mercoledì 11 novembre 2020

La fiera interrotta

Tra le tante cose che il covid si è portato via c'è la fiera di San Martino, che affonda le sue radici nella notte dei tempi e che per i santarcangiolesi ha una valenza quasi identitaria. Nell'immaginario collettivo, infatti, al sentire nominare Santarcangelo di Romagna si fa immediatamente l'associazione con la fiera di San Martino o viceversa. 

A livello pratico, a dire il vero, non è che della cosa m'importi granché. È infatti già da qualche anno che evito di andarci, cioè da quando la mia allergia per la folla e il casino si è aggravata. Anche il livello qualitativo della stessa fiera non è più quello di un tempo. L'anno scorso, ad esempio, vi ha tenuto una specie di comizio Salvini, perfettamente a suo agio e in completa simbiosi coi tanti cantastorie che tradizionalmente popolano le strade di Santarcangelo durante i giorni della fiera.

Se ne riparlerà il prossimo anno. Forse.

6 commenti:

leggerevolare ha detto...

Sono saltati tutti gli eventi e i mercatini di Natale anche... sarà un 2020 indimenticabile!!

Andrea Sacchini ha detto...

Eh, lo so. D'altra parte, pensandoci, con tutto ciò che di realmente grave sta succedendo, queste sono piccole cose.

fulvio ha detto...

Prosecco (non quello del vino) è un paesino alle porte di Trieste dove da anni allestivano un mercatino nel giorno del patrono San Martino,quest'anno sospeso causa pandemia. Fortunatamente non abbiamo mai avuto ospite Salvini.
Ciao fulvio

Andrea Sacchini ha detto...

Non è mai troppo tardi :-)

Sara ha detto...

Le fiere non mi hanno mai attirato, però storicamente sono sempre state importanti, oggi ci si va più per lo struscio che per gli acquisti.

Andrea Sacchini ha detto...

"Struscio"?

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