domenica 1 settembre 2024

Cambiamenti di narrazione sui cambiamenti climatici

Qualche giorno fa il Tg1 di mamma Rai ha mandato in onda un servizio sui disastri provocati in Campania dalle alluvioni di questi giorni. Dopo il servizio è stato intervistato un fisico del CNR, Antonello Pasini, che ha collegato i disastri provocati dal maltempo ai cambiamenti climatici (per i dettagli vi rimando a questo esauriente post di Gwendalyne).

Rispetto alla intervista originale, però, è stata tagliata, guarda un po', proprio la parte in cui lo scienziato collega i disastri del maltempo ai cambiamenti climatici. Antonello Pasini si è accorto del taglio e ha denunciato la cosa dai suoi canali social.

Questo episodio di manipolazione della realtà per avallare una narrazione il più possibile in linea con le posizioni del governo su alcuni temi, che nel caso dei cambiamenti climatici sono sostanzialmente di negazione/minimizzazione, mi ha riportato alla mente ciò che scrive Corradio Augias, che in Rai ha lavorato per sessant'anni, nel suo ultimo libro, La vita si impara, che casualmente sto leggendo in questi giorni.

"Dopo la vittoria elettorale del settembre 2022 che ha visto la destra, compresa quella filofascista, arrivare al governo si è verificato proprio su questo terreno un fatto nuovo. Come ho già detto, ho frequentato la Rai per sessant'anni, ho assistito all'ingresso di tutte le varie ondate, dai socialisti nel 1963 ai berlusconiani, ai grillini. Tutti chiedevano posti e qualche briciola di potere. Gli ultimi arrivati invece non chiedono solo posti, il loro obiettivo, oltre ai posti e a qualche stipendio, è cambiare la narrazione culturale, esporre i loro valori, se non fosse sproporzionato direi che intendono proclamare la loro visione e del mondo."

Mi pare che ci stiano riuscendo discretamente bene.

10 commenti:

  1. Augias conferma quanto si percepiva già, basti vedere i cambi di direttori generali e delle testate giornalistiche Rai a seconda del colore politico del governo in carica.
    E mi chiedevo sempre che cavolo c'entrasse la politica in una azienda che percepiva soldi nostri tramite il canone televisivo...
    Non contesto il pagamento del canone, sia chiaro, ma il controllo della tv "di Stato" da parte della politica.
    I tagli nei servizi giornalistici li fanno tutti, talvolta con un minimo di cura montando una inquadratura diversa, altre volte saltando spudoratamente da un punto all'altro del video con un montaggio che definire dilettantesco è un complimento.

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  2. La sinistra al Governo ha fatto la stessa cosa. Questa mancanza di autocritica mi è davvero lontana e non degna di un pensiero di sinistra. Elisa

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    1. La sinistra (quale sinistra?) al governo non è mai arrivata a certi livelli. Qui non siamo alla tendenziosità, siamo alla totale manipolazione dei fatti, cosa ben diversa e molto più grave.

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    2. Scherzi... il PD al Governo ha fatto una dittatura con manipolazione e negazione molto evidenti. Non voglio difendere questo governo ma il PD (non la sinistra come dici tu giustamente) ha fatto peggio

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    3. Mi puoi fare qualche esempio concreto di manipolazione così spudorata delle notizie negli anni in cui il centrosinistra è stato al governo? Così, per curiosità.

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    4. Il PD ha fatto buffonate, ma non manipolato l'informazione, almeno a mia memoria.
      Se poi mettiamo di mezzo realtà amministrative locali, lì il colore politico è soltanto simbolico, lo schifo è trasversale, e stranamente le panze di sindaci e assessori crescono in proporzione alla durata dei loro mandati.

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  3. Le bombe sulla Serbia chi le ha sganciate? Il governo di Mago Merlino?

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  4. Che cosa c'entra col mio commento precedente e con ciò che ho scritto nel mio post? Capisci adesso perché cancello i tuoi commenti?
    In primo luogo perché sono quasi sempre fuori tema, in secondo luogo per il tono strafottente che usi. Finché saranno così, i tuoi commenti li cancellerò, quindi vedi di darti una regolata.

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  5. Perché censurare in questo modo? Addirittura in questo modo? Mah!

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  6. Te l'ho spiegato, se non capisci non è un problema mio.

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