Credo che i minimizzatori sbaglino, ma nel contempo mi auguro che abbiano ragione. Sarei contento se ce l'avessero. Mi riferisco ai fatti del liceo Michelangiolo di cui ho già parlato e ai commenti stile "cosa vuoi che sia!" che si leggono sul giornalame di destra e da esponenti politici di quella parte. Probabilmente noi che ci riconosciamo nell'antifascismo siamo affetti da eccessi di paranoia perché vediamo o crediamo di vedere i prodromi di un suo ritorno ogni volta che leggiamo di pestaggi, violenza, prevaricazione ecc.
Allora sì, forse siamo paranoici, e in fondo in fondo noi per primi sappiamo bene che rispetto a cento anni fa sono cambiate molte cose e quel fascismo là è molto difficile che torni, ma io guardo i tanti libri sulla storia del fascismo che ho letto e che affollano la mia libreria, e su quei libri c'è scritto che, come ha ricordato la preside di quell'istituto, il fascismo è nato così, con le manganellate per le strade, i pestaggi, e soprattutto con la grave complicità dei troppi che reagivano a quelle violenze con i "cosa vuoi che sia!", gli equivalenti di allora dei minimizzatori di oggi.
Allora ok, quel fascismo lì non torna, va bene, siamo d'accordo, ma voi minimizzatori evitate almeno il dileggio di chi si preoccupa e lasciateci buttare fuori le nostre paranoie.
"Come facemmo a non capire?" scrisse Primo Levi parlando di "quei" tempi bui che lui patì. Che nessuno debba dirlo di oggi, di quel che succede e che tanti banalizzano per far torto alla paura che il passato torni a fare danni.
RispondiEliminaQuelle di Levi sono letture che dovrebbero essere rivalutate, ma oggi chi legge più?
EliminaQuel fascismo non tornerà perché non se ne era mai andato... purtroppo.
RispondiEliminaIn buona parte delle italiche genti è così, purtroppo.
EliminaVero. Ciao Valeria.
RispondiElimina"Allora ok, quel fascismo lì non torna, va bene, siamo d'accordo, ma voi minimizzatori evitate almeno il dileggio di chi si preoccupa e lasciateci buttare fuori le nostre paranoie".
RispondiEliminaQueste tue parole mi riportano ad un altro tuo scritto,dove dici che la cultura,come conoscenza, può aiutarci molto per venire un po a capo su delle problematiche. Il problema è che spesso le diversità di pensiero degenerano dove da ambo le parti ognuno cerca di difendere la propria veduta soggettivandola a spada tratta, innescando conseguentemente un sistema di attrito che con la cultura ha ben poco a che fare.Dipende quindi dal senso che diamo alla parola "cultura",secondo me...alla capacità intellettuale che si acquisisce non tanto per nozioni ma per buon senso,che non vuol dire essere passivi a chi ti striscia sopra ma a saper capire il momento in cui la cosa possa degenerare per una mancanza di elementi rappresentativi del culto nei rapporti umani.
Ciao Andrea
Nel caso specifico, se parliamo di cultura intendo cultura come conoscenza storica, ossia il sapere cosa è stato il fascismo. Già arrivare a questo sarebbe un ottimo traguardo.
RispondiEliminaCiao.