Devo assolutamente rivedere e approfondire la questione della risurrezione dai morti, uno dei pilastri su cui poggia la religione cattolica. Finora non ci ho mai creduto, ma dopo aver letto del comizio di Bossi di ieri sera... eh, insomma, sta' a vedere che sotto sotto qualcosa di vero ci può essere.
Oltretutto - leggo sempre dalle cronache - pare si sia trattato di un Bossi in gran spolvero. Si racconta che sia addirittura riuscito a mettere insieme un'ora di discorso sensato (per sensato, ovviamente, intendo dal punto di vista della sintassi, non certo dei contenuti).
Tra le perle racchiuse nel suddetto discorso, spicca questa aulica e delicata perifrasi, che ci ricorda ancora una volta di che pasta è fatto il grande statista della val Brembana: "la gente ne ha pieni i coglioni della Kyenge".
Diciamo la verità: quando ha ragione ha ragione. D'altra parte come è possibile contrapporre qualsiasi obiezione a un'analisi così profonda e documentata, espressa oltretutto con una così accurata delicatezza lessicale? Impossibile!
Del resto, per rendersi conto che la ragione è dalla parte del senatur, basta andare un po' in giro. Ovunque si vada: bar, piazze, parchi, stazioni, centri commerciali, spiagge, passi alpini, è tutto un confabulare sulla malefica Kyenge. Ho udito addirittura alcune persone, in fila davanti a un ufficio di collocamente, dire: "quanto ci sta sui coglioni la Kyenge".
Eh sì, stavolta il mitico senatur ci ha visto giusto: il problema più grosso che ha l'Italia è la signora Kyenge, ecco perché sta così sui coglioni a tutti. Bravo Bossi. Oggi vado a vedere di trovate qualche libro per approfondire la questione della risurrezione dai morti.
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