Bambini e genitori (omosessuali)
Qualche giorno fa la ministra Eugenia Roccella ha dichiarato che un bambino deve avere una mamma e un papà "perché lo dicono tutti gli psicologi". Su La Stampa di oggi (10.2.2023) risponde alle parole della signora Roccella David Lazzari, docente universitario, psicoterapeuta e presidente del Consiglio nazionale dell'ordine degli psicologi, il quale fa presente alla signora dalla mente arcaica che quarant'anni di studi e ricerche in questo senso hanno inequivocabilmente dimostrato che è la qualità dei rapporti affettivi che incide sul benessere psichico dei bambini, non il sesso di chi li accudisce e li segue.
Lo so, mi ripeto, ho già scritto altre volte di questo argomento, ma un conto sono le chiacchiere da bar, un altro conto è la visibilità mediatica delle parole di un ministro, che in virtù della carica che ricopre dovrebbe accantonare, quando parla, ignoranza e pregiudizi e riportare ciò che dicono gli studi, le ricerche e i dati empirici.
Commenti
Quando spesso diciamo che la Natura si sta ritorcendo contro l'uomo a cosa ci riferiamo esattamente,in fondo parliamo sempre di Natura ,la stessa o no?
Buona serata:)
Non è questione di fare prevalere uno o l'altro, a mio parere, è solo questione di mettere sulla bilancia le opinioni personali e i dati empirici e tirare le conclusioni. Tutto qua.
Buona domenica a te.
Cercherò di rispondere partendo però dalla parte tagliata della mia riflessione sull'origine quale nostra Natura, perché pur mettendo sulla bilancia opinioni personali e dati empirici va ad evaporarsi con quella omissione l'oggettività della questione secondo me.
Si fanno studi ,ricerche e statistiche per il benessere psicologico di un Bambino,proiettato su dove dovrebbe andare senza sapore da dove viene,le sue origini ,la sua natura?
Il concetto per me è davvero semplicissimo perché leggendo il post e osservando la nostra società ,per timore di risultare guardacaso "politicamente scorretti" si vuol mettere d'accordo( tutti,senza tener conto di una capacità di discernimento soggettiva) attraverso la scienza psicologica e le istituzioni politiche per promuovere quella già "predefinita "corretta divulgazione scientifica verso il bene di tutti o verso gli interessi di un mercato dell ' ideologia?
Andrea ci sono contraddizioni non tanto tra istituzioni politiche ma tra le stessa scienza psicologica.
Ogni tuo post ha un contropost che non scrivo certamente io :).. e dice ben altro sai sullo stesso tema , giusto un piccolo assaggio del dottor psicoterapeuta e analista Giancarlo Ricci processato dal"partito del politicamente corretto"...e a pochi anni dalla sua morte i suoi libri ,le sue ricerche,il suo lavoro è sempre attuale...
- Evidentemente i numeri fanno forza. E ugualmente le ricerche che affermano che i bambini nelle famiglie omogenitoriali crescono bene, spesso sono ricerche scarsamente affidabili, sempre condotte in paesi anglosassoni o americani. Gli esiti dell’educazione e della crescita di un bambino o di una bambina in famiglie gay, secondo queste ricerche, non comporterebbe in linea di massima alcun problema. Se poi si va a vedere ricerca per ricerca, anno dopo anno, rivista dopo rivista, (come hanno fatto alcuni colleghi), ci si accorge che queste ricerche sono abbastanza imprecise, talvolta pilotate: i parametri e le campionature risultano arbitrari o si limitano a verificare gli effetti sino alla pubertà trascurando l’adolescenza. Alcune addirittura sono finanziate dai movimenti LGBT. Troviamo questionari autocompilati o interviste spontanee.
Il risultato tuttavia è abbastanza interessante. Perché passerebbe l’idea che l’amore, in un’unione gay, sarebbe sufficiente a svolgere bene la funzione genitoriale. In un certo senso potrebbe essere vero ma bisognerebbe capire che cosa intendiamo per amore. Se c’è amore c’è tutto, vien detto. Evidentemente questa notazione si riferisce al concetto di Bambino, lo enfatizza, lo rende narcisisticamente trionfante. Per far sì che un Bambino divenga Figlio non basta l’amore. Non a caso in queste ricerche spesso viene evitata la parte più cruciale, quella dell’adolescenza e della post adolescenza, quando un soggetto incomincia a diventare Figlio cioè ad affacciarsi per la prima volta sul mondo con la propria soggettività. Ma ciò può avvenire se ha elaborato il mito della propria origine. Come farebbe a scegliere dove andare se non intende pienamente da dove viene?
Buona serata
Di più non posso fare.
Buona serata.
Chissà come si esprimerebbe Andreoli su queste tematiche,anche se in linea generale la sua competenza ci fa vedere punti in comune:)
Credo che solo il tempo e nemmeno troppo lontano ci potrà dare una risposta ..e magari già inizia a farsi strada partendo dal te pessimista all'ottimista e dalla me ottimista a pessimista...
Grazie a te...