lunedì 10 febbraio 2020

Pareggiare con le foibe

"Per non dimenticare neanche le vittime delle foibe", scrive un tizio linkando un articolo in cui si parla di ciò che accadde nell'immediato dopoguerra nelle zone dell'Istria e della Dalmazia, e in quell'invito non si può non leggere una valenza stile par condicio, come se con la Giornata del Ricordo si dovesse riequilibrare la Giornata della Memoria. 

Sono le conseguenze della politicizzazione delle ricorrenze storiche e conseguente divisione in fazioni dei rispettivi commemoranti. Uno spettacolo abbastanza triste, a dire il vero. A questo proposito condivido quanto scrive Maurizio Codogno, a cui piacerebbe che fosse istituita una giornata unica in cui commemorare tutti gli eccidi e i massacri del novecento, in modo che nessuno si appropri di questo o quel massacro a seconda dell'area politica di riferimento.

6 commenti:

  1. Sì, una giornata unica sarebbe la cosa migliore.

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  2. I massacri e i genocidi sono terribili da qualsiasi parte li si guardi. Politicizzali è da stupidi.

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  3. Concordo pienamente, tristemente, sconsolatamente.

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  4. Questo commento è stato eliminato dall'autore.

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  5. Anch'io trovo interessante la proposta di Codogno, ci vedo solo il rischio che siccome di eccidi ce ne sono stati molti ovunque nel mondo, si possa magari dedicare più tempo ad alcuni rispetto ad altri. E poi secondo me farebbe uno strano effetto, a mio avviso, togliere il 27 gennaio come giornata della memoria. Forse basterebbe una classe politica meno spinta dallo sciacallaggio e dalla voglia di estremizzare politicamente tutto quello di cui trattiamo e discutiamo.

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    1. Sì, basterebbe. Il problema è che una classe politica di questo genere non ce l'abbiamo.

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