Ho letto ieri della morte del cantautore Gianmaria Testa e ci sono rimasto male. Ma non nel senso che si usa comunemente attribuire a questo tipo di dispiacere in caso di morte di qualcuno, più o meno conosciuto e più o meno gravitante nell'orbita delle conoscenze artistiche, o almeno non solo in quello, ma anche (soprattutto, direi) nel senso che a me, questo cantautore, fino a ieri era perfettamente sconosciuto. Ecco, a me è dispiaciuto prioritariamete il fatto di scoprire di non conoscerlo. Enrico Mentana, bontà sua, ha un tantino alleviato questo mio dispiacere dicendo, nel suo tiggì, che si trattava di un cantautore di nicchia, paradossalmente molto conosciuto all'estero, specie in Francia (ha tenuto concerti anche alla celeberrima Olympia), quanto sconosciuto in patria. A me, però, è dispiaciuto lo stesso, tanto più dopo aver recuperato qualcosa su YouTube ed essermi accorto che era veramente bravo, sia come cantautore che come poeta.
Mi viene da domandarmi quanti cantautori così ci siano in circolazione senza che io ne sappia niente, e, più in generale, quanti artisti di talento, musicisti ma anche scrittori, producano e pubblichino opere di valore senza che li possa apprezzare. Ma poi penso che è impossibile conoscere tutto e restare aggiornati su ogni artista, ed è già una fortuna, di questi artisti, riuscire ad avere conoscenza postuma.
giovedì 31 marzo 2016
Non conoscevo Gianmaria Testa
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