sabato 15 febbraio 2020

Mussolini ha fatto anche cose buone


Ho appena terminato questo agile saggio (appena 120 pagine) con cui lo storico Francesco Filippi analizza e smonta una ad una le principali bufale che circolano, principalmente sui social, attorno alla figura di Benito Mussolini e del fascismo. Bufale che sono residuati storici, sopravvissuti fino ad oggi e purtroppo nel corso degli anni ingigantiti, di ciò che durante il famigerato ventennio produsse la formidabile macchina propagandistica messa in piedi dal regime.

Il libro in questione analizza una per una le idiozie che circolano partendo proprio dalle frasi testuali, riportate coi virgolettati, reperite sui social. Il repertorio è più o meno quello noto a tutti: l'invenzione del sistema pensionistico, le famose bonifiche dell'Agro pontino, il prosperare dell'economia sotto il fascismo, i grandi vantaggi dell'autarchia economica, il duce grande condottiero e grande statista, il duce che amava tanto gli italiani e che ha fatto tanto per loro, e solo per nominare le principali. Ognuna di queste dicerie viene presa, sviscerata e analizzata minuziosamente rapportandola alla realtà storica dell'epoca, desunta da documenti ufficiali, registri, archivio delle leggi, numeri, dati e date.

Ne viene fuori un quadro desolante, che descrive un regime dispotico, violento, miope e perlopiù incapace, giudizio condiviso oltretutto dalla stragrande maggioranza degli storici. Un regime fallimentare che ha prodotto diseguaglianze economiche, povertà, inasprimento delle lotte di classe e culminato con il disastroso trascinamento del paese nella Seconda guerra mondiale da cui uscirà ridotto in macerie, letteralmente, economicamente e socialmente.

Mentre lo leggevo mi chiedevo: servono libri come questo? Possono avere una loro utilità? No, non penso. Per il semplice motivo che i cultori odierni del neofascismo sono generalmente ignoranti, fieramente ignoranti e totalmente refrattari ai libri e all'avvicinamento a qualsiasi forma di cultura. E se anche si mettesse in mano a cotanti signori un libro come questo non saprebbero cosa farsene. E non servono, a maggior ragione, a chi, come lo scrivente, di libri sulla storia del fascismo ne ha letti a bizzeffe e lo conosce da ogni angolazione.

In sostanza, un libro che probabilmente servirà a poco, ma viviamo in un periodo storico in cui, forse, anche quel poco è bene che ci sia.

12 commenti:

  1. Sono del tuo stesso parere, da un certo punto di vista questo libro è inutile perchè chi più avrebbe bisogno di leggerlo corrisponde a chi mai lo leggerà o, leggendolo, non capirà (non dimentichiamo l'alto numero di analfabeti funzionali).

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  2. Infatti servirebbe più che altro mettere pubblicamente alla berlina la gente che ancora asserisce quelle cose. Del tipo che la riprendi e la sbugiardi (magari libro alla mano) e la spari su Youtube e in tv.

    Moz-

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    1. https://mikimoz.blogspot.com/2016/05/perche-sono-fascista.html

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  3. Proprio stamattina, ho sentito parlare di questo libro alla radio. Mi sono chiesta seriguarda l'ennesima apologia del fascismo o se il titolo alluda a tutt'altro.
    Ora sono lieta di sapere di cosa parla e m'incuriosisce, anche se con me sfonderebbe una porta aperta. Hai ragione, per i fans del Duce sarebbe solo pieno di offese al loro idolo, ma mi piacerebbe che lo leggessero in tanti, come farò io, perchè è un altro modo per non dimenticare.
    Ciao.
    Cri

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    1. Sì, diciamo che è un ottimo "bignamino" antibufala. Tra l'altro, se non si ha voglia di andarlo a cercare in libreria, lo si trova più comodamente anche in edicola a pochi euro.

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  4. L'avevo notato, avevo intenzione di leggerlo, incoraggiata anche dal fatto che non fosse un "polpettone" pesante da digerire.
    E' vero, alla fine chi lo legge è probabilmente chi ne ha meno "bisogno", però nonostante ciò, preferisco che libri di questo tipo continuino ad essere scritti e diffusi. Non si sa mai che cadano nelle "mani giuste"... ;-)

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  5. Il tuo post tradisce la ri-programmazione della realtà storica e delle coscienze eseguita dai vincitori della Seconda Guerra Mondiale e della Guerra Civile Italiana ai danni degli italici.
    Continuate pure a leggere chi dà ragione ai vostri presupposti fallati anziché praticare il contraddittorio con chi, come Gianfranco Stella, smaschera i delinquenti assassini che, nella memoria e nella morale invertite di questo miserabile Paese, sono addirittura acclamati come “Padri della Patria”.

    Già ...
    il problema #1 nella “Italia” odierna sarebbe il fascismo.
    SE mai tornerà – ma è assai improbabile, siccome l'Élite comanda e dispone comodamente controllando gli intelletti piccini e le coscienze piccine, in altre parole non abbisogna di manganello e olio di ricino per tenere a bada questo enorme branco di pecore – sarà massimamente per colpa vostra.

    Ci sarebbe da ridere, se non fosse una tragedia.

    ===

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    1. L'unica tragedia, qui, la vedo in commenti come il tuo.
      L'unico consiglio che ti posso dare è quello di studiare un po'.

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  6. Concordo con te, certi libri dovrebbero leggerli soggetti che però non li leggeranno mai, ma intanto parlarne potrebbe salvarne altri in procinto di cadere in quella trappola ed in quegli ambiti.

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  7. Vado a pappagallo sugli altri commenti: chi avrebbe più bisogno di leggerlo (come il commentatore che hai saccagnato qui sopra) non lo leggerà mai, mentre chi lo legge è chi non ne ha affatto bisogno perché lo riterrebbe la scoperta dell'acqua calda.

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  8. L unico fascista buono è quello appeso. W.

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  9. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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