domenica 15 settembre 2024

Vivere il reale


 

Splendido saggio, uno dei più belli che abbia letto quest'anno, in cui il filosofo e teologo Byung-chul Han spiega come con l'avvento della digitalizzazione abbiamo perso il rapporto con le cose, con la realtà e abbiamo iniziato a rapportarci con la loro rappresentazione digitale: leggiamo libri elettronici invece che cartacei, scriviamo con le dita invece che con le mani, creiamo connessioni con "amici" virtuali invece che relazionarci con persone fisiche, ascoltiamo musica da supporti digitali invece di prendere in mano un supporto fisico, come ad esempio un disco, e farlo nostro. 

Un capitolo drammatico è quello in cui si spiegano gli effetti deleteri dello tsunami di informazioni che ogni giorno ci sommerge, tramite il quale acquisiamo una notizia ma non approfondiamo la conoscenza. Da qui la frammentazione e la parcellizzazione dei processi cognitivi che inficiano la nostra capacità di prestare attenzione.

È un libro che apre gli occhi sul cambiamento antropologico derivante dalla digitalizzazione della nostra vita e che richiama al bisogno di tornare a vivere le cose, gli oggetti, le persone. Un fervente invito a tornare a vivere il reale.

Splendido.

Non vorrei essere quel giudice



Provo a mettermi nei panni del giudice che dovrà decidere della sorte di Salvini dopo che la procura di Palermo ha chiesto sei anni di reclusione per sequestro di persona e rifiuto di atti d'ufficio.

Questo giudice ha infatti contro di sé il Viminale, il presidente del consiglio, il governo e milioni di persone che pensano che Salvini abbia fatto bene a tenere prigioniere su una nave più di cento persone per due settimane. Senza contare che avrà contro anche l'uomo più ricco del mondo, il quale ha già dichiarato che i sei anni di galera dovrebbe farseli il procuratore che ha formulato la richiesta.

Ecco, no, non vorrei essere nei panni di quel giudice.

Su tutte le altre balle relative alla difesa dei confini, al vittimismo stucchevole e all'analfabetismo istituzionale di certe dichiarazioni non aggiungo altro, ne scrissi già abbondantemente all'epoca dei fatti.

sabato 14 settembre 2024

Patteggiamenti

Giovanni Toti chiede il patteggiamento e il suo avvocato si affretta a precisare che tale richiesta non deve intendersi come ammissione di colpa ma come desiderio di evitare un lungo processo.

Non sono un giurista e quindi potrei sbagliare, ma a me risulta che la richiesta di patteggiamento deve sempre essere subordinata a una ammissione di colpa. Chiedere il patteggiamento con la giustificazione di voler evitare un lungo processo è un non senso. 

Se io sono imputato di uno o più reati e so di essere innocente, io vado a processo perché voglio che la mia innocenza, di cui sono sicuro, venga dimostrata a tutti. Anche se sarà un lungo processo. 

Dài, su, non prendiamoci in giro.

Differenze ontologiche tra libro ed ebook



(Byung-chul Han. Le non cose. Come abbiamo smesso di vivere il reale)

venerdì 13 settembre 2024

Sul divieto della cannabis light nel nuovo decreto sicurezza

"Ddl sicurezza e cannabis light: una decisione folle sul piano tossicologico e psicofarmacologico. Poi mi raccomando la coerenza, promuoviamo il vino (bevanda che contiene una sostanza cancerogena) come eccellenza dell'Italia e della dieta mediterranea. 

Per molte persone la cannabis è un farmaco, in alcuni casi salvavita e sotto controllo medico non presenta particolari problemi. Considerando TUTTE le dimensioni del rischio (per la persona, terzi e tutta la società), l'etanolo è al primo posto in termini di pericolosità. 

Poi questo fa ridere: si mantiene il divieto di coltivare e commercializzare la cannabis light per contrastare l'assunzione di sostanze che alterano lo stato psicofisico e "conseguenti comportamenti rischiosi". Che tenerezza, la politica tiene veramente alla nostra salute. 

Per completezza la politica dovrebbe ricordare che l'etanolo, cancerogeno e sost. psicotropa, ALTERA lo stato psicofisico dell'individuo rendendolo pericoloso per sé stesso e gli altri. Come mai nessuna presa di posizione? Perché non c'entra nulla la salute: è solo ideologia."

giovedì 12 settembre 2024

Altezze

Il commento di Salvini alla tragedia di Viareggio ("Se non fosse stato un delinquente non sarebbe finita così") si situa, come metodologia di ragionamento, al livello di chi tende a minimizzare/giustificare una violenza sessuale argomentando che la vittima indossava una minigonna troppo attillata e quindi un po' se l'è cercata.

È un ragionamento da deplorare soprattutto perché si ferma al mero livello causa-effetto. Da questo punto di vista non ci vuole Jacques de La Palice per capire che è ineccepibile, dato che se il rapinatore non avesse rubato la borsetta alla signora quest'ultima non l'avrebbe investito e ucciso col suo suv.

Quello che Salvini omette è che esiste un livello di ragionamento superiore, se vogliamo più elevato, che va ben oltre il mero rapporto causa-effetto degli avvenimenti e che ha a che fare con la giustizia, la morale, il valore della vita, la corretta proporzione tra offesa e sua riparazione. 

Ma stiamo parlando di Salvini, il quale si rivolge a un target di uditori che, notoriamente, non raggiunge queste "altezze".

martedì 10 settembre 2024

Barbero e Travaglio

Mi sono imbattuto per caso in questa chiacchierata un po' asimmetrica (per il 90% del tempo ha parlato solo Barbero) tra Travaglio e Barbero. 

Splendida! 

Alessandro Barbero, con la sua leggendaria verve affabulatoria, ha raccontato cos'erano e cosa sono oggi la Russia e l'Ucraina e come si è arrivati all'invasione di due anni e mezzo fa. Poi ha preso il via e, su sollecitazioni di Travaglio, ha toccato altri argomenti, diversissimi tra loro ma tutti interessantissimi e estremamente attuali.

E niente, ogni volta che ascolto una sua lezione o leggo un suo libro, la mia venerazione per il professore di storia piemontese cresce.

domenica 8 settembre 2024

Crosetto e l'Ucraina (che non ha mai avuto alcuna possibilità)

Tutti presi come eravamo dalla importantissima vicenda Sangiuliano, ci è sfuggita una dichiarazione del ministro Crosetto che non è esattamente un'inezia, e cioè l'ammissione che fin dall'inizio nessuno ha mai creduto che l'Ucraina potesse veramente vincere la guerra.

Ma come? Due anni e mezzo di propaganda (Meloni, Stoltenberg, Macron, Scholz, Johnson ecc.) e di roboanti annunci che si sarebbe continuato a riempire di armi l'Ucraina "fino alla vittoria finale", e adesso Crosetto, con la faccia più tosta del mondo, viene candidamente ad ammettere che tutti sapevano che l'Ucraina non avrebbe mai vinto.

Ciò significa che per due anni e mezzo ci hanno sostanzialmente preso per il culo - e questo tutto sommato non sarebbe neppure una novità. Ma significa anche che chi fin dall'inizio diceva che l'Ucraina non aveva nessuna possibilità e che sarebbe stato meglio trattare fin da subito con la Russia, forse non aveva tutti i torti. Se non altro perché allora lo si poteva ancora fare da un condizione sostanzialmente paritaria. 

Ora non più.

giovedì 5 settembre 2024

Sangiuliano e noi

Comunque, alla fine, se si prende la patetica e grottesca vicenda Sangiuliano e la si inserisce nel flusso delle vicende politiche dell'ultimo trentennio, si scopre che non rappresenta qualcosa di così sorprendente né di eclatante.

Se ipoteticamente partissimo da Tangentopoli e venissimo a oggi sarebbe facile scoprire come il decadimento dei costumi, dell'etica e della morale della politica sia stato pressoché costante.

Chi ha più di 40 anni e ha seguito le vicende dell'impero berlusconiano sa benissimo che in quel ventennio sono successe cose che l'affaire Sangiuliano al confronto è insignificante. E abbiamo digerito tutto senza fare una piega.

La politica ha smarrito l'etica, e anche quella disciplina e quell'onore che la Costituzione prevede debba possedere chiunque ricopra cariche istituzionali. 

Ma ciò che è forse ancora più grave è il contestuale decadimento della società civile. Questo governo di scappati di casa non è lì perché è cascato dal cielo ma perché è stato votato. Berlusconi è stato quasi vent'anni nelle stanze dei bottoni perché ha preso milioni di voti, e ha continuato a prenderli nonostante tutto ciò che ha combinato. 

Allora il problema non è Sangiuliano, e nemmeno Berlusconi, loro (e tutti gli altri) sono semmai i sintomi di un problema che è molto più grave e profondo che riguarda tutti noi. E che forse noi ci rifiutiamo di vedere per non avere a che fare con la nostra cattiva coscienza, preferendo gettare il crucifige addosso al Sangiuliano di turno.

mercoledì 4 settembre 2024

Delitti e massificazione

Nella moltitudine di più o meno probabili spiegazioni dei fatti di sangue di questi giorni, credo si possa annoverare la massificazione, che mi pare non sia stata citata da nessuno. Ne parla Konrad Lorenz, il fondatore dell'etologia, nel saggio che sto leggendo: Gli otto peccati capitali della nostra civiltà.

Riassumendo brutalmente, Lorenz spiega che c'è un rapporto diretto tra aumento della densità di popolazione e aggressività degli individui che la compongono, e vale sia per gli animali che per gli umani.

Ne parla in queste pagine, che mi sembrano interessantissime.



martedì 3 settembre 2024

Il gatto spiegato da Corrado Augias

 


Tra le tante cose che ho scoperto leggendo il nuovo libro di Augias, La vita s'impara, c'è la sua gattofilia, testimoniata da questa bellissima pagina.

Gatti a parte, La vita s'impara, che non è una autobiografia ma qualcosa che le si avvicina, come dice lui, è un libro che ho apprezzato tantissimo. È il grande scrittore e giornalista, ormai novantenne, che racconta la sua vita e la contestuale storia d'Italia.

È un libro poetico, nostalgico, in cui lo scrittore, che io ho sempre adorato, si racconta senza troppi filtri. Una lettura imprescindibile per chi lo ama.

lunedì 2 settembre 2024

L'avanzata e la propaganda

Se si esce dalla propaganda mediatica nostrana e si spulcia qualche testata estera si scopre che la trionfale avanzata ucraina nel Kursk non è mai stata così trionfale come ce l'hanno raccontata finora e praticamente si è già fermata. 

Per quanto riguarda il Donbass, invece, sta per cadere Pokrovsk, una città di vitale importanza strategica per l'Ucraina la cui caduta potrebbe significare il crollo dell'intera linea del fronte.

Ecco, a me piacerebbe che la stampa nostrana non trattasse da cretino chi legge e raccontasse i fatti esattamente per quello che sono.


Qui una analisi di Matteo Saudino che ha spulciato varie testate estere, sia americane che inglesi.

domenica 1 settembre 2024

Cambiamenti di narrazione sui cambiamenti climatici

Qualche giorno fa il Tg1 di mamma Rai ha mandato in onda un servizio sui disastri provocati in Campania dalle alluvioni di questi giorni. Dopo il servizio è stato intervistato un fisico del CNR, Antonello Pasini, che ha collegato i disastri provocati dal maltempo ai cambiamenti climatici (per i dettagli vi rimando a questo esauriente post di Gwendalyne).

Rispetto alla intervista originale, però, è stata tagliata, guarda un po', proprio la parte in cui lo scienziato collega i disastri del maltempo ai cambiamenti climatici. Antonello Pasini si è accorto del taglio e ha denunciato la cosa dai suoi canali social.

Questo episodio di manipolazione della realtà per avallare una narrazione il più possibile in linea con le posizioni del governo su alcuni temi, che nel caso dei cambiamenti climatici sono sostanzialmente di negazione/minimizzazione, mi ha riportato alla mente ciò che scrive Corradio Augias, che in Rai ha lavorato per sessant'anni, nel suo ultimo libro, La vita si impara, che casualmente sto leggendo in questi giorni.

"Dopo la vittoria elettorale del settembre 2022 che ha visto la destra, compresa quella filofascista, arrivare al governo si è verificato proprio su questo terreno un fatto nuovo. Come ho già detto, ho frequentato la Rai per sessant'anni, ho assistito all'ingresso di tutte le varie ondate, dai socialisti nel 1963 ai berlusconiani, ai grillini. Tutti chiedevano posti e qualche briciola di potere. Gli ultimi arrivati invece non chiedono solo posti, il loro obiettivo, oltre ai posti e a qualche stipendio, è cambiare la narrazione culturale, esporre i loro valori, se non fosse sproporzionato direi che intendono proclamare la loro visione e del mondo."

Mi pare che ci stiano riuscendo discretamente bene.

Vivere il reale

  Splendido saggio, uno dei più belli che abbia letto quest'anno, in cui il filosofo e teologo Byung-chul Han spiega come con l'avve...