sabato 27 maggio 2023

Un libro al mese

Il ministro Sangiuliano, noto alle cronache non per via di particolari meriti legati alla funzione che ricopre ma per via dell'impressionante numero di uscite infelici degli ultimi mesi, legge un libro al mese, dice. Lo legge perché se lo autoimpone. Quindi la lettura di quel povero orfanello di libro non deriva da un desiderio ma da un'autoimposizione, altrimenti ciao, si presume. 

In genere ci si impone di fare una cosa principalmente per due motivi: non si ha tempo di farla; non si ha voglia di farla. Non sapremo mai quale delle due spinga il ministro a un simile sacrificio, ma a occhio tenderei a escludere la mancanza di tempo. 

Comunque sia, il ministro delle uscite infelici rincara la dose dicendo che lui legge (il famoso orfanello al mese), mica si ferma ai tweet o a Instagram, facendo finta di ignorare che quelli che si fermano ai tweet senza mai aprire un libro sono gli stessi che poi votano governi come quello di cui lui fa parte. E che, probabilmente, se ogni italiano leggesse un libro al mese lui non sarebbe ministro.

6 commenti:

  1. Apprezzo quel che pensi e sottolineo che chi legge per dovere non può cogliere e avvantaggiarsi di gran parte dello scritto. Confessare questo suo tratto di lettore dice molto di lui... soprattutto a chi ama la lettura lenta e sente la necessità di tornare più volte su uno stesso passo.
    Ciao Andrea

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  2. Come se passare il tempo a leggere (leggere cosa? se leggi robaccia ottieni robaccia) e poi essere dissociato dalla realtà, con idee astruse o perfino patologiche, come fai tu, e molta disonestà intellettuale (Sartre vi conosceva bene) possa essere un buon esempio.
    Esistono persone che si guardano bene da voi semicolti, intellettuali dei sinistri garbugli, delle infinite complessità insuperabili e inaffrontabili e dalle cricche sciaguranti che formate.
    Il fatto è che siete così sciocchi che non solo non vi accorgete dei vostri limiti, ma, come ogni stupido, ne siete orgogliosi e con spocchia.

    Tu hai due possibilità: sei hai un poco di intelligenza cogli la spazzolata come spunto per osservare il tuo ego spropositato, di cui sei succube, migliorare; se rimani, per dirla alla Gurdjieff, una piccola mente scadente, cestinerai, fascistello colle forbici, e continuerai nella spocchia orgogliona, tanto di moda nella stupidenzia progressista.
    Lascia perdere questo o quel ministro e prenditi cura di te stesso che è un poco più importante.

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    1. Cavolo, sei riuscito a scomodare nientepopodimeno che Sarte e Gurdjieff per perorare la tua causa. Notevole. Mi inchino tremebondo di fronte a cotanto sfoggio di cultura (mi auguro che oltre a citarli tu abbia anche letto qualcosa di loro, ma ne dubito fortemente).

      Comunque colgo al volo la spazzolata come spunto per metterti alla porta definitivamente (con te ho avuto fin troppa pazienza) e impedirti di venire ancora a sporcare qui coi tuoi deliri. Non è censura, tranquillo, è solo una questione di igiene.

      Addio e grazie per tutto il pesce (dall'alto della tua smisurata cultura immagino tu sappia l'origine di questa citazione e il suo significato. In caso contrario c'è sempre il buon vecchio Google) :-)

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  3. La lettura dovrebbe essere un piacere, oserei dire per se stessi, almeno dopo l'obbligo scolastico e non un impegno; d'altra parte ministri con uscite infelici ne abbiamo più del necessario, Lollobrigida docet.

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    1. Hai voglia. Questo governo, oltretutto, credo che si distingua da tutti quelli precedenti per quanto riguarda le uscite infelici.

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25 aprile

Teniamocela stretta, questa festa, e facciamo tesoro del suo significato, oggi più che mai, visto i tempi che corrono. Buon 25 aprile.