giovedì 9 febbraio 2023

Ambivalenze

Stavo pensando che il festival di Sanremo, essendo stato creato dagli uomini, è ambivalente esattamente come chi l'ha creato. Gli uomini hanno per natura questa ambivalenza, sono capaci di creare cose bellissime e allo stesso tempo sono capaci di concepire i peggiori orrori. Per natura essi, gli uomini, non sono né buoni né cattivi, ma sono l'una e l'altra cosa a seconda del contesto in cui si trovano. Questa ambivalenza ce l'ha anche Sanremo, è capace di cose altissime, come Benigni che spiega la Costituzione, e di spettacoli come quello offerto da Blanco.

10 commenti:

Anonimo ha detto...

Ma tu non eri quello che non guardava mai la televisione? Adesso scopriamo che guarda Sanscemo. E' proprio vero: l'uomo è ambivalente.

Andrea Sacchini ha detto...

Di solito commenti cretini come questo non li faccio passare. Faccio un'eccezione stavolta per spiegare alcune cose.
(1) Per guardare la TV non occorre avere un apparecchio televisivo, è sufficiente un PC e una connessione internet.
(2) In casa mia non esiste alcun apparecchio televisivo.
(3) Ho guardato solo ed esclusivamente l'intervento di Benigni perché mi interessava solo quello, poi ho spento.

Saluti.

Andrea Sacchini ha detto...

Buona giornata a te, Valeria.

Anonimo ha detto...

Intanto grazie di cuore Andrea per aver fatto passare questo commento "anonimo" e per quanto io stessa scriva da anonima,consapevole di avere un IP che identifica il mio dispositivo,forse l'anonimo su lo vede come "onnipotenza" su cui non si possa risalire a lui.Un invito a pensarci prima di scrivere cose offensive e ritrovarsi in situazioni che possano farci scoprire la parte di noi guardacaso "ambivalente ".

Ti chiedo scusa se sto allargando il concetto di ambivalenza,servendomi di questo spazio,ma mi sento tirata in causa dal momento in cui io stessa commento da anonima e mi schiero verso quegli anonimi rispettosi e civili che spesso vengono generalizzati e circoscritti come hater e come persone pessime che per il comportamento sbagliato di altri vanno puniti ,ammutoliti,moderati,allontanati.

L'ambivalenza più dannosa credo che sia esattamente quella con una coscienza che riconosce l'azione sbagliata ma rimane inascoltata,facendo l'esatto opposto!

In quanto a Sanremo che non vedo ma quasi mi tocca ascoltare perché non blocco a priori chi deve arrivare da se a certe conclusioni...direi che non è più ormai uno spettacolo visivo e auditivo che onora l'arte,la musica ,anzi, è diventata una apertura di danza metaforica,un palcoscenico dove gli strumenti non sono mezzi con cui suonare ma sono strumenti stessi i protagonisti cantanti e i telespettatori che guardano una realtà di inganno alla verità ,per una questione puramente pubblicitaria e di profitti economici.Benigni ha spalancato egregiamente una verità che arriva sempre in qualunque contesto lui di presenti.

Buona serata

leggerevolare ha detto...

Io sento la nostalgia di Pippo Baudo, quando erano solo canzoni.

Andrea Sacchini ha detto...

La scelta se pubblicare o no un commento non dipende dal fatto se sia anonimo oppure no, né dipende dalla corrispondenza o meno col mio pensiero; dipende esclusivamente dal tono del commento. I commenti di quelli che si credono spiritosi, in genere sono i primi che cestino.

Buona serata a te.

Andrea Sacchini ha detto...

Mah, non so, diciamo che tutto il carrozzone festivaliero mi ha sempre lasciato indifferente, eccetto rarissime eccezioni.

Gas75 ha detto...

Da non spettatore di Sanremo mi chiedo se sia un caso che becco soltanto post relativi allo spettacolo "di contorno", non un post che sia uno dedicato alle canzoni (magari scorporate da opinioni sui relativi cantanti), anche da parte di chi lo sta seguendo.
Benigni? La Costituzione mi pare l'abbia già spiegata in uno spettacolo per il quale ha percepito un compenso fin troppo alto, manco avesse salvato vite umane... Avrebbe fatto meglio a continuare a fare il comico, come quando rischiò il "fattaccio" con Raffaella Carrà.

Anonimo ha detto...

Io non posso che testimoniare quanto dici , perché non sempre abbiamo uguali vedute,rimango un anonima e ahimé conoscendomi riconosco che quando alcune problematiche legate a persone mi stanno profondamente a cuore,io possa assumere un "tono" di difesa non sempre comprensibile a tutti.Dipende dalla capacità e discrezione di chi mi ascolta anche,ma anche farmi notare se ...e dove sbaglio è un segno di civiltà che apprezzo molto ,potendo doverosamente scusarmene.

Grazie a te

Andrea Sacchini ha detto...

Concordo. Ma tali compensi, che sono frutto del "meccanismo" economico su cui si basa la nostra società, sono elargiti a ogni personaggio pubblico (attori, calciatori, opinionisti, giornalisti ecc.) che va in certe trasmissioni a esternare ciò che deve dire. E se devo scegliere tra i tanti, preferisco che sia un Benigni che spiega la Costituzione a un pubblico di milioni e milioni di persone piuttosto che altri.
Poi, che il meccanismo che permette la concessione di certi emolumenti vada rivisto è fuori discussione, ma per farlo occorrerebbe mettere in discussioni le basi della nostra società, la classica Mission Impossible.

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