "Ma c'è dell'altro. Vista esegue anche una verifica sull'hardware con cui è equipaggiato il PC, dalle schede grafiche ai monitor: se uno solo di essi non rispettase gli standard di protezione richiesti dalle major e implementati in Vista, oppure risultasse manomesso o modificato, il contenuto non sarà riprodotto come desiderato, anche se del tutto originale." [...]

Penso che non siano necessarie grandi spiegazioni: la grande innovazione offerta da Vista, infatti, sta tutta in queste poche righe, e si traduce nel fatto che qualsiasi minima modifica hardware che volessimo apportare alla nostra macchina dovrà sottostare all'approvazione del sistema operativo, il quale avrà di ridire se oseremo anche solo aggiungere un modulo ram o una scheda con un paio di porte usb; naturalmente non oso pensare cosa potrebbe succedere a sostituire il processore o la scheda madre.

Adesso qualcuno, per piacere, mi spiegherà come si fa a considerare tutto questo una grande novità e una svolta tecnologica importante. Non è che per caso all'autore sia venuto in mente che la grande tecnologia di Vista in realtà è solo una grande limitazione e niente più. In pratica abbiamo a che fare con sistema operativo che oltre a costare un sacco di soldi non ci consente di fare quello che ci pare col nostro pc, che a questo punto non si chiamerà più "personal computer" perché di personal avrà veramente poco.

Scusate se mi tengo stretto il mio Linux.

21 commenti:

Anonimo ha detto...

Caro Andrea,

purtroppo il punto non e' tenersi stretto Linux o Windows XP. La cosa fondamentale e' tenersi stretto il vecchio PC. Chi ti dice, purtroopo, che le nuove periferiche (dischi, stampanti, schede PCI, etc.) tollereranno Linux? Credo che il Fascist Computing (passami l'espressione) tentera' di imporre anche quali OS possiamo usare.
Io ho ancora il mio vecchio C64 in soffitta. Quasi quasi ...

Andrea Sacchini ha detto...

Azz... Gaetano, che tempismo: ho pubblicato il post due minuti fa e già commenti; quando ci vediamo ti pago da bere :-D

Comunque, secondo me, tenersi stretto il vecchio pc è una delle possibili soluzioni, ma non l'unica. Si può benissimo acquistare un pc fatto su misura con l'hard disk vuoto e installarci su quello che si vuole.

Anonimo ha detto...

Mi dispiace deluderti. Ma sono astemio! :-)

Ti offriro' io una buona pizza napoletana se un giorno avro' il piacere di incontrarti di persona.

Ciao

Anonimo ha detto...

Certo che ne fate di disinformazione:
per ora Vista non integra nessun modulo TrustedComputing, ma solo DRM per i contenuti multimediali protetti. Ricordiamo che è un reato copiare (sappiamo tutti che il DRM non è fatto a causa delle copie personali, ma per contrastare -con scarsi risultati- la pirateria) opere protette dal copyright (poi sulla questione dei prezzi si può discutere, ma questo è un altra storia).
Inoltre tu da utente linux dovresti sapere meglio di me che anche il sistema open supporta TrustedComputing e DRM, una contraddizione? O forse semplicemente anche TC e DRM possono avere una implementazione favorevole all'utente che ne migliori la sicurezza (TC) e che permetta di poter leggere i formati che la major impongono (DRM)?

Anonimo ha detto...

Inoltre tu da utente linux dovresti sapere meglio di me che anche il
sistema open supporta TrustedComputing e DRM, una contraddizione?


Credo che tu abbia le idee unpo' confuse.
http://punto-informatico.it/p.aspx?i=57916

schrodcat ha detto...

" Ricordiamo che è un reato copiare"

(l'informato WISHER)

Da profano, non sono un esperto di legislazioni italiane e internazionali, ma mi pare proprio che "copiare" non sia affatto reato, se si copia quel che si possiede. Casomai reato è copiare (o fotocopiare) qualcosa di cui non si è possessori, utilizzare proprie copie private per uso pubblico, smerciare copie non originali.

Siamo al paradosso: allora se io mi fotocopio, od anche copio a penna i contenuti dei libri della mia biblioteca per leggermeli prima di nanna, senza al contempo rovinare i libri, vado al gabbio? Mmmmmhhh....

Disinformazione? Ma chi?

Andrea Sacchini ha detto...

Dunque, vediamo di mettere qualche puntino sulle "i".

Io, sinceramente, non so se faccio disinformazione o meno. In genere chi blogga (almeno per me è così) lo fa mettendosi nella posizione di utilizzare questo strumento non per proporre delle verità assolute e inconfutabili (chi si pone in questa posizione è meglio che se lo chiuda il blog), ma per avere uno scambio di idee e opinioni. Io scrivo delle cose di cui sono convinto, ma se arriva qualcuno che mi dimostra che quello che ho scritto è una fesseria sono pronto a riconoscerlo (è già successo).

In questo caso, quindi, se disinformazione c'è stata viene da Repubblica, in quanto io mi sono limitato a riportare pari pari quello che ho trovato sul suo sito.

Per quanto riguarda la questione TC su Linux, Wisher ha (purtroppo) ragione, ma la questione è un pò diversa e un pò più complessa da come ci viene presentata. In sostanza possiamo dire che è vero, dalla versione 2.6.12 del kernel di Linux i driver per la gestione del famigerato Chip Fritz sono compilati di default e immediatamente disponibili. Ma c'è una differenza sostanziale con quanto avviene con Windows: sono driver open source (GPL) realizzati per dimostrare che il TPM non è una tecnologia chiusa e proprietaria. In ogni caso, almeno finora, questi sono discorsi che lasciano il tempo che trovano; allo stato attuale Linux è di fatto libero, sia dal TC che dalla gestione del DRM e io ci posso fare quello che mi pare, almeno finché sarà distribuito sotto licenza GPL (se vi interessano i dettagli tecnici li trovate qui).

Vista, invece (ed è un dato di fatto), fornisce già il supporto alla gestione del DRM, che - e questo penso sia incontrovertibile - è una forte limitazione alla mia possibilità di fare col pc quello che voglio.

Anonimo ha detto...

Questa è vera informazione, nient'altro.
Io uso linux al 100 % ormai da anni, e non posso che ritenermi soddisfatto.
Il Trusted Computing esiste anche qui, ma è un'idea buona, in Linux. Se io posso programmare il chip che c'è sul mio pc per decidere cosa si deve fare o meno sul MIO pc, allora il DRM ha un uso legittimo. Se io non voglio che i miei figli/dipendenti possano fare certe cose, ben venga che usi anche un chip tipo Fritz per farlo. Ma se è un'azienda esterna a farlo, che mi vende un prodotto e prende questo genere di decisioni per me, allora qua siamo in malafede.
Io sono fiducioso, non estremista, e mi piace credere alle parole di Linus Torvald sull'implementazione libera del TC. Finora però l'unico risultato visto è che non mi è possibile ascoltare canzoni scaricate da iTunes (legalmente), e tremila alte amenità di questo genere.
Se questa è disinformazione...

La vera pirateria la stanno facendo loro, e Microsoft con i suoi ritardi rischia di essere ancora una volta al momento sbagliato nel posto sbagliato. Potrebbero fare qualcosa di più intelligente, in fondo possono fare anche loro dei buoni prodotti.
Ma vendetemi quello! Prodotti, servizi! Quando compro qualcosa da qualcuno non compro per non riuscire più a fare qualcosa!
Avete mai comprato un auto che se non usate ricambi originali della casa viaggia solo più ai 50 km/h?
No, bene, e allora perché fare una scelta del genere (o degenere :p ) con windows Vista?
I Mac non saranno onesti come politiche, ma almeno funzionano :)

Linux 4ever!

Andrea Sacchini ha detto...

> "Io uso linux al 100 % ormai da anni, e non posso che ritenermi soddisfatto."

Anch'io sono soddisfatto, nonostante per alcune cose debba ancora tornare "di là".

schrodcat ha detto...

Comunque, tornando a Vista: da più un giorno intero ho la pagina dell'articolo di Repubblica aperta, e non riesco a leggerla. Faccio una fatica incredibile a leggere questi articoli, spesso scritti da inesperti.

La mia domanda, a parte le amenità pretestuose sui diritti (sono d'accordo con te Andrea, Billone innova nel verso sbagliato, a tempo scaduto), è fondamentalmente una: ma li hanno risolti questi problemi di stabilità? Sono riusciti dopo decenni di monopolio quasi (ma per fortuna nostra non totalmente) incontrastato e coccolato, a sviluppare un software che non si impalli?

Dove stavo prima io era impensabile avere delle macchine con Windows: a volte i miei ex colleghi dovevano far girare delle simulazioni per giorni o settimane in modo continuato (a me servivano "solo" poche ore): non sarebbe mai stato possibile usare Windows. Di recente uno di loro ha riavviato una macchina che gestisce posta ed altro, autoassemblata e con Linux montato su, con la motivazione che era da troppo tempo accesa e quindi "stava rallentando": quasi un anno che girava senza una sola interruzione. Come la barzelletta del nonno, l'hanno dovuta sopprimere per spegnerla... (poi è ripartita).

E allora mi vengano pure a parlare di copyright quelli di Microsoft, e di scoperte dell'acqua calda (scopiazzature di innovazioni già implementate altrove). Io non ho mai avuto, né lavorato, su una "loro" macchina, e il mio fegato credo che ne abbia goduto (con tutto che anche gli altri i loro difetti li hanno, ma molto più veniali e almeno non sbandierano un monopolio e una sedicente innovazione fondata sul nulla).

Ora bisognerà vedere se tutti gli utenti Windows passeranno a Vista se sapranno di avere forti limitazioni sulla gestione del proprio materiale legittimamente posseduto.

Io sono d'accordo con te Andrea su questa questione: uno l'informazione la deve dare completa ed è pronto anche a rettificare, ok; ma poi come rispondere a chi ti fa un rimprovero su tale supposta "disinformazione" affermando che "copiare è un reato"? Ma da quando? A scuola forse...

Andrea Sacchini ha detto...

> "Comunque, tornando a Vista: da più un giorno intero ho la pagina dell'articolo di Repubblica aperta, e non riesco a leggerla. Faccio una fatica incredibile a leggere questi articoli, spesso scritti da inesperti."

Eh, lo so, purtroppo la stampa generalista è così, e non solo in campo informatico.

> "La mia domanda, a parte le amenità pretestuose sui diritti (sono d'accordo con te Andrea, Billone innova nel verso sbagliato, a tempo scaduto), è fondamentalmente una: ma li hanno risolti questi problemi di stabilità? Sono riusciti dopo decenni di monopolio quasi (ma per fortuna nostra non totalmente) incontrastato e coccolato, a sviluppare un software che non si impalli?"

Beh, per amore dell'obiettività bisogna dare a Cesare quel che è di Cesare. Per esperienza personale ti posso dire che l'attuale Xp, opportunamente configurato, è un sistema stabile, difficilmente si presentano le schermate blu a cui ci hanno abituati i vari 95 o 98 o l'Xp degli inizi.

> "Ora bisognerà vedere se tutti gli utenti Windows passeranno a Vista"

Mah, staremo a vedere. Io penso che la maggior parte attenderà almeno il rilascio del primo service pack, già annunciato entro l'anno.

Anonimo ha detto...

in fondo l'articolo di repubblica mi sembra piuttosto equilibrato, anzi secondo me è ironico, quella parte sul drm secondo me l'hanno scritta solo per completezza e con lo scopo di far ridere ( per dovere di cronaca). l'unico problema è solo se è un pollo a leggerlo (e l'italia ne è piena)....

schrodcat ha detto...

Ok, ammetto la mia non obiettività. L'articolo non l'ho neanche letto e visti i vostri commenti ho deciso che lo farò (la pagina è ancora aperta). Sarà stato che ero rimasto scottato tempo fa da un articolo di Repubblica, che ho qualche sospetto che sia lo stesso evidenziato da Andrea nel post.

Mi infastidisce che certe volte leggendo certi articoli (non necessariamente il caso di questo particolare articolo!) si abbia l'impressione che l'unico scopo dell'esistenza dei pc sia il consentire all'utente di fare cose "carine" ma semplici, nel modo più "friendly" possibile, dallo scrivere un testo in Word al vedersi un bel filmatino (che poi quei codici sorgente siano segreti per altri, ad alcuni non sembra interessare).

Tutta l'attenzione si riversa sulla comodità di certe operazioni. Io sono d'accordo nel dire che più il funzionamento è intuitivo e consente variazioni sul tema, più la vita ci è facilitata e la giornata allietata. Ma i computer servono anche ad altro e non si giudicano solo su quello, anzi il loro impatto sulla nostra vita pratica avviene in gran parte attraverso operazioni più complesse processate da esperti. Ai tanti che coi computer ci lavorano un po' di più interessano questioni più concrete, se queste persone ci devono fare dei grafici, uno studio architettonico o design, una presentazione, un programma originale, un calcollo scientifico, una composizione artistica, una composizione musicale, una conferenza multimediale. Saranno anche la minoranza, ma qualche informazione puramente tecnica per informare anche loro ogni tanto non guasta.

Ora mi leggerò l'articolo così potrò rimediare alla mia mancanza di obiettività. In cuor mio spero che Vista sia un ottimo sistema, e che Microsoft al contempo rinunci al forzare le cose sulla questione codici ed esclusive con le case protruttrici di computer: sono convinto che ne guadagneremmo tutti (anche questo molte persone non lo comprendono, anzi ti smentiscono).

(L'altra curiostà mia è: a che punto è Windows coi virus? Altro tasto dolente)

Andrea Sacchini ha detto...

@ anonimo: Sì, come dicevo all'inizio del mio post, ne ho letti di peggio, anche se alla fine si lascia un pò andare sulla questione "contenuti blindati".

@ schrodcat: Windows coi virus è messo bene; nel senso che se tieni il s.o. costantemente aggiornato, installi un antivirus e lo tieni aggiornato, installi un firewall degno di questo nome (quello integrato in xp fa ridere) e lo configuri correttamente, installi un programma tipo adaware e lo tieni aggiornato, un antirootkit e lo tieni aggiornato, non usi i.e. e non visiti siti poco affidabili, puoi stare relativamente tranquillo :-).

Anonimo ha detto...

Windows coi virus è messo bene; nel senso che se tieni il s.o. costantemente aggiornato, installi un antivirus e lo tieni aggiornato, installi un firewall degno di questo nome (quello integrato in xp fa ridere) e lo configuri correttamente, installi un programma tipo adaware e lo tieni aggiornato, un antirootkit e lo tieni aggiornato, non usi i.e. e non visiti siti poco affidabili, puoi stare relativamente tranquillo...

Azzz..un groviera ha meno buchi

ciao Maurizio

schrodcat ha detto...

Esatto, quello che intendevo dire sui virus. Il fatto è che l'antivirus arriva dopo il virus, e Windows è troppo vulnerabile in tal senso. Diciamo che ora ci sono i rimedi, va meglio di una volta, ma è la prevenzione ad essere latente. A sua discolpa l'unica cosa che posso dire è che proprio per la sua alta diffusione capita più spesso che gli attacchi siano pensati su misura, e quindi più efficaci su quelle macchine: se fosse un altro sistema operativo ad essere il più diffuso, forse Windows se la cavarebbe un po' meglio. Forse, e un po', perché resta il fatto che l'architettura basata Unix è in sé e per sé più sicura e meno facilmente attaccabile. I Mac si sono convertiti a Unix, forse anche per questo, e non so come mai Windows non voglia farlo. A me sembrerebbe un valore aggiunto, che non toglierebbe nulla a quanto già c'è. Certo, richiederbbe un lavoro immenso di adattamento, ma non credo che a loro manchino i mezzi.

Anonimo ha detto...

Riguardo il commento di schrodcat sulla vulnerabilita' di Windows: non e' esattamente cosi', Windows da un punto di vista architetturale non e' piu' o meno vulnerabile di qualsiasi altro OS, sia esso Linux, OSX o altro.
Lo scorso anno ci sono state 2 vulnerabilita' importanti in ambiente Windows e nessuna delle due aveva niente a che fare con l'architettura dell'OS.
Windows e' sotto ai riflettori e questo ovviamente e' un fattore determinate, mettere Linux o OSX nelle stesse condizioni e rivedrete pesantemente le vostre posizioni.
Quando si parla di OS che hanno svariate decine di milioni di righe di codice credete davvero sia possible essere bullet-proof?

ecalzo ha detto...

passate a linux o mac tanto qualsiasi cosa e' meglio di windows....
dio benedica unix

Andrea Sacchini ha detto...

Beh, Enrico, non sono proprio d'accordo con alcune cose che hai detto. Innanzitutto windows, almeno finora, è di gran lunga più vulnerabile di Linux, e non solo perché, come si sa, è il più diffuso, il più preso di mira, ecc... ma proprio per tutta la ben nota questione della gestione dei permessi per il suo utilizzo (utente root e utente normale).

Adesso pare (ripeto, "pare") che con Vista anche da questo lato ci sia stato un miglioramente, staremo a vedere.

In ogni caso tutte le grosse vulnerabilità che sono venute alla luce negli ultimi tempi erano sclusivamente per windows, a cominciare da quella famosa dell'anno scorso che ha mandato in tilt l'intero sistema informatico del comune di Milano. A memoria, l'unica vulnerabilità recente a cui è stato sensibile anche Linux riguardava quella recente di Adobe Reader a cui appunto potevano essere sensibili i sistemi Linux su cui giravano le versioni precedenti alla 7.0.9 del noto lettore pdf.

Unknown ha detto...

[...] "Windows Vista conterrà lo stato dell'arte dei sistemi di protezione dei contenuti digitali richiesto dalla major della musica e del cinema. Ciò significa che sarà molto difficile riprodurre sul computer o copiare contenuti, come CD musicali, DVD o i nuovi dischi ad alta definzione HD-DVD e Blu Ray, non originali." [...]
Credo che la tua indignazione sia sacrosanta. Tuttavia quoto questo paragrafo perchè spero che gli utonti, una volta accortosi di questa cosa, non diranno più "Wow"... Sarà ingiusto ma un sistema antipirateria così radicato nell'OS, se funzionerà come molti si augurano, potrebbe decretare la fine di Vista. :)

reietta ha detto...

sono sicuramente ignorante in materia, ma vorrei fare un'osservazione, credo legittima: il problema di microsoft è vendere, e cercare di guadagnare costringendo chi usufruisce dei suoi sistemi operativi a comprare hardware sempre più potenti, e con quelli altri software più innovativi...ecc ecc.
partendo dal presupposto che lo fanno principalmente per guadagnare, non possono certo far girare le loro "innovazioni" su delle macchine vecchie.
altra considerazione: il linux funziona meglio, perchè questo problema del guadagno non ce l'ha. ho avuto per mesi un pc su cui non girava nemmeno windows98 perchè obsoleto, però girava come un pc in buono stato con il sistema di linux x-ubuntu. perchè se nessuno ci guadagna, le cose sono fatte per funzionare e basta.
mi ritengo fortunata perchè ho accanto una persona che di queste cose ne capisce e mi ha fatto conoscere il libero mondo di linux. praticamente su windows, anche ora che ho un pc decente non ci torno più.

La querela

Luciano Canfora querelato da Giorgia Meloni. Un gigante del pensiero e un intellettuale dalla cultura sconfinata, conosciuto in ...